Estratto dell'articolo di Stefano Montefiori per www.corriere.it
Declino della scuola pubblica, che non ha più i mezzi e l’autorità necessari per insegnare conoscenze e valori agli allievi. Ascesa della scuola privata, privilegiata dalle élite che corrono ai ripari e coltivano una sorta di sviluppo separato in pochi, selezionati istituti, specie a Parigi.
È in questo contesto che arriva la prima polemica del nuovo governo francese: a chi le chiedeva perché ha messo il figlio nella esclusiva e severa scuola privata cattolica Stanislas di Parigi, la nuova ministra dell’Istruzione, Amélie Oudéa-Castéra, ha risposto che era stufa delle troppe assenze degli insegnanti nella scuola pubblica. Non il miglior modo per ingraziarsi gli insegnanti, che infatti hanno reagito.
Florence era l a maestra di Vincent, primogenito della ministra, nato nel 2006. E a Libération ha detto che Vincent ha passato nella scuola pubblica Littré solo sei mesi del primo anno di scuola materna. Poi, al rifiuto dell’istituto di fargli saltare un anno e metterlo subito nella classe successiva, i genitori lo hanno tolto da Littré e iscritto a Stanislas, prestigioso istituto cattolico nel VI arrondissement, noto per l’alto livello dell’insegnamento e degli studenti e anche per l’impostazione tradizionalista (classi separate tra maschi e femmine, un’inchiesta di Mediapart evoca casi al limite di maschilismo e omofobia).
«Mi sento attaccata personalmente – ha scritto la maestra Florence a Libération -. Non sono stata assente, e quand’anche fosse capitato, sarei stata subito rimpiazzata da una supplente, come è normale. Non c’è mai stato alcun problema di ore vuote a Littré, che è una piccola scuola pubblica dall’ottima reputazione».
Per giustificare la scelta della scuola privata, la ministra aveva evocato precisamente la «frustrazione» per «un pacchetto di ore che non venivano assicurate seriamente. A un certo punto ci siamo stufati e abbiamo scelto di cercare una soluzione diversa».
Le opposizioni adesso la accusano di avere mentito e chiedono le sue dimissioni. Oggi, lunedì, comincerà la sua attività di ministra dell’Istruzione incontrando i sindacati degli insegnanti, in un’atmosfera poco favorevole.
La scuola è diventata centrale nel dibattito pubblico francese perché da anni molte voci, soprattutto a destra, ne denunciano il declino. […] La ministra, accusata di avere mentito per giustificare una scelta di privilegio, comincia il suo incarico con giorni difficili
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