silvio berlusconi giorgia meloni marta fascina matteo salvini

DAGOREPORT! - DOPO BERLUSCONI, NULLA SARA' COME PRIMA - IL QUADRO POLITICO RISCHIA DI SALTARE IN ARIA - FORZA ITALIA HA ALTISSIME POSSIBILITÀ DI FINIRE NEL MAUSOLEO DI ARCORE, POLVERIZZATA TRA FRATELLI D’ITALIA E LEGA - LA MAGGIORANZA DEL GOVERNO SUBIREBBE UN TERREMOTO, VISTO LO SCONTRO QUOTIDIANO TRA MELONI E SALVINI - DAL PNRR AL MES, DALLA CORTE DEI CONTI ALLE ALLEANZE EUROPEI, MELONI TIRA DRITTO, SENZA RIFLETTERE CHE IL RUBINETTO DI AIUTI AL NOSTRO INDEBITATISSIMO PAESE POTREBBE CHIUDERSI - A QUEL PUNTO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO, ANCHE IL FORMARSI DI UNA NUOVA MAGGIORANZA DI GOVERNO GRAZIE ALLA SEMPITERNA FORMULA “PER IL BENE DEL PAESE”...

LA VISITA DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI A SILVIO BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

DAGOREPORT - postato l'11 giugno giugno 2023

Il secondo ricovero dell’ottuagenario Silvio Berlusconi ha riattivato scosse di terremoto non solo in Forza Italia ma sull’intero quadro politico. Pur nanizzato all’8 per cento, il partito dell’ex Satrapo di Arcore è determinante negli equilibri della maggioranza del governo.

 

Soprattutto dopo la tornata delle nomine delle partecipate di Stato e della Rai, dove Meloni ha fatto asse, attraverso Gianni Letta, con Forza Italia (vedi, tra l’altro, la direzione del Tg2 a Preziosi) per attuare il suo nuovo piano di conquista del potere: spegnere la fiamma del passato e spostare Fratelli d’Italia verso un centro conservatore spingendo a forza di schiaffi e sgambetti Matteo Salvini a destra (ultimo ceffone: la porta chiusa all’ingresso della Lega nel gruppo Ecr dei conservatori europei di cui è presidente).

giorgia meloni matteo salvini silvio berlusconi al compleanno di salvini

 

L’attuale quadro politico potrebbe nei prossimi mesi saltare in aria, se il Cav dovesse definitivamente ritirarsi a vita privata o nella Casa del Signore (speriamo di no ovviamente). Fuori il Cavaliere dalle mille resurrezioni, cosa resterà del suo partito? Un vibratore, come quel birichino di Natangelo ha svignettato sul “Fatto”?

 

Già adesso, con il patriarca che non ha più la forza di governare, assistiamo a quel mistero gaudioso di Marta Fascina, sbocciata geisha e trasformatosi in Grimilde, che si muove felpata per appropriarsi di Forza Italia.

berlusconi meloni salvini al quirinale

 

Anche se Marina e Piersilvio, che hanno il simbolo del partito e lo mantengono economicamente in vita, restano guardinghi e non siano del tutto convinti della fascinizzazione in corso. Ma basta solo l’idea dell’apertura del testamento dell’uomo che ha cambiato i connotati all’Italia e dintorni per agghiacciare il sangue non solo alla famiglia allargata (oltre ai cinque figli, spunterà anche Marta Fascina nell’asse ereditario?), ma anche di quel covo di serpi che è diventata Forza Italia, dove tutti sospettano l’uno dell’altro.

meloni salvini berlusconi al quirinale

 

Infatti, se non fosse intervenuto l’attuale ricovero di Berlusconi, ad Arcore erano stati convocati a pranzo per il weekend i ministri forzisti del governo per annunciare, con la scusa di un piano di rilancio, la riorganizzazione del partito secondo Marta Fascina: tre nuovi coordinatori nazionali (nord, centro, sud) che avrebbero demansionato Antonio Tajani e taglio netto di quelle frange che resistono capitanate dai ribelli Ronzulli e Mulè.

MARTA FASCINA SILVIO BERLUSCONI

 

Ad opporsi al piano della “moglie morganatica” di Silvio e della sua task force con cui controlla Forza Italia (gli ex ronzulliani Alessandro Sorte e Stefano Benigni, ma in primis c’è il sottosegretario Tullio Ferrante, latitante al Ministero delle Infrastrutture perché impegnatissimo in Parlamento a sorvegliare le agitate truppe forziste), si muovono Tajani e l’ottuagenario Letta, con il primo che negli ultimi tempi si è un po’ demelonizzato dopo che la Sora Giorgia l’ha usato per avere un rapporto con il suo amico Manfred Weber, presidente del PPE, e una volta ottenuto ha gettato l’ex monarchico nel cestino.

antonio tajani manfred weber

 

Dato che l’ego espanso da Highlander di Berlusconi ha sempre cannibalizzato delfini e successori, Forza Italia ha altissime possibilità di finire polverizzata nel Mausoleo di Arcore. E con parte dei transfughi sparsi tra Fratelli d’Italia e Lega, la maggioranza del governo subirebbe un mezzo terremoto, visto il duello quotidiano che vede Meloni e Salvini sfanculanti e contrapposti.

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI

A quel punto il tavolo, con due gambe, non regge più e la Ducetta sarebbe costretta a pensarci due volte prima di prendere il manganello e sbatterlo in testa a Salvini, come fa tutti i giorni. E qualche anima pia dovrebbe anche ricordare alla Piccola Fiammiferaia del Colle Oppio dell’imprevedibilità politica del capataz del Carroccio: chi mai avrebbe immaginato un governo Lega-M5S? Eppure è avvenuto...

 

marta fascina silvio marina berlusconi

Se il rapporto dei rampolli di Silvio con l’ultima compagna di Papi è, diciamo, guardingo e riflessivo, quello della viscerale e fumantina Giorgia Meloni con Marta, donna fredda, sempre nascosta dietro le quinte (a parte circolo magico, nessuno conosce la sua voce), praticamente non esiste.

 

Raccontano gli addetti ai livori della stizza della Ducetta quando venne convocata da Berlusconi a Villa Grande insieme a Salvini per decidere di uscire dal governo Draghi e si ritrovò con la boccoluta Marta che teneva la mano di Silvio: “Ahò, se lo sapevo, portavo anch’io Andrea”, avrebbe sogghignato, roteando gli occhioni in direzione della Gatta di Marmo.

 

giuliano amato mario monti foto di bacco

Al lento declino di Berlusconi si accompagna la nuova scommessa di Giorgia, che da Draghetta iniziale, prudente e cauta, ha deciso di calzare l’elmetto della Ducetta ed è partita all’assalto dei mulini a vento.

 

Dal Pnrr al Mes, dal Quirinale alla Corte dei Conti, dalla “maggioranza Ursula” ai dispetti di Macron, Meloni non guarda più in faccia nessuno, senza riflettere che di colpo il rubinetto di aiuti al nostro indebitatissimo Paese potrebbe chiudersi (vedi l’intervista eloquente di Giuliano Amato su “Repubblica”). A quel punto, può succedere di tutto, anche il formarsi di una nuova e inedita maggioranza grazie alla salvifica e sempiterna formula “Per il bene dell’Italia”.

silvio berlusconi marta fascinaSALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…