sergio mattarella giorgia meloni
FLASH! - TENSIONE ALLE STELLE TRA MELONI E MATTARELLA. ORMAI È DA UN MESE CHE SLITTA LA FIRMA DEL QUIRINALE SUL DISEGNO DI LEGGE NORDIO CHE, TRA LE ALTRE COSE, ABOLISCE IL REATO DI ABUSO D’UFFICIO – SUL COLLE PRESIDENZIALE HANNO BEN PRESENTE IL MONITO DEL PORTAVOCE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER LA GIUSTIZIA CHRISTIAN WIGAND ALL'ITALIA ("ABOLIRE L'ABUSO D'UFFICIO PUÒ PESARE SU LOTTA ALLA CORRUZIONE") MA HANNO DUBBI SUL PROPOSITO DI ACCOMPAGNARE LA FIRMA SULLA NORMA CON UNA ‘’LETTERA DI RACCOMANDAZIONE’’…
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/flash-tensione-stelle-meloni-mattarella-ormai-404415.htm
IL COLLE SORPRESO PER L’INCONTRO CHIESTO DA NORDIO
Estratto dell’articolo di Marzio Breda per il "Corriere della Sera"
carlo nordio sergio mattarella
L’ ennesima puntata della guerra dei nervi tra governo e opposizione andata in scena mercoledì a Montecitorio non è una novità, quando si toccano i temi della giustizia. Ma se poi a sovrastare la politica ci si mette la cronaca, con una catena ininterrotta di morti nelle carceri, allora può capitare che nello stress collettivo dell’Aula ci sia qualche scivolata. Proprio come la richiesta di un incontro urgente con il capo dello Stato da parte del ministro Nordio. […]
Materia che non può coinvolgere nel vespaio politica/giustizia la presidenza della Repubblica. La richiesta, insomma, era inusuale, tanto da aver generato sorpresa sul Colle, dove pure c’è grande sensibilità e attenzione su tale problema.
Con il risultato che […] quel faccia a faccia slitterà a settembre. In ogni caso, il decreto Carceri (insieme ad altri decreti) Sergio Mattarella l’ha promulgato ieri. Contestato dal centrosinistra come un guscio vuoto, […] il provvedimento contiene però una norma sul «peculato per distrazione» che può in parte compensare il vuoto creato dal disegno di legge concepito dal governo per cancellare il reato di abuso d’ufficio. E ciò è stato valutato e soppesato, dallo staff presidenziale.
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI
Difficile non ricordare che quella legge era stata presentata alle Camere l’anno scorso […] come «l’anticipo» di una ben più corposa riforma sulla giustizia che ancora non si è vista. Una miniriforma. Varata dopo un lungo stop and go parlamentare, tirando spesso la corda anche con il fronte della magistratura, al termine del quale, 29 giorni fa, il testo definitivo sull’abuso d’ufficio è arrivato sulla scrivania del capo dello Stato. Mattarella lo firmerà oggi, ultimo giorno utile, ciò che ha alimentato fra i partiti voci infondate e un ansiogeno pressing della maggioranza.
A lui, tuttavia, parve giusto segnalare fin dal luglio 2023 che l’abrogazione di quella particolare forma di illegalità, accompagnata dalla drastica riduzione della portata del cosiddetto traffico d’influenze, poteva aprire qualche rischio concreto per l’Italia. Specie nei rapporti con l’Ue. Dubbi e riserve, non criticità costituzionali, di cui aveva esplicitamente parlato pure con la premier.
Ragionava infatti che, considerato il crescente orientamento anticorruzione della legislazione europea, eliminare dal codice questi reati potrebbe esporre l’Italia a tensioni e critiche da parte di Bruxelles.
Alcune motivate, dato che già un anno fa il centrodestra bocciò la direttiva europea sulla lotta alla corruzione, nella quale non a caso si ribadiva che «l’abuso d’ufficio non può essere abolito». Un passo dirompente. Quasi una sfida. E sul Colle si ha ben chiaro come il nostro Paese non abbia assolutamente bisogno di nuove prove di forza, in Europa e non solo.
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