DAGOREPORT - LA CANDIDATURA DEL SINDACO DI GENOVA MARCO BUCCI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA È L’ENNESIMO ATTO DI ARROGANZA DI POTERE MESSO IN ATTO DA GIORGIA MELONI - QUANDO SALVINI SI RITROVA DAVANTI AL NETTO RIFIUTO DI CANDIDARSI PER IL DOPO-TOTI DEL COMPAGNO DI LEGA E GROSSO ESPONENTE LIGURE, IL GENOVESE EDOARDO RIXI, PENSA CHE UN INTERVENTO DELLA DUCETTA (DEL TIPO: “PER FAVORE, CHIAMA RIXI E ASSICURALO CHE FRATELLI D’ITALIA LO APPOGGERÀ”), POSSA ESSERE DECISIVO PER ROVESCIARE IL SUO ''NO'' IN UN ''SI''' - RISULTATO: SALVINI NON FARÀ CONVERGERE I VOTI DELLA LEGA SUL NEO-MELONIANO E MALCONCIO BUCCI…
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Come è sbocciata la candidatura del sindaco di Genova Marco Bucci alla presidenza della regione Liguria? La risposta è semplice: è l’ennesimo atto di arroganza di potere messo in atto da Giorgia Meloni.
Flashback. Quando Matteo Salvini si ritrova davanti al netto rifiuto di candidarsi per il dopo-Toti del compagno di partito e suo vice ministro alle Infrastrutture e grosso esponente ligure della Lega, il genovese Edoardo Rixi, forse il solo che può rovesciare i sondaggi a favore di Andrea Orlando, il leader del Carroccio pensa che un intervento della Ducetta (“Per favore, chiama Rixi e digli che è anche tuo, che Fratelli d’Italia lo appoggerà”), possa essere decisivo per rovesciare il no di Rixi.
MATTEO SALVINI - EDOARDO RIXI - GIOVANNI TOTI
Ovviamente, la Sora Giorgia non ci ha pensato nemmeno, perché considera che la Lega col suo 8% abbia già intascato troppo, e ha candidato Bucci, malgrado le sue malconce condizioni di salute.
Risultato: a meno di chissà quale soluzione si inventerà l’Underdog della Garbatella, Salvini non farà convergere i voti della Lega sul neo-meloniano Bucci. Amen.