I VELENI DI FERRONI - DA GIORNI A ROMA, TRA GENITORI E FIGLI, SI PARLA SOLTANTO DEL “CASO” AVVENUTO AL LICEO RIGHI, CON LA PROF CHE IN CLASSE EVOCA LA VIA SALARIA PER COMMENTARE L’ABBIGLIAMENTO DI UN’ALUNNA. EBBENE, IERI, NEL TG3 LAZIO DELLA RAI, NELL’EDIZIONE DELLE ORE 14, CHE ACCADE? PRIMA VIENE MOSTRATO IN UN LUNGO SERVIZIO IL LAVORO CHE VIENE DEDICATO ALLA VIA SALARIA. SUBITO DOPO, SI PARLA DI STUDENTI. GENIALE, VERO?
VIDEO - IL TG3 LAZIO - EDIZIONE DELLE 14 DEL 17 FEBBRAIO 2022
Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”
CINGOLANI, OLTRE AL NUCLEARE ECCO I LIMITI ELETTROMAGNETICI
Tutto è cominciato con il nucleare, tema sempre caldo che appassiona gli ambientalisti e i seguaci del club Nimby, ovvero quelli che non vogliono veder toccare nemmeno un centimetro di terreno accanto alle loro residenze: Roberto Cingolani, in qualità di ministro della Transizione ecologica nel governo di Mario Draghi, si è occupato dell’argomento per spiegare che la strategia nucleare ha senso per combattere i rincari dell’energia, ma è stato subito contestato.
Poi il prezzo di luce e gas è diventato insostenibile e qualcuno ha rivalutato l’allarme lanciato da Cingolani, oltre dalla tassonomia europea. Ma ora c’è un’altra grana per lui: i colossi delle telecomunicazioni tuonano, affermando che “al fine di stimolare gli investimenti privati occorre agire sui limiti elettromagnetici, che in Italia sono scandalosamente inferiori rispetto a quelli adottati negli altri paesi”. Insomma, dopo il Pnrr e la tassonomia, adesso i grandi gruppi delle tlc vogliono un adeguamento all’Europa anche su questo argomento.
E Antonio Capone, professore del Politecnico di Milano, docente di Telecomunicazioni del Dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria, sottolinea che "nelle vicinanze di una stazione radio base italiana la potenza non può superare 0.1 watt al metro quadro, mentre negli altri Paesi il limite è di 10 watt”.
Per Capone, in Italia esistono “vincoli normativi e procedurali che non sono mai stati riformati e che nel loro complesso costituiscono un freno alla crescita economica”. Come andrà a finire? Dalle parti di Cingolani c’è chi afferma che “se non si mette mano a questi limiti a noi italiani toccherà rinunciare al 5G e al progresso”.
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CONI, COLLEGIO DI GARANZIA CON BALDUCCI
Nomine al Coni, anche nel collegio di garanzia dello sport, definito come il “massimo organo della giustizia sportiva”: nella sezione consultiva ecco, alla presidenza, Virginia Zambrano, vice presidente vicario Cesare San Mauro, vice presidente Barbara Agostinis, componenti Pierpaolo Bagnasco, Paola Balducci, Amalia Falcone, Roberto Afeltra, Andrea Del Re, Silvio Di Castro, Manolo Iengo, Andrea Leggieri, Maurizio Napoli e Livia Saporito. Nella terza sezione giudicante, da segnalare la presenza di Alfonso Celotto. Nella quarta sezione giudicante spicca il nome del vice presidente Carlo Alberto Giusti.
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TG3 LAZIO, LA SALARIA E GLI STUDENTI
Da giorni si parla, tra genitori e figli, del “caso” avvenuto al liceo Righi, con la prof che in classe evoca la via Salaria e i panorami umani che lì si possono vedere per commentare l’abbigliamento di un’alunna.
Con il seguito di contestazioni, manifestazioni e quant’altro.
Ebbene, ieri, nel Tg3 Lazio della Rai, nell’edizione delle ore 14, che accade? Prima viene mostrato in un lungo servizio il lavoro che viene dedicato alla via Salaria, con cantiere per la terza corsia e interviste a vari politici (e non solo). Subito dopo, si parla di studenti. Geniale, vero? Nelle case tutti hanno pensato alla storia del Righi: a Saxa Rubra, evidentemente, no. Si attende un commento da viale Mazzini, dalle parti del numero uno della Rai Carlo Fuortes…
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LA PROFEZIA DI NICOLA GRATTERI
Qualcuno si è stupito della maxi operazione svolta a Roma e dintorni contro la ‘ndrangheta, eppure una “profezia” c’è stata, proprio sul tema del blitz. Chi guarda con attenzione la trasmissione di Giovanni Floris su La7 ha potuto ascoltare, dalla voce del procuratore della repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, la sintesi del “modus operandi” dell’organizzazione calabrese: il magistrato parlava proprio della strategia di infiltrazione negli enti locali, in particolare quelli piccoli. E Floris lo ha intervistato a Roma, due giorni prima del blitz. Un vaticinio?
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boris johnson mangia un panino
BORIS JOHNSON E LE MOZZARELLE ITALIANE
Una grande passione per le mozzarelle italiane, e per il cibo tricolore: di Boris Johnson dicono anche questo. Fatto sta che un noto produttore napoletano di mozzarella ha ordinato un impianto di produzione per installarlo presso la sede di Somerset, in Inghilterra.
Fratelli Amodio, questo il nome dell’azienda, oltre alle mozzarelle produrrà anche burrate e stracchini. In questo modo, vengono anche superate le difficoltà causate dalla Brexit. E così Johnson potrà mangiare mozzarelle freschissime, alla tavola di Downing Street.
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