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Diego Cattoni, il presidente di AISCAT, è arrivato al casello. Come scrive oggi Il Messaggero, la maggioranza dei concessionari autostradali ha deciso di sfiduciarlo, perché avrebbe “tradito” il mandato pro tempore che gli era stato affidato tre anni fa, abbarbicandosi alla poltrona. I Signori del Casello avevano infatti bisogno di un periodo di reggenza, per consentire il rientro nell’associazione del Gruppo Gavio, che aveva deciso di uscire dopo il crollo del Ponte di Genova di agosto 2018.
E infatti, lo scorso ottobre, Gavio ha deciso di rientrare, e così la maggioranza degli associati si è dimessa, per consentire l’avvio di una nuova fase e la nomina di un nuovo Presidente, riconosciuto dalle Istituzioni e il cui nome sia ampiamente condiviso. Proprio oggi si dovrebbe tenere un’assemblea di Aiscat che proverà a mandare Cattoni a prendere un caffè in area di servizio. Assemblea la cui convocazione è stata però impugnata dallo stesso Cattoni davanti al Tribunale di Milano, probabilmente per guadagnare tempo.
Ma perché Cattoni fa tutta questa resistenza? I bene informati addicono due ragioni: da un lato l’attuale Presidente starebbe cercando di puntellare il suo incarico di AD di Autobrennero, che è in scadenza. Dall’altro, Cattoni avrebbe stretto un patto con Carlo Bonomi, per votare il suo candidato Alberto Marenghi, alle elezioni di Confindustria della prossima primavera. Voce che avrebbe fatto imbufalire gli altri associati di Viale dell’Astronomia. Difficile quindi che Cattoni arrivi a quella scadenza, visto anche il “protettore” che si sarebbe scelto.
SCONTRO SUL VERTICE DI AISCAT, MAGGIORANZA CONTRO CATTONI
Estratto dell’articolo di Umberto Mancini per “il Messaggero”
Tira aria di tempesta in Aiscat e i fulmini sembrano scaricarsi sul suo presidente uscente Diego Cattoni. La maggioranza delle concessionarie autostradali associate è in fibrillazione poiché l''ad di Autostrada del Brennero, a cui era stato affidato un incarico di reggente pro tempore nel 2020, sembra non voler abbandonare la presidenza, in distonia con il mandato che gli era stato affidato a suo tempo.
Cattoni era stato scelto quasi tre anni fa per una presidenza ponte, la cui finalità era traghettare l'associazione verso una fase più unitaria, favorendo il recupero delle condizioni per il rientro del Gruppo Gavio, che si era chiamato fuori da Aiscat dopo i drammatici fatti di Genova del 2018.
Durante il mese di ottobre, le associate hanno votato all'unanimità per il rientro di Astm nella compagine associativa, manifestando l'esigenza dell'apertura di una nuova fase, che passa necessariamente per un cambio dei vertici. A questo scopo i consiglieri di Aiscat […] hanno rassegnato le dimissioni per favorire un ordinato riassetto, mentre il presidente uscente non ne vuol sentir parlare.
La prova dello scontro in atto è data dal fatto che oggi, 8 novembre, su iniziativa delle concessionarie è stata convocata un'assemblea finalizzata a formalizzare l'avvio del nuovo corso. Assemblea la cui convocazione è stata però impugnata dallo stesso Cattoni davanti al tribunale di Roma.
Cattoni si è inoltre appellato a Confindustria, in quanto non sarebbe stata preventivamente autorizzata la modifica statutaria di Aiscat, dimenticandosi però […] che era suo dovere richiederla. Nel frattempo in Aiscat dovrebbe partire una due diligence proprio sul mandato di Cattoni e su alcune spese di comunicazione deliberate ad insaputa del consiglio stesso.
[…] la maggioranza delle concessionarie autostradali ha già deciso di voltare pagina e di aprire una fase nuova, per tornare ad avere una associazione gestita in modo condiviso e rappresentativa di fronte alle istituzioni, ricercando un presidente autorevole. «Un attaccamento alla poltrona così, contro la stragrande maggioranza degli associati, non ha precedenti in nessuna associazione di categoria» sostengono alcuni associati.