LA BOMBA DELLA MADIA: “ALTRO CHE CORRENTI, NEL PD CI SONO VERE E PROPRIE ASSOCIAZIONI A DELINQUERE SUL TERRITORIO” (FUORI I NOMI!)

La deputata Pd contro la gestione del partito: “Nel Pd a livello nazionale ho visto da chi oggi ancora ci dirige un sistema opaco di piccole e mediocri filiere di potere - Madia poi affonda il Pd nelle sue diramazioni locali romane con esplicito riferimento alle “associazioni a delinquere”….

Condividi questo articolo


David Perluigi e Nello Trocchia per il "Fatto quotidiano"

Nel Pd a livello nazionale ho visto piccole e mediocri filiere di potere. A livello locale, e parlo di Roma, facendo le primarie dei parlamentari ho visto, non ho paura a dirlo, delle vere e proprie piccole associazioni a delinquere sul territorio". A pronunciare il pesante j'accuse ai quadri dirigenti del Pd e alle diramazioni territoriali del partito a Roma, non è una grillina, un'estremista di sinistra, ma Marianna Madia, giovane deputata Pd alla seconda legislatura. Veltroniana di ferro.

Marianna MadiaMarianna Madia

Anatemi che Madia lancia in occasione del tour di Fabrizio Barca, ex ministro della Coesione Territoriale nel governo Monti, che gira il Paese in vista del congresso del partito. Su un barcone lungo il Tevere Barca incontra i cittadini in un evento organizzato dai militanti di Sel e Pd per affrontare il nodo del futuro della sinistra italiana. L'ex ministro, nel centro culturale ‘Tevere democratico', conclude il suo intervento e annota riflessioni, critiche e domande della platea.

marianna madia servizio pubblicomarianna madia servizio pubblico

Prima di dare spazio ai militanti, la parola passa a due esponenti parlamentari, uno di Sel, Giorgio Airaudo, e una del Pd, proprio, Marianna Madia. L'onorevole piddina, nel suo intervento, cita Antonio Gramsci per richiamare tre forme di ipocrisia che garantisce: "Non le ritrovo nel documento di Fabrizio Barca e questo è già un passo avanti". Poi lancia una granata nel terreno amico: "C'è una quarta forma di ipocrisia possibile che mi fa paura - prosegue Madia - e parlo per il Partito democratico, per casa mia".

Marianna MadiaMarianna Madia MARIANNA MADIA CON PANCIONEMARIANNA MADIA CON PANCIONE

I presenti al convegno fanno una smorfia di sorpresa. "Spero che questa ipocrisia non ci sia nel futuro congresso. L'ipocrisia è pensare di parlare di linea politica senza capire che abbiamo un grossissimo problema di costituzione materiale del partito". La parlamentare si scusa per aver ‘osato' integrare il pensiero di Gramsci, ma la speculazione filosofica lascia presto il campo alla versione ‘cecchina'. La deputata che Walter Veltroni lanciò nell'agone politico alle elezioni nazionali del 2008 impallina gli attuali vertici nazionali. "Cosa ho visto nel Pd che ha gestito il gruppo parlamentare dall'inizio di questa legislatura?".

Si chiede la Madia: "Ho visto ipocrisia, ho visto opacità, ho visto un sistema che non chiamerei neanche di correnti, ma di piccole e mediocri filiere di potere che sono attaccate così al potere e non vogliono cedere di un millimetro. Ho visto veti incrociati per mantenere tutto questo. Tutto questo - precisa - l'ho visto da chi oggi ancora ci dirige. E questo è il livello nazionale". Madia poi affonda anche il Pd nelle sue diramazioni locali romane con l'esplicito riferimento alle "associazioni a delinquere".

BERSANI luigiBERSANI luigi

Testuale. Per la deputata è l'ora delle scelte e del rinnovamento. Ha lanciato la proposta di legge, insieme con il senatore Walter Tocci e il deputato Pippo Civati, che prevede l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, i cosiddetti rimborsi elettorali, e la riforma del sostegno ai movimenti politici. Questa è la priorità insieme alla "costituzione materiale del partito".

WALTER VELTRONIWALTER VELTRONI

Parole pesanti quelle della deputata, una vera "orazione funebre" sui vertici nazionali, ma anche sulle diramazioni territoriali del Pd. Una reprimenda che ilfattoquotidiano.it pubblica oggi sul sito in versione integrale. La platea ascolta, qualcuno strabuzza gli occhi, c'è chi si alza stizzito, ma molti apprezzano. Subito dopo si torna agli interventi della platea, si torna a discutere intorno al documento dell'ex ministro. Fabrizio Barca, chiudendo la serata, si mostra colpito dall'analisi spietata della Madia, riprende le sue parole e si sofferma sulla credibilità del partito, il bisogno di rappresentare una capacità di cambiamento.

GUGLIELMO EPIFANI ENRICO LETTA NEL DUEMILATRE FOTO LAPRESSEGUGLIELMO EPIFANI ENRICO LETTA NEL DUEMILATRE FOTO LAPRESSE

"Essere un poco meglio per noi è un suicidio. Quello che racconta Marianna Madia - chiosa l'ex ministro - in Calabria, ad esempio, lo vedi benissimo, assume toni drammatici. In quella terra il partito è diviso tra veri e propri capibastone che vengono dal passato e un 25% di partito straordinario. Quello che ci hai detto in modo molto libero la gente lo vede. Le persone a quel punto scelgono altri". Gli altri sono il Pdl con il quale oggi il Pd è al governo. Il suicidio è servito.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….