matteo salvini giorgia meloni italia

DAGOREPORT! - “INCONCEPIBILE!”. “AVETE FATTO UN ERRORE COLOSSALE!”. AI CAPOCCIONI DI BRUXELLES, IL NO AL MES DELLA DUCETTA MELONI LI HA DAVVERO FATTI INCAZZARE. IL 15 GENNAIO SI RIUNIRÀ L’ECOFIN SU COME FARGLIELA PAGARE. DI SICURO, LA DUCETTA NON LA PASSERÀ LISCIA...  - COME SI E’ ARRIVATI ALL'EURO FIGURA DI MERDA: DOPO TRE TELEFONATE, IL TRUCE SALVINI LE HA RIBADITO IL NO DELLA LEGA A VOTARE L’EMENDAMENTO SALVA-MES. A QUEL PUNTO “IO SO’ GIORGIA E VOI NON SIETE UN CAZZO!” E’ SCOMPARSA ED E’ RIAPPARSA QUELLO CHE È GIORGIA MELONI, UNA POLITICANTE CAPACE SOLO DI FARE OPPOSIZIONE, PRIVA DELLA CULTURA DEL POTERE, CHE HA AVUTO PAURA CHE IL CAPITONE LEGHISTA, UNICA SUA OPPOSIZIONE POLITICA, LA INFILZASSE URBI ET ORBI SOTTOLINEANDO LE SUE DICHIARAZIONI ANTI-EUROPEISTE DI IERI E SBERTUCCIANDO IL SUO CAMALEONTISMO DI OGGI. IL 2024 SARA’ UN TERRIBILE ANNO DI GUERRA...

giorgia meloni sventola il fax di luigi di maio sul mes in senato

DAGOREPORT

A Bruxelles, il no della Ducetta Meloni alla ratifica dell'accordo di modifica al Meccanismo europeo di stabilità - modifica che prevedeva un “paracadute” della UE in caso di default bancario - ha davvero fatto incazzare tutti, ma di brutto.

 

GIORGIA MELONI - ER MES - MEME BY DAGOSPIA

Esterrefatti, i capoccioni dell’Unione Europea si sono fatti tradurre il comunicato di Palazzo Chigi e non potevano credere a queste righe: "Si tratta di un'integrazione di relativo interesse e attualità per l'Italia, visto che come elemento principale prevede l'estensione di salvaguardie a banche sistemiche in difficoltà, in un contesto che vede il sistema bancario italiano tra i più solidi in Europa e in Occidente".

QUANDO GIORGIA MELONI ERA CONTRARIA AL MES - 2

 

Ma come! L’Italia ha beneficiato di oltre 200 miliardi di PNRR, cifra che nessun altro paese dell’Unione ha ottenuto; il governo Meloni ha usufruito sulla questione dei flussi migratori la massima solidarietà e sostegno economico (mentre Orban, colui che Meloni ha invitato ad entrare nel gruppo dei Conservatori Europei (ECR), ha pensato bene di votare contro); ed ora è questo è il risultato? Del futuro degli altri paesi, la signorina Meloni se ne frega?!?!

 

La filiforme Ursula Von der Leyen era letteralmente fuori dalla grazia di dio. Infatti la presidente della Commissione Europea è stata subito travolta dalle critiche degli euro-burocrati di Bruxelles per essersi spesa tanto nei confronti delle paturnie migratorie della premier italiana con ben due viaggi insieme in Tunisia e altrettanti a Roma, fino al punto che il presidente dei Popolari Europei, Manfred Weber, a suo tempo si inalberò accusandola di inciuciare con la destra post-fascista italiana, correndo il rischio di perdere consensi al centro.

 

QUANDO GIORGIA MELONI ERA CONTRARIA AL MES - 3

Adesso a Bruxelles si stanno spremendo le meningi sul modo di fargliela pagare. Il 15 gennaio si riunirà l’Ecofin per vedere cosa fare per sistemare il vulnus italiano. Dato che non era mai successo un fatto del genere, si trovano tutti a muoversi in un terreno inesplorato. Solo una cosa è certa: la Ducetta del Colle Oppio non la passerà liscia, le faremo vedere i sorci neri….

 

“Inconcepibile!”, “Avete fatto un errore colossale!”, questo era il tenore accusatorio delle telefonate ricevute dal ministro Giancarlo Giorgetti, che nei giorni precedenti aveva assicurato i componenti dell’Ecofin del “Sì” italiano, attraverso l’approvazione di un emendamento che prevedeva l’utilizzo del Mes solo con il voto dei 2/3 del Parlamento, al pari di una legge costituzionale.

giorgia meloni e ursula von der leyen bloccate dai manifestanti a lampedusa 13

 

Su tale emendamento salva-Mes, da Lucaselli a Fazzolari, i fratellini d’Italia erano tutti d’accordo. Ma quando dopo ben tre telefonate, il truce Salvini le ha ribadito il rifiuto della Lega tutta a votare l’emendamento, la mitologica “Io so’ Giorgia e voi non siete un cazzo!” è di colpo scomparsa ed è riapparsa per quello che è, una politicante capace solo di fare opposizione, del tutto priva della cultura del potere, che ha avuto paura che il Capitone leghista, unica sua opposizione politica, da sempre euro-scettico e grande avversario del Mes, la infilzasse urbi et orbi sottolineando le di lei dichiarazione anti-europeiste di ieri e sbertucciando il suo camaleontismo di oggi.

 

A quel punto, aver convinto Forza Italia di quell'ameba di Tajani, da bravo Ppe sempre favorevole a votare sì al Mes, ad astenersi era ben poco: calzato il fez, è stata la Meloni a comunicare a Giorgetti il no italiano.

 

QUANDO GIORGIA MELONI ERA CONTRARIA AL MES - 1ABBRACCIO MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI A MESSINA giorgia meloni e ursula von der leyen bloccate dai manifestanti a lampedusa 2giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 5giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 1PNRR – GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA BY LE FRASI DI OSHOgiorgia meloni e ursula von der leyen a lampedusa 5ursula von der leyen giorgia meloni tunisia giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 3mark rutte - ursula von der leyen - kais saied - giorgia meloni GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN giorgia meloni e ursula von der leyen bloccate dai manifestanti a lampedusa 12

 

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?