IL DOPPIO STANDARD DELL’OCCIDENTE: CI SONO TRAGEDIE UMANITARIE DI CUI NON CI FREGA UN CAZZO (PERCHE’ NON TOCCANO I NOSTRI INTERESSI) - IN BIRMANIA CI SONO 200 MILA SFOLLATI A CAUSA DEGLI SCONTRI ARMATI TRA LE MINORANZE ETNICHE E I MILITARI - L’ONU LANCIA ALLARMI DA SETTIMANE MA NESSUNO HA MOSSO UN DITO - IL PRESIDENTE BIRMANO MYINT SWE: “IL PAESE RISCHIA LA DISGREGAZIONE”

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SCONTRI IN BIRMANIA: GUARDA IL VIDEO QUI

 

ONU, 'OLTRE 200.000 SFOLLATI A CAUSA COMBATTIMENTI IN BIRMANIA'

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(ANSA-AFP) - YANGON, 15 NOV - Oltre 200.000 persone sono state sfollate a causa dei recenti combattimenti in Birmania, dopo che il mese scorso un'alleanza di gruppi di minoranze etniche ha lanciato un'offensiva contro i militari, hanno segnalato oggi le Nazioni Unite. "Al 14 novembre, più di 200.000 persone" negli stati Shan, Chin, Kayah e Mon e nella regione di Sagaing erano state "sfollate con la forza a causa dei combattimenti", ha affermato in un aggiornamento l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari.

 

BIRMANIA, 'ALTRI 2000 PROFUGHI IN INDIA PER GLI SCONTRI'

 (ANSA-AFP) - NEW DELHI, 14 NOV - Altre 2.000 persone in fuga dagli scontri tra gruppi etnici armati ed esercito birmano hanno attraversato da ieri il confine nel nord-est della Birmania per cercare rifugio in India, riferisce oggi l'agenzia indiana PTI. Le persone in fuga, di nazionalità birmana, provenienti dallo Stato Chin hanno passato il confine per entrare nello Stato indiano di Mizoram, segnala l'agenzia. Almeno 17 persone ferite sono state ricoverate in ospedale.

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Quasi 50.000 civili sono stati finora sfollati a causa degli scontri nel nord della Birmania, dove, secondo le Nazioni Unite, un'alleanza armata di gruppi di minoranze etniche ha lanciato a fine ottobre un'importante offensiva contro la giunta militare. Lo Stato di Mizoram ha già accolto più di 30.000 birmani. Il primo gruppo di rifugiati, tra cui polizia e soldati, è arrivato nella città indiana all'inizio dell'escalation di violenza in Birmania, nel 2021.

 

DALLA BIRMANIA 1.400 NUOVI RIFUGIATI VERSO L'INDIA IN 24 ORE

(ANSA) - NEW DELHI, 13 NOV - Quasi 1.400 cittadini della Birmania hanno trovato rifugio questa mattina in India nel distretto di Champhai, nello Stato nordorientale del Mizoram che confina con il distretto birmano del Chin. I rifugiati, sedici dei quali gravemente feriti, fuggivano da un violento scontro tra soldati dell'esercito birmano e miliziani armati dei gruppi Kuki Independent Army, Kuki National Army e Chinland Defence Force, che hanno attaccato un campo militare nella zona del Chin, vicina alla frontiera indiana.

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James Lalrinchhana, responsabile commissario della polizia di frontiera del distretto, ha confermato che le sparatorie al di là del fiume Tiau, che segna quasi metà dei 510 chilometri di confine tra India e Birmania, sono iniziate ieri mattina e ha aggiunto di avere notato anche scoppi di bombe. Mentre alcune centinaia delle persone in fuga hanno raggiunto l'India utilizzando il "ponte dell'amicizia India Myanmar", chiuso ai veicoli, ma aperto ai pedoni, tutti gli altri hanno guadato il fiume Tiau, attraversandolo in un punto in cui l'acqua non supera il ginocchio.

 

I rifugiati di oggi sono andati ad aggiungersi agli altri 10mila che si trovano già dalle scorse settimane in vari campi campi di accoglienza, scuole ed edifici pubblici e che vengono assistiti dall'amministrazione locali, da alcune ong e dagli abitanti dei villaggi.

 

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I Chins hanno cominciato ad arrivare nel Mizoram nel 2021, a seguito del colpo di stato militare in Birmania: secondo le autorità indiane, da allora in più di 37.000 hanno trovato rifugio in India. Secondo Lalrinchhana, "normalmente, quando la situazione in Myanmar si tranquillizza, i rifugiati rientrano nel loro Stato. Ci auguriamo che anche questa volta la pace torni nelle loro zone rapidamente".

 

PRESIDENTE BIRMANIA, 'IL PAESE RISCHIA LA DISGREGAZIONE'

(ANSA-AFP) - RANGOON, 09 NOV - La Birmania "rischia la disgregazione se l'esercito non riuscirà a fermare l'offensiva dei gruppi etnici armati nel nord del Paese, al confine con la Cina, ha dichiarato il presidente sostenuto dalla giunta militare, citato giovedì dai media statali. "Se il governo non gestirà in modo efficace gli scontri in corso nella regione di confine, il Paese sarà diviso in più parti", ha avvertito Myint Swe, secondo il quotidiano Global New Light of Myanmar.

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I combattimenti infuriano da quasi due settimane nello Stato settentrionale dello Shan, vicino al confine con la Cina, ponendo quella che secondo gli analisti è la più grande sfida militare per la giunta da quando ha preso il potere nel 2021. L'Esercito dell'Alleanza Nazionale Democratica del Myanmar, l'Esercito di Liberazione Nazionale di Ta'ang e l'Esercito di Arakan affermano di aver sequestrato decine di avamposti militari e bloccato le rotte commerciali vitali verso la Cina.

 

scontri in birmania scontri in birmania

La giunta ha ammesso di aver perso il controllo di un importante snodo commerciale, ma non ha commentato l'andamento dei combattimenti. Myint Swe ha espresso queste osservazioni durante una riunione del Consiglio di difesa e sicurezza nazionale, alla quale hanno partecipato il capo della giunta Min Aung Hlaing e altri alti funzionari militari. Myint Swe è stato vicepresidente sotto il governo democraticamente eletto di Aung San Suu Kyi, spodestato dai militari nel 2021. Successivamente è stato nominato presidente ad interim dalla giunta.

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