“GRAND OLD PARTY”, GRANDE CAOS – I TRUMPIANI SI LITIGANO LA GUIDA DEL REPUBLICAN NATIONAL COMMITEE, L’ORGANISMO CHE SELEZIONA I CANDIDATI ALLE ELEZIONI E DISTRIBUISCE I FONDI PER LE CAMPAGNE: LA PRESIDENTE USCENTE, RONNA MCDANIEL (NIPOTE DI MITT ROMNEY) È STATA SFIDATA DALL’ATTIVISTA POLITICA HARMEET DHILLON E SOPRATTUTTO DA MIKE LINDELL, IL RE DEI CUSCINI “MY PILLOW”. “THE DONALD” CON CHI STA? PER ORA CON NESSUNO, MA RISCHIA DI FINIRE TRITURATO DALLE DIVISIONI DEI SUOI…
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Battaglia sotterranea ma durissima nella destra per la guida del Rnc, l’organizzazione del partito repubblicano che seleziona i candidati alle elezioni e distribuisce i fondi per le loro campagne. Ronna McDaniel, che presiede il Republican national committee dal dicembre 2016, si è ricandidata per un quarto mandato: quello dell’organizzazione delle presidenziali 2024. I delegati decideranno dopodomani se incoronarla di nuovo.
La sua doveva essere una corsa in discesa: scelta da Trump appena eletto presidente, Ronna gli è sempre rimasta fedele, fin dal primo giorno quando ha fatto sparire dalla sua identità il cognome di famiglia, Romney, per mantenere solo quello del marito, come usa negli Stati Uniti. Ronna […] è […] la figlia del fratello maggiore di Mitt Romney: il senatore ed ex candidato alla Casa Bianca (battuto da Obama) che è un nemico giurato di Trump.
Ma la destra più radicale […] accusa la McDaniel: non è abbastanza trumpiana ed è una perdente. […] .
E allora ecco Harmeet Dhillon, attivista politica e avvocata di Trump, nata in India ed emigrata negli Usa da bambina, che sfida Ronna proprio sul terreno della massima fedeltà a Trump. Battaglia in salita la sua: l’attuale presidente sembra avere più voti mentre il pedigree di trumpiana a trazione integrale di Harmeet presenta qualche falla.
Lei in passato ha dato soldi per le campagne elettorali di Kamala Harris e, da avvocata, ha avuto stretti rapporti con l’Associazione per la difesa dei diritti civili, considerata di sinistra.
Ma la Dhillon […] si è già assicurata un terzo dei 168 delegati che voteranno venerdì e accusa la sua avversaria di usare la discriminazione religiosa per cercare di batterla: lei è di fede sikh.
Ma c’è anche un terzo incomodo […]: Mike Lindell, il re dei cuscini My Pillow. Più che un imprenditore, un curioso imbonitore […], grande fan di Trump e seguace delle più spregiudicate terapie cospirative […].
[…] Grazie a un meccanismo di sconti legati a codici promozionali offerti attraverso spot televisivi trasmessi dalla Fox, Lindell è riuscito a vendere 40 milioni di cuscini e a diventare il maggiore finanziatore […] della rete televisiva trumpiana: cosa che lo ha fatto entrare nelle grazie di The Donald. Il quale, però, stavolta non ha dato alcun endorsement. Per non fare torto a nessuno dei tre trumpiani? […]
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