RECOVERY FUND, SLITTA COMUNICAZIONE COMMISSIONE UE
DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYEN
(ANSA) - Slitta alla prossima settimana l'esame e il varo di una comunicazione sul Recovery Fund da parte della Commissione Ue. A quanto si è appreso, il punto è stato tolto dall'ordine del giorno della riunione settimanale del collegio dei commissari fissata per domani. Bruxelles si limiterà ad avere un 'dibattito d'orientamento' sulla materia in vista della discussione che si svolgerà giovedì al vertice dei capi di Stato e di governo. Il varo della comunicazione della Commissione dovrebbe quindi avvenire la prossima settimana.
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DI MAIO,RECOVERY FUND UNICO OBIETTIVO,FIDUCIA CIECA CONTE
(ANSA) - "E' vitale il sostegno al premier di tutte le forze politiche, sospendiamo per tre giorni le polemiche". Lo dice Luigi di Maio, ministro degli Esteri, in una intervista ad Avvenire. "Mi fido ciecamente di Giuseppe Conte - spiega il titolare della Farnesina -. Il presidente del Consiglio sa tenere la barra dritta nell'interesse nazionale. Abbiamo un solo vero obiettivo. Ambizioso. Decisivo. Il Recovery fund: 1500 miliardi per riaccendere i motori. Tutto il resto è un dibattito limitante".
"Il dibattito sui singoli cespugli - spiega anche - è limitante. Il Mes vale per l'Italia 37 miliardi, mentre il fondo antidisoccupazione Sure 100 miliardi e la linea Bei 200 per l'intera Ue... La sfida vera è allora giocare fino in fondo la partita sui Recovery fund. È camminare sulla strada maestra senza nemmeno valutare le alternative". Il ministro degli Esteri poi chiama la politica a una scelta di responsabilità: "Schieriamoci tutti con il premier. Sosteniamo tutti Conte. Ho sempre pensato che il dibattito sia ricchezza e non voglio dare l'impressione che provi a censurarlo, ma oggi è vitale sospendere le polemiche. Facciamolo fino a giovedì. Lavoriamo per dare al capo del governo la massima forza al tavolo finale.
Anche perché - spiega Di Maio - il Recovery fund è un obiettivo possibile. Nessun Paese ha una posizione granitica. Anche Olanda e Germania si stanno interrogando, stanno facendo il loro esame di coscienza. Gli effetti devastanti della crisi hanno stravolto il quadro e hanno attenuato quelle rigidità che ci hanno messo in ginocchio. L'Europa - aggiunge - ha un'ultima occasione per dimostrarsi capace di solidarietà. Senza non ha ragione di esistere".