LA BLASFEMIA COLPISCE SEMPRE IL CRISTIANESIMO: PERCHÉ A PARIGI NON HANNO PERCULATO MAOMETTO, INVECE CHE GIOCARE SULL’AMBIGUO DIONISO NELL’ULTIMA CENA LGBT? IL FILOSOFO PASCAL BRUCKNER: “SAREBBE STATA PIÙ CONVINCENTE UNA PARODIA DELL'ISLAM, MA AVREBBERO RICEVUTO ACCUSE DI RAZZISMO E MINACCE DI MORTE. IN EUROPA SI PUÒ DERIDERE E CALPESTARE LA RELIGIONE CRISTIANA MA APPENA SI PUNZECCHIA QUELLA MUSULMANA SI DIVENTA DEGLI SPAVENTOSI REAZIONARI…” - VIDEO

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1. "TROPPO RUMORE PER UN PICCOLO SACRILEGIO"

Estratto dell’articolo di Dan.Cec per “La Stampa”

 

PASCAL BRUCKNER PASCAL BRUCKNER

«Il principale avversario della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi è stata la pioggia». Lo afferma il filosofo francese Pascal Bruckner, secondo il quale indignarsi per alcune scene dello show di venerdì sera significa «dare a un piccolo sacrilegio un'importanza che non ha».

 

Che significato hanno queste Olimpiadi per la Francia?

«I Giochi avrebbero dovuto rappresentare un momento di concordia e unità. Macron aveva annunciato che il 2024 sarebbe stato l'anno della Francia. Ma al momento non è così […]».

 

[…] Oggi in Francia non c'è concordia?

«Manca da tanto tempo. La dissoluzione dell'Assemblea nazionale ha accelerato le divisioni interne al Paese. I Giochi stanno eseguendo il compito per il quale furono create in origine: distrarre il popolo. […]».

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[…] A proposito della cerimonia, cosa pensa delle polemiche?

«Nel complesso è stata molto bella. Lo stile è quello tipico del macronismo: si è fatto riferimento alle grandezze della Francia, riconoscendo la causa Lgbt. La sfilata delle drag queen sul ponte è stata un fallimento, Philippe Katerine (l'attore che ha interpretato Dioniso, ndr) nudo e dipinto di blu era difficile da guardare. Sono i limiti dell'inclusività».

 

Le critiche riguardano soprattutto una presunta mancanza di rispetto verso i cristiani con la riproduzione dell'Ultima Cena.

«Sarebbe stata più convincente una parodia dell'Islam, ma avrebbero ricevuto accuse di razzismo e minacce di morte. In Europa si può deridere e calpestare la religione cristiana ma appena si punzecchia quella musulmana si diventa degli spaventosi reazionari».

 

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La scena di Maria Antonietta che canta mentre si tiene la testa che effetto le ha fatto?

«È stato strano. Nel Dna della Francia c'è una sorta di fantasia insurrezionale. Tutte le nazioni europee hanno assunto una razionalità democratica e parlamentare, ma qui c'è una parte della popolazione che pensa sia necessario prendere il potere passando per scioperi e manifestazioni. Parlo de La France Insoumise e dell'estrema destra. I francesi sono orfani della Rivoluzione, ma la ghigliottina non rappresenta il meglio della storia di Francia».

 

2. SCUSE OLIMPICHE

Estratto dell’articolo di Danilo Ceccarelli per "La Stampa"

 

MARIA ANTONIETTA CON LA TESTA IN MANO ALLA CERIMONIA D APERTURA DI PARIGI 2024 MARIA ANTONIETTA CON LA TESTA IN MANO ALLA CERIMONIA D APERTURA DI PARIGI 2024

Forse perché sperava che le acque si calmassero da sole, o più semplicemente non reputava necessario entrare subito nel dibattito. Fatto sta che il Comitato organizzativo dei Giochi (Cojo) ha aspettato quasi 48 ore prima di commentare la cerimonia inaugurale […], finita sotto accusa da parte degli ambienti conservatori e cattolici di mezzo mondo per alcune sequenze, prima fra tutte quella ribattezzata "Festività", dove delle drag queen erano impegnate in una scena simile all'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, con un Dioniso seminudo tinto di blu.

 

«Se qualcuno è stato offeso, ce ne scusiamo», ha dichiarato Anne Descamps, direttrice della comunicazione del Cojo, dopo che nei giorni scorsi i vescovi d'oltralpe sono insorti denunciando «scene di derisione e di presa in giro del cristianesimo». Ma in Francia, oltre all'estrema destra, ha protestato anche una parte della sinistra radicale, con il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, che si è fatto una semplice domanda «Mi chiedo: perché rischiare di ferire i credenti?».

 

THOMAS JOLLY THOMAS JOLLY

«Ovviamente, la nostra intenzione non era quella di mancare di rispetto a un gruppo religioso, qualunque esso sia» ma di «mostrare tolleranza e comunione», ha garantito Descamps. Uno spettacolo per «riconciliare» e «affermare i valori della Repubblica», secondo il direttore artistico Thomas Jolly […].

 

«Pensavo fosse abbastanza chiaro», ha affermato l'artista con ostentati toni naif: «Dioniso è lì perché è il Dio della festa e del vino». L'emblema pagano dell'estasi e dell'ebbrezza conosciuto anche con il nome romano di Bacco, impiegato per richiamare alla memoria un "olimpismo" primordiale che, stando all'ideatore, non ha nulla a che vedere con la religione cristiana. Anche Philippe Katerine, che ha interpretato la tanto attesa divinità, è intervenuto nel dibattito ricordando che «nei primi giochi olimpici in Grecia, gli atleti erano nudi (…) era questa l'origine dei Giochi».

 

jean luc melenchon dopo il voto per le elezioni legislative jean luc melenchon dopo il voto per le elezioni legislative

«Se avessi voluto provocare, mi sarei strappato di dosso quel poco di vestiti che mi restavano», ha poi detto a Libération. Ma adesso per gli organizzatori la cosa più importante è far abbassare i toni. […]

 

[…] La drag queen Piche ha apertamente riconosciuto il richiamo vinciano dell'esibizione: «L'idea era di portare un nuovo sguardo - ha detto a Le Parisien l'artista – In passato ci sono state molte rappresentazioni del tavolo degli apostoli e non hanno mai scioccato nessuno. Guarda caso, quando sono gli Lgbt o i drag disturba».

 

Sulla stessa linea la "collega" Big Bertha: «Tutti pensano a questa scena religiosa ma è anche un messaggio» che consiste nel dire «amiamoci gli uni con gli altri», ha spiegato l'artista a "20 Minutes", prima di dichiararsi cristiana. Ma al momento l'unico risultato è stato quello di dividere l'opinione pubblica, tra favorevoli, contrari e indecisi.

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Una categoria, quest'ultima, che ha infiammato i social network con varie ipotesi, come quella avanzata da alcuni utenti che hanno evocato un quadro del XVII secolo, "Il Festino degli Dei" di Jan Hermansz van Biljert, raffigurante una scena simile a quella vista venerdì sera sulla Senna.

 

Tutta pubblicità per il Museo Magnin di Digione, dove è conservata l'opera, che ha colto l'occasione pubblicando su X alcuni dettagli del dipinto con un invito rivolto ai follower: «Questo quadro vi ricorda qualcosa? E se veniste ad ammirarlo?». Almeno su questo non ci dovrebbero essere polemiche.

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