Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
«Qualsiasi buco nella sicurezza alle nostre frontiere esterne o in uno degli Stati membri rappresenta un rischio per la sicurezza degli altri Stati». Il presidente francese Emmanuel Macron lancia da Parigi, dopo gli attacchi terroristici che hanno colpito Francia e Austria, l' appello per «una risposta coordinata e rapida» contro la minaccia terroristica islamista.
Macron ha organizzato un mini-summit in collegamento video con la cancelliera tedesca Angela Merkel, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, e il premier olandese Mark Rutte. Di persona all' Eliseo il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Assente il premier Giuseppe Conte.
Torna l' asse franco-tedesco, questa volta per spingere l' Ue ad accelerare «la revisione dell' accordo di Schengen». In primavera era stata la proposta franco-tedesca di Recovery Fund a spingere gli Stati membri ad accettare di fare debito comune per aiutare i Paesi Ue più colpiti dalla crisi scatenata dal Covid. Ora Parigi e Berlino cercano di imprimere una nuova svolta su un dossier fermo da anni.
Nel pomeriggio di ieri la ministra dell' Interno Luciana Lamorgese si è sentita con il suo omologo francese Gerald Darmanin, dopo l' incontro a Roma di venerdì scorso, per fare il punto sull' impegno comune contro il terrorismo e per definire una strategia condivisa, anche sotto il profilo delle sicurezza della frontiera esterna della Ue.
La notizia che l' attentatore tunisino di Nizza fosse sbarcato nel nostro Paese e non fosse mai stato segnalato né dall' intelligence né dalle autorità tunisine aveva suscitato polemiche nelle scorse settimane. Italia e Francia intendono portare avanti un' azione coordinata nei confronti di Marocco, Tunisia e Algeria, da cui partono i flussi migratori diretti. Inoltre venerdì si terrà un Consiglio dei ministri degli Interni Ue, nel quale Parigi e Vienna sottoporranno una dichiarazione congiunta.
SEBASTIAN KURZ CON LA MASCHERINA
La risposta europea, per Macron, deve ruotare attorno allo sviluppo delle banche dati comuni, dello scambio di informazioni o del rafforzamento delle politiche penali.
Per Merkel «è di vitale importanza sapere chi entra e chi esce dallo spazio Schengen».
Alcune delle proposte saranno presentate al Consiglio europeo del 10 dicembre, obiettivo realizzarle sotto la presidenza francese nel primo semestre 2022. Macron punta non solo alla «rifondazione» di Schengen ma anche alla creazione di un nuovo Consiglio di sicurezza interno che sanzionerà gli Stati che non proteggono sufficientemente le frontiere europee.