fiorello giorgia meloni gianmarco chiocci enrico mentana urbano cairo

DAGOREPORT - VOCI DA VIALE MAZZINI: FINITA LA STAGIONE DI “VIVA RAI2”, A MAGGIO, ROSARIO FIORELLO POTREBBE LASCIARE LA RAI! LO SHOWMAN SI GUARDA INTORNO E AVREBBE GIÀ AVUTO DELLE INTERLOCUZIONI CON LA7 E DISCOVERY. URBANO CAIRO È INGOLOSITO – ANCHE ENRICO MENTANA SI GUARDA INTORNO: C'E' MARETTA TRA LUI E ANDREA SALERNO - MASSIMO GILETTI A BAGNO MARIA: QUAL E' IL SUO FUTURO? - ROBERTO SERGIO SENTE DI AVERE IN TASCA LA RICONFERMA COME AD - L’INTERVISTA BY CHIOCCI ALLA ZELENSKY? DIETRO C’È LA MANONA DELLA MELONI CHE VUOLE TENERE ALTA L'ATTENZIONE SULLA QUESTIONE UCRAINA...

amadeus fiorello prima serata sanremo 2024

DAGOREPORT

A Viale Mazzini si vocifera che, finita la stagione di Viva Rai2, a maggio, il 63enne Rosario Fiorello possa lasciare la Rai e cambiare aria.

 

Lo showman siciliano avrebbe avuto delle interlocuzioni con la7 e il gruppo Discovery. Urbano Cairo, che ha un po’ di soldi da spendere per rafforzare la sua emittente, sarebbe ingolosito dal piazzare un colpo ad effetto, anche visti i deludenti ascolti Rai degli ultimi mesi.

 

enrico mentana a gazebo da zoro con andrea salerno

A guardarsi intorno c’è anche Enrico Mentana che, da un po’ di tempo a questa parte, è sempre meno attivo a La7: gli occhiuti tele-morenti hanno notato che i suoi specialoni si sono diradati nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Il direttore del TgLa7 avrebbe rapporti complicati (eufemismo) con il direttore della rete, Andrea Salerno, che non sembra più così entusiasta delle proposte di Chicco.

 

mentana cairo giletti 2

È a bagno maria anche il futuro in Rai di Massimo Giletti: il conduttore vorrebbe tornare la domenica su Rai1, in una riedizione del suo ex programma, “L’Arena”, ma i dirigenti di Viale Mazzini sembrano più propensi a spedirlo al fronte della prima serata per contrastare Mediaset e La7 con un talk politico.

 

A proposito di dirigenti Rai: l’amministratore delegato, Roberto Sergio, è convinto di avere buone chance per la riconferma.

 

roberto sergio con rossi

La ragione è soprattutto politica: se Giorgia Meloni consegnasse la poltrona di Sergio al destrissimo Giampaolo Rossi, viale Mazzini si troverebbe presidiata da due "camerati": Rossi come ad e Gianmarco Chiocci alla direzione del Tg1.

 

Una pendenza a destra fuori da ogni logica persino per la Ducetta. Con il democristiano Sergio di qua e il mal-destro Chiocci di là, e dietro di loro “sua eminenza” Bruno Vespa, la Rai potrebbe apparire più equilibrata.

 

gian marco chiocci intervista volodymyr zelensky 3

Ps. Il rapporto tra Gianmarco Chiocci e Giorgia Meloni è molto proficuo, al punto che sarebbe stata la stessa premier a chiedere al direttore del Tg1 di intervistare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione collettiva sulla guerra e sull’importanza del sostegno economico dell’Italia a Kiev, tema da sempre indigesto non solo all’alleato Matteo Salvini ma anche a un bel pezzo dell’elettorato di Fratelli d’Italia, non così favorevole a svenarsi per gli ucraini.

 

meloni chiocci

Intervistare Zelensky è stato funzionale a riportare l’attenzione su un tema su cui Giorgia Meloni si è personalmente esposta negli ultimi anni e che tornerà centrale nella campagna elettorale per le europee.

gian marco chiocci intervista volodymyr zelensky 4gian marco chiocci intervista volodymyr zelensky 2fiorello intervistato da gianmarco chiocci al tg1 8gian marco chiocci intervista volodymyr zelensky 1

MICHELE SANTORO ENRICO MENTANA ANDREA SALERNO fiorello prima serata sanremo 2024

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…