joe biden xi jinping emmanuel macron

“L’EUROPA DEVE RIDURRE LA SUA DIPENDENZA DAGLI STATI UNITI ED EVITARE DI FARSI TRASCINARE IN UNO SCONTRO TRA CINA E USA SULLA QUESTIONE DI TAIWAN” - MACRON, PER STRIZZARE L’OCCHIO A XI JINPING, FA IL GALLETTO IN CHIAVE ANTI-USA: “L’EUROPA DOVREBBE RIDURRE LA SUA DIPENDENZA DALL’EXTRATERRITORIALITÀ DEL DOLLARO STATUNITENSE. SE LE TENSIONI TRA USA E CINA DOVESSERO AGGRAVARSI NON AVREMMO IL TEMPO E LE RISORSE PER FINANZIARE LA NOSTRA AUTONOMIA STRATEGICA E SAREMMO RIDOTTI AL RUOLO DI VASSALLI” - L’IDEA DI UNA SOVRANITA’ EUROPEA NON E’ SBAGLIATA MA PER OTTENERLA BISOGNA ESSERE AUTONOMI SU ECONOMIA, DIFESA, ENERGIA, HI-TECH E APPROVVIGIONAMENTI. LO SIAMO?

POLITICO - INTERVISTA A EMMANUEL MACRON DOPO IL VIAGGIO IN CINA

Estratto dell’articolo di Jamil Anderlini e Clea Caulcutt per “Politico” pubblicato dal “Corriere della Sera”

 

L’Europa deve ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti ed evitare di farsi trascinare in uno scontro tra Cina e Usa sulla questione di Taiwan, afferma il presidente francese Emmanuel Macron nel corso di un’intervista rilasciata a bordo dell’aereo presidenziale, al termine della visita ufficiale di tre giorni in Cina. Rivolgendosi a Politico e a due giornalisti francesi, dopo un colloquio di circa sei ore con il presidente cinese Xi Jinping, Macron ha ribadito la sua teoria personale di una «autonomia strategica», verosimilmente a guida francese, che consentirebbe all’Europa di diventare la «terza superpotenza».

 

xi jinping accoglie emmanuel macron a pechino

[…] Macron ha dichiarato che il rischio maggiore» per l’Europa è quello di ritrovarsi «coinvolta in crisi che non le appartengono, ostacolando così la costruzione di una sua propria autonomia strategica». Xi Jinping e il partito comunista cinese hanno accolto molto favorevolmente il concetto di autonomia strategica avanzato da Macron, e i diplomatici cinesi vi fanno costantemente riferimento nei loro incontri con i rappresentanti dei vari Paesi europei. I capi di partito e i teorici di Pechino sono più che mai convinti che l’Occidente ha ormai imboccato il viale del tramonto, mentre la Cina è in ascesa […]

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN - QUASI AMICI - BY EDOARDO BARALDI

«Se ci lasciamo cogliere dal panico, finiremo col credere paradossalmente di essere semplici seguaci dell’America», ha dichiarato Macron nel corso dell’intervista. «Gli europei devono trovare risposta a questa domanda: è nel nostro interesse precipitare la crisi di Taiwan? No. La cosa peggiore sarebbe proprio quella di pensare che noi, europei, dobbiamo accettare le consegne altrui su questo argomento e seguire le indicazioni fornite dall’America, provocando una reazione spropositata da parte della Cina».

 

[…] Gli analisti che ben conoscono il pensiero del presidente francese hanno dichiarato che Macron ha tirato un sospiro di sollievo quando ha capito che Pechino aveva atteso la sua uscita dallo spazio aereo cinese prima di lanciare un attacco simulato per «accerchiare Taiwan». […] Pechino ha minacciato a più riprese di invadere Taiwan e ha instaurato una politica di isolamento della repubblica democratica, costringendo altri Paesi a riconoscere l’isola come parte del territorio cinese […] Macron e Xi hanno ingaggiato un «intenso» dibattito su Taiwan […] che sembra voler adottare un approccio più conciliatorio rispetto agli Stati Uniti e all’Unione europea.

 

emmanuel macron joe biden

«La stabilità nello stretto di Taiwan è di importanza cruciale», ha ribadito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha accompagnato Macron durante una parte del viaggio, rivolgendosi a Xi nel corso del loro incontro a Pechino lo scorso giovedì. «Riteniamo inaccettabile la minaccia dell’uso della forza per cambiare lo status quo». Xi ha reagito dicendo che chiunque pensi di poter esercitare la benché minima pressione sulle decisioni di Pechino nei riguardi di Taiwan si sbaglia di grosso.

E pare che Macron abbia avallato quella valutazione.

 

«Se noi europei non siamo in grado di risolvere la crisi in Ucraina, come possiamo ammonire la Cina su Taiwan, “attenzione, se fate un passo falso noi siamo pronti a intervenire?”. Ma se vogliamo esasperare le tensioni, questo è il modo migliore per farlo», ha concluso. […] «Oggi l’Europa è più disposta ad accettare un mondo in cui la Cina esercita l’egemonia regionale», ha dichiarato Yanmei Xie, analista geopolitico alla Gavekal Dragonomics.

 

XI JINPING EMMANUEL MACRON

«Alcuni leader pensano addirittura che questo nuovo ordinamento mondiale possa rivelarsi più vantaggioso per l’Europa stessa». Nel suo incontro trilaterale con Macron e von der Leyen giovedì scorso a Pechino, Xi Jinping ha fatto eccezione al copione prestabilito soltanto su due argomenti, Ucraina e Taiwan […] «Xi si è mostrato visibilmente infastidito dall’essere ritenuto responsabile del conflitto in Ucraina e ha minimizzato lo scopo della sua recente visita a Mosca», ha affermato l’osservatore. […]

 

Nel loro incontro, Macron e von der Leyen hanno adottato una linea condivisa su Taiwan, secondo l’osservatore. Ma subito dopo Macron si è intrattenuto per oltre quattro ore con il leader cinese, […] ha adottato un tono molto più conciliatorio rispetto a quello della von der Leyen. L’avvertimento Macron sostiene inoltre che l’Europa, malgrado la dipendenza dagli Usa per l’energia e gli armamenti, oggi deve concentrarsi sullo sviluppo e potenziamento del suo settore della difesa.

 

EMMANUEL MACRON XI JINPING URSULA VON DER LEYEN

Ha inoltre suggerito che l’Europa dovrebbe ridurre la sua dipendenza dall’«extraterritorialità del dollaro statunitense», un obiettivo politico fondamentale tanto per Mosca che per Pechino. «Se le tensioni tra le due superpotenze dovessero aggravarsi … noi non avremmo né il tempo necessario né le risorse per finanziare la nostra autonomia strategica e saremmo ridotti al ruolo di vassalli», ha affermato Macron. Negli ultimi anni, Russia, Cina, Iran e altri Paesi sono stati colpiti dalle sanzioni americane, che vietano loro l’accesso al sistema globale finanziario denominato in dollari.

 

ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN

In Europa, alcuni lamentano la «militarizzazione» del dollaro da parte di Washington, che costringe le imprese europee a rinunciare ai contratti e a tagliare i legami con Paesi terzi, pena l’imposizione di sanzioni secondarie devastanti. […] Macron ha […] preferito tacere, peraltro, sulla questione delle attuali garanzie di sicurezza fornite dagli Stati Uniti al continente europeo, che dipende fortemente dall’assistenza militare americana nel conflitto in corso in Europa […] la Francia gode di una posizione militare unica: fa parte dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ed è la sola potenza nucleare nell’Ue. La Francia, tuttavia, fino ad oggi ha contribuito in misura di gran lunga inferiore, rispetto ad altri Paesi, alla difesa dell’Ucraina contro l’invasione militare russa.

emmanuel macron xi jinping vignetta di osho su biden e zelenskyXI JINPING VLADIMIR PUTIN VLADIMIR PUTIN. xi jinping accoglie emmanuel macron a pechino XI JINPING VLADIMIR PUTIN 3 emmanuel macron e xi jinping a pechino

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…