vladimir putin artem uss joe biden

L’EVASIONE DELL’IMPRENDITORE-SPIA RUSSO, ARTEM USS, DAI DOMICILIARI HA FATTO INCAZZARE GLI AMERICANI – A FAR IRRITARE L’AMBASCIATA DEGLI STATI UNITI È LA MANCANZA DI MISURE DI CONTROLLO INTORNO A LUI DA PARTE DELLE AUTORITÀ ITALIANE – L’UOMO, ESFILTRATO (PROBABILMENTE) DAI SERVIZI SEGRETI DI MOSCA DALLA SUA CASA DI MILANO, SAREBBE STATO SORVEGLIATO COME UN SEMPLICE LADRUNCOLO QUANDO INVECE ERA UNA FIGURA STRATEGICA PER L’ESERCITO RUSSO. ARTEM USS DOVEVA ESSERE ESTRADATO IN AMERICA – LE IPOTESI SU COME HA RAGGIUNTO MOSCA...

Estratto dell’articolo di Floriana Bulfon, Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

ARTEM USS

Non una fuga, ma un’esfiltrazione. La ricostruzione delle ultime tracce italiane di Artem Uss, il giovane oligarca scappato dagli arresti domiciliari a fine marzo e ricomparso ieri a Mosca, fanno ipotizzare l’intervento diretto di apparati di intelligence: «In questi ultimi giorni particolarmente difficili persone forti e affidabili mi sono state vicine…», ha dichiarato all’agenzia statale Ria Novosti . E il riferimento alle “persone forti e affidabili” sembra confermare la pista investigativa che punta sul ruolo degli 007 russi.

 

Non sarebbe una sorpresa: le autorità statunitensi ritengono che Uss sia il regista della rete che procurava componenti hi-tech per gli armamenti più moderni usati dai russi in Ucraina e il quarantunenne è figlio del governatore di Krasnojarsk, politico e magnate molto vicino al Cremlino.

LA STRUTTURA DOVE ARTEM USS ERA AI DOMICILIARI

 

Quello che stupisce – e che avrebbe irritato non poco l’ambasciata Usa – è la totale assenza di misure di vigilanza intorno a lui, sorvegliato come un ladruncolo e non come una figura strategica per l’impegno bellico russo.

 

Così all’indomani dell’ordinanza con cui la Corte d’Appello di Milano autorizzava la sua estradizione negli States, sospesa in attesa della Cassazione, Uss è uscito dalla cascina nei dintorni di Basiglio, ristrutturata in maniera lussuosa e affittata dalla moglie, dove più volte era stato visitato dai diplomatici russi.

ARTEM USS

 

Aveva l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, sprovvisto però di trasmettitore Gps: ha dato l’allarme quando si è allontanato, senza permettere di seguirlo. L’ultima immagine risale alle 14,07. Le telecamere lo hanno immortalato mentre sale su una Punto nera: l’utilitaria è intestata a un cittadino bielorusso che è stato interrogato e dice di non sapere nulla.

 

Più inquietante quello che accade dopo soli tre chilometri: ad aspettare la Punto di Uss ci sono ben quattro Suv scuri, praticamente identici. Lui sale su una delle vetture, che partono subito. Ma stando all’ipotesi degli investigatori non procedono in corteo: come in un film di spionaggio, prendono strade diverse, in modo da depistare eventuali inseguitori. Nemmeno un drone avrebbe potuto stargli dietro. Due le possibili destinazioni: la vicinissima Svizzera o la più lontana Slovenia.

 

LA VERA FOTO DI ARTEM USS

Adesso si stanno valutando i voli di jet privati nelle ore successive da piccoli aeroporti di entrambi i Paesi. Noleggiare un velivolo per Artem Uss non è un problema. Ha gestito a lungo la Swiss Avia di Cham sul lago di Zurigo, controllata tramite una sigla delle Cayman, e ha posseduto un’ azienda aeronautica tedesca con una filiale elvetica che per anni ha mosso Falcon ed elicotteri attraverso l’Europa. […]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

A FAR FUGGIRE L'IMPRENDITORE-SPIA RUSSO ARTEM USS SAREBBE STATO \'UN EX UFFICIALE DELLE FORZE...

 

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…