marcello degni

MARCELLO DEGNI, UNA TOGA ULTRAS CON IL TWEET FACILE – IL CONSIGLIERE DELLA CORTE DEI CONTI, CHE HA AUSPICATO L’OSTRUZIONISMO SULLA MANOVRA PER FAR “SBAVARE” IL GOVERNO, SUI SOCIAL SI ESPRIME COME UN MILITANTE DELL'ULTRASINISTRA – HA ESALTATO TONI NEGRI, “UN GRANDE COMUNISTA, INTELLETTUALE RAFFINATISSIMO”, E APPOGGIATO SCHLEIN PER IL NO A ATREJU: “BRAVA, CON I FASCISTI NON SI PARLA” – MELONI ALL'ATTACCO DELLA SINISTRA: “GENTILONI, CHE HA NOMINATO IL GIUDICE, NON HA NULLA DA DIRE?

marcello degni

1 – MANOVRA: MELONI, SU DEGNI GRAVE SILENZIO GENTILONI-SCHLEIN =

(AGI) - "Ritengo che non spetti a me dire cosa ritengo debba accadere ora, ma mi spetta fare una valutazione sulla gravita' di quel che e' accaduto. Una valutazione politica e' necessaria, non tanto su quel che e' accaduto che e' grave, ma la cosa piu' grave e' la sfrontatezza con la quale questo giudice della Corte dei conti ritiene sia normale farlo. Questo ci dice qualcosa. L'altra cosa che mi colpisce e' che non ci sia

stato nessuno a dire qualcosa: Paolo Gentiloni che ha nominato il giudice, Elly Schlein. Perche'?".

 

giorgia meloni conferenza stampa di fine (inizio) anno

Cosi' Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di fine anno, sul caso Degni. "Mi fa paura che si consideri normale questa mentalita', che ha devastato la Repubblica" ha detto la presidente del Consiglio. "E' il contrario di quel che voglio: non voglio sostituire militanti messi in ruoli super partes con altri militanti di un altro partito. Questo e' il tema che racconta questa vicenda al di la' del caso specifico, non ho niente da chiedere ma chiedo alla sinistra se ritiene normale che persone che ha nominato in incarichi super partes si comportano da militanti. Mi aspetto un risposta da Schlein e da chi nominato questa persona".

 

2 – DEGNI, IL MAGISTRATO IN TOGA ROSSA CHE ESALTA IL «MAESTRO TONI NEGRI»

Estratto dell’articolo di Roberto Gressi per il "Corriere Della Sera"

 

marcello degni - corte dei conti

Finalmente una boccata d’aria. Ci voleva proprio. Dopo tal Pozzolo, deputato, che gira tra i bambini con la pistola, che manco un guappo di Mario Merola. Con lo iellato sottosegretario Andrea Delmastro delle Vedove, involontario maestro di cerimonia. Con il Quirinale che bacchetta sui favori a balneari e ambulanti. Con lo scandalo Verdini e con quel furbone di Salvini che non va a riferire alla Camera. […]

 

Eccolo alla fine Marcello Degni, 67 anni, magistrato della Corte dei conti, un curriculum da far impallidire pure quello di Giuseppe Conte agli esordi a Palazzo Chigi. Galeotto fu il tweet, datato 30 dicembre, stanato dai leghisti Alberto Bagnai e Claudio Borghi: «Occasione persa. C’erano le condizioni per l’ostruzionismo e l’esercizio provvisorio. Potevamo farli sbavare di rabbia sulla cosiddetta manovra blindata e gli abbiamo invece fatto recitare Marinetti».

 

tweet di marcello degni

Destinataria del rimbrotto, con tanto di Tag, Elly Schlein, che da allora sull’argomento fischietta. Mentre il centrodestra ha gioco facile a impallinare la toga rossa al di sotto delle parti […]

 

Del resto, sul fu Twitter e oggi X, Marcello Degni è cliente abituale. Si presenta così: «Economista, di sinistra, disilluso dei partiti italiani. Fare reading groups sul Capitale e studiare filosofia. Ho scoperto Spinoza».

 

E pazienza se il proprietario di X è Elon Musk, il Gran Visir di tutti i capitalisti, al quale oppone una frase di Toni Negri: «Il comunismo è una passione collettiva gioiosa, etica e politica che combatte contro la trinità della proprietà, dei confini e del capitale». E ancora: «Giusto tributo ad un grande comunista, intellettuale raffinatissimo: Toni Negri attivo maestro».

 

tweet di marcello degni

Sulla strage di piazza Fontana: «Quando passo in via Fatebenefratelli a Milano penso sempre a Pinelli volato dalla finestra. Questore e commissario (quelli della canzone) per me restano responsabili». La canzone è la ballata per Pinelli, che, per la cronaca, in un verso recita: «Calabresi e tu Guida assassini/che un compagno avete ammazzato/questa lotta non avete fermato/la vendetta più dura sarà».

 

marcello degni

Sul no di Schlein ad andare ad Atreju: «Brava ellyesse, con i fascisti non si parla. Come ai tempi del Pci quando con il Msi non si scambiava neanche il saluto». Ce n’è anche per Pino Insegno, naufragato negli ascolti: faccette sorridenti sotto un tweet che lo affonda.

 

[…] Un tweet ricorda Luis Sepùlveda, che ogni volta che crepava un militare assassino torturatore stappava una bottiglia di buon vino, e Marcello lo rilancia: «Anche io mi associo al brindisi per la morte del fascista torturatore. Se esistesse l’inferno brucerebbe in eterno».

 

tweet di marcello degni

Ma c’è anche un animo animalista, con tanto di foto del suo cagnolino (delizioso): «Si chiama Freud. È il mio piccolo. Lo porto anche in aereo. Alla faccia della Roccella». E poi una strenua difesa dei gatti maltrattati e degli orsi perseguitati, intervallata da un “Hasta siempre” con pugno chiuso in ricordo di Che Guevara. E poi ancora un paio di repost di inizio d’anno: “Viva l’Italia antifascista” e “Mi nonno partigiano v’ha rotto er culo”.

 

[…] Adesso Marcello Degni sta lì che prepara una relazione difensiva, perché il consiglio di presidenza della Corte dei conti oggi stesso deve decidere se sanzionarlo, magari anche sospenderlo. Lui non si pente e conferma le sue parole: «Io mi sono espresso come Marcello Degni, non come giudice della Corte dei conti — ha detto alla Stampa — Sono materie di cui mi occupo da anni e sono posizioni che esprimo da anni in pubblicazioni destinate all’ambito accademico. La mia era una critica riferita al metodo, non al contenuto della manovra, e non era riferita soltanto a questo governo».

 

marcello degni - corte dei conti

[…] Degni rivendica la libertà di pensiero e sulla libertà, accidenti, chi non è con lui peste lo colga. Ma cavolo! Pure il gappista Giovanni Pesce, nella Milano occupata del 1944, quando preparava le sue azioni spericolate, se ne stava per giorni e settimane chiuso in una stanzetta al buio. Mica metteva i manifesti.

GIORGIA MELONI CONFERENZA DI FINE (INIZIO) ANNO

tweet di marcello degni CORTE DEI CONTI A ROMAtweet di marcello degni

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…