DAGONEWS
sketch su kamala harris e joe biden sulla tv saudita mbc
Joe Biden finisce spernacchiato anche dai sauditi! Durante “Studio 22”, una trasmissione della tv di statoMBC è andato in onda uno sketch in stile “SAturday Night Live”, in cui il vecchio “Sleepy Joe” viene preso brutalmente in giro.
Nello spezzone comico si vede un attore travestito come la vicepresidente Usa, Kamala Harris, che deve aiutare il collega che imita Biden verso il podio, e aiutarlo quando perde il filo del discorso.
sketch su kamala harris e joe biden sulla tv saudita mbc 2
La clip dura appena un minuto e mostra Biden che fa varie gaffe: vaga sul palco, dimentica il nome di Putin, si addormenta a metà frase e chiama Kamala “First Lady”. A un certo punto dice: “Ascoltatemi, ho un messaggio molto importante per voi. È…”, e poi si addormenta.
A un certo punto poi aggiunge: “Parleremo della crisi in Africa”, e la Harris lo corregge di nuovo, fino a sorreggerlo mentre dorme e chiedere al pubblico di “applaudire”.
La notizia è importante innanzitutto perché in Arabia Saudita i media sono pesantemente censurati e controllati del governo, e quindi è difficile che lo sketch non sia stato preventivamente vagliato, e in qualche modo "approvato" dall’amministrazione. Ma anche perché è la rappresentazione plastica dell’opinione che ha il mondo di Biden: un vecchio gaffeur inadeguato al ruolo di uomo più potente del pianeta.
Senza considerare che i rapporti diplomatici con la monarchia saudita sono ai minimi storici da quando è stato eletto.
A rovinarli è stato innanzitutto il caso Khashoggi, con l’amministrazione Usa che ha pubblicato il materiale della Cia sull’omicidio del giornalista, incastrando il principe Bin Salman.
Poi si è aggiunta la riapertura dei negoziati per l’accordo sul nucleare per l’Iran, che per MBS è il nemico pubblico numero uno. E infatti, quando Biden ha alzato la cornetta per provare a convincerlo a spingere sulla leva della produzione del petrolio, per abbassare i prezzi, il principino saudita gli ha riattaccato in faccia.
La questione sembrava risolta con l’invio dei sistemi anti-missilistici “Patriot” da parte di Washington.
Evidentemente, per la monarchia che governa il Paese del Golfo, non è abbastanza.
ARTICOLI CORRELATI