LA VITA E' PIATTA, CI VUOLE ADRENALINA: NEGLI ULTIMI ANNI, GLI ITALIANI HANNO SCOPERTO LE "ESPERIENZE" ESTREME - OLTRE A QUELLI PIÙ NOTI COME PARAPENDIO, BUNJEE JUMPING E PARACADUTISMO, ORA ABBONDANO I PONTI TIBETANI, I "VOLI DELL'ANGELO", LE "FIONDE UMANE" - E PER CHI INVECE AMA L'ACQUA CI SONO PROVE DAVVERO AL LIMITE...

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il volo dell angelo 4 il volo dell angelo 4

Estratto dell'articolo di Serena Sartini per “il Giornale” del 9 agosto 2022

 

Attraversare uno dei ponti tibetani sospesi nel vuoto, tra i Sassi di Matera, o lanciarsi a una velocità di 120 chilometri orari sopra le Dolomiti Lucane, su uno slittino a 400 metri di altezza tra le rocce, grazie al Volo dell'Angelo. Ma anche lanciarsi con il parapendio in tandem oppure in solitaria con il volo in tuta alare, o provare l'esperienza del bungee jumping, del canyoning o della fionda umana.

 

La voglia di adrenalina è sempre più forte e l'estate è il momento migliore per provare esperienze di questo tipo: in volo, in acqua o a terra. Aumenta a ritmo esponenziale il numero di coloro che vogliono assaporare esperienze estreme. Ma cosa spinge l'essere umano a vivere avventure adrenaliniche?

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IL VOLO DELL'ANGELO

Tre chilometri di adrenalina, a una velocità massima di 120 km orari: un senso di leggerezza e libertà, per ammirare le meraviglie delle Dolomiti Lucane. Il Volo dell'Angelo è il primo impianto italiano a moto inerziale e il più lungo di Europa, tra i borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa, due tra i più belli d'Italia, nel cuore della Basilicata. [...]

 

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[...]

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Due le stazioni di partenza e arrivo, posizionate a diversa altitudine, rispettivamente di 118 e 130 metri. La prima, parte da Pietrapertosa (la quota di partenza supera i 1000 metri) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 mt) dopo aver percorso 1415 metri e raggiungendo una velocità massima di 110 km/h. La linea Paschiere, invece, permette di lanciarsi da Castelmezzano (il punto di partenza si raggiunge con una camminata di 20 minuti; quota di partenza 1019 metri) e arriva a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 metri), su una distanza di 1452 metri.

 

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 Si può volare da soli o in coppia (gli avventurosi devono avere almeno 16 anni) per sentirsi come Icaro, realizzare una piccola follia o ricaricarsi con una bella dose di adrenalina. Uniche precauzioni: pesare dai 40 ai 120 kg per il volo singolo e massimo 150 kg per il volo in coppia e non avere problemi al cuore. (https://www.volodellangelo.com). Il Volo dell'Angelo viene scelto sempre di più per gli addii al nubilato e al celibato [...]

 

Un'esperienza simile si può vivere con il Volo del Dahu, in Val Germanasca, nel torinese. Si sfreccia a oltre 100 km orari, a più di 150 metri dal suolo. La zipline (ovvero il cavo d'acciaio per sfrecciare sopra agli alberi) omaggia, nel nome, il leggendario animale di queste terre (per molti realmente esistito) e caratterizzato dall'avere le gambe a valle più lunghe di quelle a monte per percorrere meglio le montagne coniche.

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Qui ci si lancia a tutta velocità per un volo di 800 metri. Non ci sono limiti di età, solo di peso (tra i 50 e 120 chili), e di altezza (da un metro e cinquanta in su: anche i bambini e ragazzi sopra questa altezza, dunque, possono provare).

(https://ilvolodeldahu.com).

 

RAFTING E FIONDE UMANE

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Il Bungee jumping resta una delle esperienze più adrenaliniche che esista. Tra Milano e Torino è attivo dal 1995 il Bungee Center Veglio. Qui svetta il ponte da dove lanciarsi: 350 metri di lunghezza per 152 di altezza nel suo punto massimo. [...] 

 

 I 152 metri del grande viadotto, soprannominato «Colossus» per la sua imponenza, collegano due paesi della provincia di Biella, Veglio e Valdilana, nel cuore dell'Oasi Zegna. [...]

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Il Bungee Jumping nasce su ispirazione di un antico rituale d'iniziazione, praticato dagli abitanti dell'Isola di Pentecoste, in Oceania, che segna il passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta e prevede un lancio, legati per le caviglie con una liana, da una torre di canne alta circa 25 metri. Il mondo intero viene a conoscenza del «Bungy Jumping» (così come viene denominato in Nuova Zelanda) solo nel 1987, quando A.J. Hackett si lancia illegalmente dalla torre Eiffel di Parigi.

 

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Ma perché l'essere umano ha voglia di adrenalina? «Perché c'è la voglia di sfidare sé stessi, la voglia di provare sensazioni uniche che sono, volendo, ripetibili. [...]

 

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Il pubblico? «Principalmente 20/30enni ma trasversale dal punto di vista socio-economico. Una curiosità: la maggior parte delle recensioni negative proviene da clienti per i quali abbiamo avuto problemi nella registrazione del loro video; una persona ci ha addirittura chiesto il rimborso dell'intero salto perché se non c'è il video è come se non l'avessi mai fatto». (https://www.bungee.it/).

 

Da pochi anni è nata la fionda umana, un lancio vincolato in orizzontale, assicurati con un'imbragatura di sicurezza, capace di un'accelerazione da 0 a 100 km/h in mezzo secondo grazie a un elastico messo in tensione fra due pali verticali. Per chi invece ama l'acqua, si può sperimentare il rafting scendendo in velocità le cascate delle Marmore.

 

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Qui il Fiume Nera scorre rapido ribollendo sulle rocce per oltre tre chilometri, formando rapide di quarto grado, (da 1 a 6 le difficoltà del rafting). Presso il Centro Cascate Marmore si può praticare rafting o hydrospeed. Il primo si fa in gruppo su un gommone, sfidando le rapide del fiume Nera. Ma se l'adrenalina non basta, si può provare un'esperienza ancora più estrema, ancorati a un bob - l'elemento base dell'hydrospeed - e completamente immersi in acqua. C'è infine il canyoning, ovvero la discesa delle montagne attraverso gole e canyon: un percorso tra discese, scalate e tuffi. (https:// www.raftingmarmore.com).

 

ATTRAZIONI PER MILLENNIAL

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Stanno nascendo a vista d'occhio in tutta Italia. E la richiesta è letteralmente impennata. I ponti tibetani sono delle strutture di collegamento costituite da tre corde intrecciate: due parallele, da afferrare con le mani, e una più bassa, per i piedi. Uno dei più lunghi del mondo è quello di Cesana Claviere, in Piemonte. Con i suoi 544 metri di lunghezza e 90 metri d'altezza dal suolo - nel punto massimale - offre uno spettacolo mozzafiato.

 

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A circa un'ora da Torino, sulle Gole di San Gervasio, ha un peso complessivo di 7.500 kg. La traversata su questa gola è davvero suggestiva. [...]

 

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