emmanuel macron parigi scontri francia

MACRON HA ROTTO I COJON - LA PARABOLA DEL PRESIDENTE CHE DÀ LA COLPA AI SOCIAL PER LA RIVOLTA IN FRANCIA – ALDO CAZZULLO: “L’ANNO SCORSO NON È RIUSCITO A OTTENERE LA MAGGIORANZA PARLAMENTARE. GOVERNA PER DECRETI, PER FORZATURE, CON CUI HA IMPOSTO ANCHE LA CONTESTATA RIFORMA DELLE PENSIONI. MA UN UOMO CHE PRENDE MENO DI UN QUARTO DEI VOTI AL PRIMO TURNO, E CHE NON HA UN PARTITO ALLE SPALLE, NON PUÒ PENSARE DI GOVERNARE LA FRANCIA DA SOLO. PERCHÉ LA TORSIONE CON CUI IL SISTEMA GLI CONSEGNA L’ELISEO DIVENTA UNA FORZA REPRESSA CHE ATTENDE SOLO UN PRETESTO PER ESSERE SCATENATA..."

Estratto dell’articolo di Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”

 

emmanuel e brigitte macron al concerto di elton john mentre la francia brucia

I blindati nelle vie di Parigi per fermare la rivolta delle banlieues e l’ex allenatore del Nizza e del Psg arrestato per un’espressione razzista […] la Francia costretta a usare mezzi sproporzionati per far rispettare lo Stato di diritto a un Paese riottoso, ribelle, incattivito. Perché c’è una parte di Francia convinta che neri e arabi siano sottomessi e sfruttati dai bianchi. E c’è una parte di Francia […] che non scende in piazza ma è convinta […] che ci siano «troppi neri e troppi arabi». In mezzo c’è Emmanuel Macron.

 

C’è il campione di una Francia liberale […] che ha visto in lui l’uomo del futuro, ma forse ha trovato solo un modo per prendere tempo, per resistere all’avanzata […] della rivolta contro l’establishment, le élite , lo Stato che è il vero segno del nostro tempo. Per sei anni Macron è sembrato l’argine contro tutto questo. Contro il razzismo dei bianchi e il contro-razzismo dei figli degli immigrati. Contro la destra radicale di Marine Le Pen e la sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon. Ma ora quell’argine rischia di crollare.

emmanuel macron negli spogliatoi 4

 

Libération, quotidiano della Gauche critico con il presidente ma che l’ha sempre appoggiato al ballottaggio […], parla di scene da guerra civile. […] I figli delle banlieues gridano di essere discriminati. Non si sentono francesi perché sostengono di non essere trattati come tali. I loro padri erano disposti a pagare il prezzo del lavoro duro e malpagato, perché fuggivano dalle ex colonie dell’impero, spesso dall’Algeria […] i figli hanno avuto l’impressione di essere considerati cittadini di serie B […]

 

emmanuel macron beve una birra 2

Dall’altra parte, c’è una Francia che […] dà loro ragione, nel senso che non li considera veri francesi, ma approfittatori di uno Stato sociale ancora generoso, da cui prendono senza dare. È una frattura ormai evidente. E magari fosse tutta colpa di TikTok, come è parso dire Macron in un’uscita che non sarà certo ricordata tra le sue migliori. Il presidente […] viene tradito da un sistema che era stato pensato per garantire la stabilità, e finisce per scaricare sulle piazze la tensione che non trova sblocco nella politica e nel Palazzo.

 

RIVOLTE IN FRANCIA

[…] de Gaulle non era uno sprovveduto, sapeva che la Francia non avanza per riforme ma per rivoluzioni, non per gradi ma per strappi. E aveva pensato a […] un agnello sacrificale, a una figura intermedia tra sé e il Parlamento di cui poter fare a meno, su cui scaricare rabbie e tensioni: il primo ministro. Il primo ministro governa; il presidente regna. E, quando qualcosa non funziona, il presidente cambia il primo ministro. Con de Gaulle, Giscard, Mitterrand, Chirac andava così.

rivolta in francia dopo la morte di nahel 6

 

Poi il popolo ha cominciato a mirare direttamente al bersaglio grosso. Dopo cinque anni ha mandato a casa Sarkozy, che adesso rischia di finire in galera. Hollande non si è neppure ricandidato, e il suo partito socialista è quasi sparito. Macron invece è stato rieletto, per lo stesso motivo per cui aveva vinto la prima volta: fare da argine a Marine Le Pen. […] L’anno scorso però non è riuscito a ottenere la maggioranza parlamentare. Governa per decreti, per forzature, con cui ha imposto anche la contestatissima riforma delle pensioni.

 

rivolta in francia dopo la morte di nahel 5

Ma un uomo che prende meno di un quarto dei voti al primo turno, e che non ha un partito alle spalle, non può pensare di governare la Francia da solo. Perché la torsione con cui il sistema gli consegna le chiavi dell’Eliseo diventa una formidabile forza repressa che attende solo un pretesto per essere scatenata. L’altra volta fu l’aumento del prezzo del diesel; e fu l’insurrezione della provincia e delle campagne, dei Gilet gialli. Stavolta è stato un poliziotto che ha sparato a un diciassettenne (seppellito ieri a Nanterre); ed è la rivolta delle periferie urbane. […] La Francia è […] un Paese che per alcuni sta soffrendo molto, per altri non ha più voglia di soffrire. […]

rivolta in francia dopo la morte di nahel 2rivolta in francia dopo la morte di nahel 4

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