Il Bundestag, Parlamento federale tedesco, vuole vederci chiaro in merito ai 155 milioni spesi nei primi sei mesi del 2019 in consulenze esterne dal Ministero della Difesa, dicastero in quel periodo retto da Ursula von der Leyen, attuale Presidente della Commissione europea.
Quest'ultima deve infatti testimoniare davanti al Comitato investigativo, dovendo chiarire sino a che punto era a conoscenza dell'aggiudicazione di contratti di consulenza che la Corte dei Conti federale ritiene quanto meno discutibile.
I revisori, peraltro, adducono critiche circa l'elusione delle linee guida per gli appalti e la mancata necessità di assoldare persone o ditte esterne.
L'indagine della Commissione parlamentare va avanti da un anno ormai ed ha già visto l'audizione di numerosi testimoni: tra questi, l'ex Segretario di Stato, Katrin Suder, nominata dalla von der Leyen nel 2014 e Direttrice di una delle società coinvolte.
Ursula von der Leyen ha ammesso alcuni errori, affermando tuttavia di aver appreso dei contratti "discutibili" solo attraverso le relazioni della Corte dei Conti nell'estate del 2018.
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Molte le critiche ai danni della Presidente della Commissione europea, anche in relazione alla cancellazione di dati sui suoi vecchi cellulari di servizio, richiesti dal Comitato investigativo come prova.
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