“GIOVANNI HA SBAGLIATO, MA IO DIFENDO GLI AMICI. PRIMA SONO UN UOMO E POI UN SOTTOSEGRETARIO” – ANDREA DELMASTRO ABBANDONA IL COINQUILINO DONZELLI AL SUO DESTINO: “NON DOVEVA LEGGERE TESTUALMENTE L’INFORMATIVA. SONO IN ORDINE CON LA MIA COSCIENZA. NON SAPEVO CHE L’AVREBBE USATA” – “HO CHIARITO LA MIA POSIZIONE CON LA PREMIER E MI HA CREDUTO. NON ERANO DOCUMENTI SECRETATI. NON MID IMETTO, MA STO PENSANDO DI CAMBIARE CASA” – LA TELEFONATA DELLA MELONI: “NON MI PRENDERE PER I FONDELLI, SE SEMO CAPITI?”
Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”
GIOVANNI DONZELLI E ANDREA DELMASTRO
“Giovanni ha sbagliato”. E allora perché non lo urla, sottosegretario Andrea Delmastro? “Perché io prima sono un uomo e poi sono un sottosegretario. E difendo gli amici”.
Insomma, non è un caporale come direbbe Totò. “Esatto. L’altra sera, appena è scoppiato il casino, ho tirato fuori il mio petto”.
Andrea Delmastro gironzola dalle parti di Palazzo Chigi. […] Il sottosegretario alle dodici ha ricevuto la telefonata di Giorgia Meloni. La premier gli ha urlato: “Mi devi dire se erano atti secretati, non mi prendere per i fondelli, se semo capiti? ”.
[…] Perché Donzelli ha sbagliato? “Non doveva leggere testualmente l’informativa del Dap”. Lei non doveva dargliela, quella informativa anche perché, secondo quanto risulta al Foglio, nel titolo della mail c’era scritto “confidenziale”.
“Non erano intercettazioni né captazioni. Se Roberto Giachetti, per fare un esempio, mi avesse chiesto simili informazioni gliele avrei fornite. Magari pregandolo di non diffonderle”.
GIORGIA MELONI ANDREA DELMASTRO
[…] Scusi sottosegretario, quindi lei torna a casa, nel suo bilocale, e gliela fa leggere al suo coinquilino Donzelli? “No, gliel’ho raccontata l’altra mattina, prima che intervenisse alla Camera. Eravamo in Parlamento”.
[…] Donzelli […] “[…] prendeva appunti, mentre gliela leggevo”. Erano letterali. “Sono in ordine con la mia coscienza. Non sapevo che Giovanni avrebbe usato quell’informativa”. […] Delmastro ride. Si dimette? “No, ho chiarito la mia posizione con la premier. Mi ha creduto perché è la verità. Non erano documenti secretati né classificati”.
Ma se tutti facessero come il suo collega di partito, si rende conto di cosa accadrebbe in Italia? “Io rispondo per me. Il resto dovete chiederlo a lui. Dopodiché io non mollo gli amici e pubblicamente li difenderò sempre”. […] Questa coabitazione rischia di essere un problema: ora tutte le volte che Donzelli parlerà di giustizia, daranno la colpa a lei. “Gli chiederò di non farlo per evitare altri casini”. Oppure vi dividerete, basta tetto comune? “Ci sto pensando, è un’ipotesi. Questa sera glielo propongo”. Addio Monti.
GIOVANNI DONZELLI GIORGIA MELONI
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