elon musk donald trump

LA “TRUMPONOMICS” È UN FEUDALESIMO DOVE IL DEBOLE DEVE PIEGARSI – VA AL POTERE, CON IL DUPLEX TRUMP-MUSK, CHI RIFIUTA OGNI REGOLA FINANZIARIA E COMMERCIALE. LE AUTHORITY, CRUCIALI PER CORRETTEZZA E CONCORRENZA, SARANNO SVUOTATE; A GUARDIA DEL POLLAIO SARÀ LA VOLPE E LE NORME SULLE BANCHE SARANNO ALLENTATE. LA COALIZIONE, OSTILE A OGNI PRINCIPIO, REGGERÀ FINCHÉ QUEI VARIEGATI INTERESSI SARANNO COMPATIBILI – TRUMP E L'IMMUNITÀ RISERVATA A CHI HA SERVITO COSÌ BENE LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE - IL LIBRO

Salvatore Bragantini per editorialedomani.it

 

donald trump - elon musk

Negli Usa il popolo, abbagliato da un’alleanza “interclassista” segue, come i topi di Hamelin il pifferaio, una coalizione di ricconi che rigetta la complessità della democrazia; esso anela a un passato idealizzato, mai esistito e sarà abbandonato al fiume.

 

Al rozzo Donald Trump, abile a leggere i segni del tempo, si affianca Elon Musk che – troppo impulsivo neofita forse per effetto dei noti ausili chimici – insulta a raffica, dopo il cancelliere tedesco e i nostri giudici chissà chi altro.

 

Va al potere, con Trump, chi rifiuta ogni regola finanziaria e commerciale; in economia e in politica varrà solo la forza, cui è meglio che i deboli si chìnino, per non assaggiare – e in Italia quasi ci siamo – i mezzi rudi di chi ne ha il monopolio legale.

TWEET DI ELON MUSK PER LA VITTORIA DI DONALD TRUMP

 

Suona il piffero una coalizione per cui è solo un intralcio il capitalismo democratico, esperimento di grande successo anche se a tanti marxisti “duri” parve solo il maquillage degli interessi capitalistici. Troppi scordano che esso ha portato in Europa benessere, libertà e sviluppo civile nuovi; i pifferai vorrebbero archiviarlo travestendo da capitalismo il loro nuovo feudalesimo, libertario ma illiberale, perché ostile ai contrappesi istituzionali.

 

 

 

Dietro Trump e Musk scalpitano altri grandi interessi, contrari alle sagge politiche di Joe Biden per ridar forza ai sindacati – svuotati da decenni, solo in parte rilanciati da Barack Obama – e per sgonfiare gli oligopoli; questi han contribuito ad aumentare l’inflazione, come scrive Angus Deaton, Nobel per l'economia nel 2015.

 

donald trump, chris macchio e elon musk cantano god bless america a mar a lago 2

Per questo, a presiedere la Federal Trade Commission Biden ha voluto Lina Kahn, che ha ben lavorato; ora l’oligopolio Big Tech ne festeggerà l’uscita. Via anche Gary Gensler, capo della Securities and Exchange Commission, paladino dei mercati ben regolati e bestia nera personale di Musk. Tali Authority, cruciali per correttezza e concorrenza, saranno svuotate; a guardia del pollaio sarà la volpe e le norme sulle banche saranno allentate, almeno fino alla prossima crisi.

 

 

LA COALIZIONE CRESO

Non è detto che “Trump 2-La Vendetta” avvii una rivoluzione; questa, almeno finora è una rivolta, priva com’è di obiettivi unificanti. La rivoluzione la fece Margaret Thatcher nel Regno Unito; voleva distruggere la coesione sociale, ma agiva in base a principi generali e norme specifiche.

 

Alla testa della rivolta c’è la forza finanziaria e politica dei tanti Creso del mondo, muovendo dagli Usa di Trump & Co. con i loro Big Tech e fondi speculativi, i cui capi incassano, grazie a regimi fiscali insensati, ogni anno cifre “da legge Finanziaria”.

elonia musk meme su elon musk first lady di trump 8

 

Essi sono stufi di pagare anche spiccioli di tasse per servizi pubblici che disprezzano, pur se vi ricorrono quando sono a grave rischio: la ricchezza non salva dalla morte neanche loro. Odiano la lentezza di metodi e riti della democrazia liberale che frena il loro piani; Creso, nuovo vitello d’oro, coglie il magico momento in cui il popolo gli si getta adorante ai piedi.

 

I grandi conflitti d’interesse del magnate Musk stanno oltre Tesla, nel monopolio commerciale dello spazio, base della sua personale politica estera, ma la convivenza fra egolatri potrebbe non durare a lungo; altri vorranno scalzarlo dal posto d’onore e i senatori repubblicani potrebbero avere un soprassalto di dignità.

 

La coalizione, ostile a ogni principio, reggerà finché quei variegati interessi saranno compatibili; non si sa quando si romperà, né cosa accadrà, ma intanto essa vuole seppellire la democrazia liberale e il «capitalismo ben temperato» che l’ha ben servita (copyright Romano Prodi). Il business trionfante si impadronisce della politica; per imbolsire del tutto i topi sta manovrando, sui micidiali “social”, le leve della nuova intelligenza artificiale.

(…)

elon musk donald trump jd vance

 

 

COSÌ I SOCIAL CI RIPORTANO AL FEUDALESIMO

Stefano Mannoni per Mf – Milano Finanza - Estratti

Tecnofeudalesimo. E così che i filosofi dell'infosfera descrivono i rapporti di potere in cui il ruolo del depotenziato re è rivestito dallo Stato. Quello del feudatario è incarnato dalle piattaforme digitali. E infine la platea dei vassalli spetta alla parte del volgo platealmente sfruttato dai riottosi feudatari. In “Romanzo fiscale. La fiscalità internazionale dal Far West al nuovo disordine mondiale”(Franco Angeli) Philip Laroma Jezzi, professore di diritto tributario a Firenze, ci racconta questa storia…

 

philip laroma jezzi cover

Il racconto riprende con saggia intuizione il titolo di un giallo di successo: romanzo criminale. Perché questa storia è scandita da rapine, colpi di mano, gigantesche frodi (…). E chi nutrisse il minimo dubbio a questo riguardo, si riservi un posto per l’insediamento del bandito numero 1, Donald Trump, che pratica molto male la sovranità che predica così bene, apprestandosi con suprema sfacciataggine a riservare una bella fetta di immunità a chi ha servito così bene la sua campagna elettorale

 

elon musk sul palco del comizio di trump a butler, pennsylvania elon musk sul palco con donald trump a butler, pennsylvania

 

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…