Giulia Cerasoli per “Chi”
marisa chiazzese sergio mattarella
Forse il fattore umano del presidente della Repubblica più amato dalla gente, che negli ultimi mesi, quelli dei saluti, era stato applaudito alla Scala e acclamato per strada dai cittadini che gli chiedevano un bis, sta proprio nella sua eccezionale normalità.
Sergio Mattarella ha accettato il secondo mandato per senso del dovere e perché la situazione del Paese lo richiede, anche se aveva davvero altri piani per il suo futuro.
Da poco aveva preso in affitto un appartamento in una strada a metà tra il quartiere Parioli e Villa Ada, accanto all’abitazione della figlia Laura che sempre lo ha seguito nel primo settennato mettendo da parte la sua professione di avvocato.
i fratelli mattarella antonino, marinella, sergio e piersanti
L’aveva arredata anche con alcuni mobili trasferiti dalla celebre casa di via Libertà a Palermo e già aveva fatto amicizia con alcuni condomini.
Voleva stare più vicino alla famiglia, agli altri due figli, Francesco e Bernardo Giorgio, e ai nipoti che ormai sono grandi (alcuni studiano a Londra), ma che il Presidente nonno ha sempre seguito molto da vicino.
sergio mattarella nel 2017 a dobbiaco con il genero cosimo comella, il figlio francesco, i nipoti manfredi e costanza e la figlia laura
Sergio Mattarella, compiuti gli 80 anni, aveva voglia di una vita normale. Ma il suo senso del dovere ha sempre prevalso sulle scelte personali. E così domenica scorsa ha fatto il trasloco al contrario.
Con l'aiuto dei servizi della presidenza della Repubblica è andato a riprendersi le sue cravatte, il suo guardaroba, i dischi di Mina che ama tanto, i suoi libri, le lettere dei bambini di tutta Italia, i documenti privati e li ha rimessi negli scatoloni per riportarli al Quirinale.
sergio mattarella in braccio a mamma maria
Nato a Palermo il 23 luglio del 1941, ha studiato a Roma, ma ha sempre conservato un at-taccamento viscerale verso la sua terra d'origine, la Sicilia.
Studioso e costituzionalista avrebbe preferito, per il suo carattere riservato, una carriera esclusivamente accademica rispetto a quella politica e pubblica. Ma la morte del fratello Piersanti, presidente della Regione Sicilia, assassinato dalla mafia il 6 gennaio 1980, cambiò i suoi piani.
Quel giorno in cui si ritrovò nel mezzo di via Libertà a Palermo, con il fratello agonizzante tra le braccia, capì che la sua vita avrebbe preso una strada diversa.
Il senso del dovere, anche allora, e il rispetto per il sacrificio del fratello, lo spinsero a impegnarsi politicamente.
marisa chiazzese sergio mattarella
Quell'episodio drammatico pesa sul suo cuore insieme con una tragedia privatissima di cui non parla mai: la scomparsa della moglie Marisa Chiazzese nel 2012 a causa di un tumore. Ogni anno tutta la famiglia ricorda quella donna amatissima, sorella della moglie di Piersanti e che il capo dello Stato descrisse come «la persona per me più cara al mondo».
Da cattolico osservante e siciliano doc, il Presidente ha un grande senso della famiglia. Ha cresciuto come suoi i figli del fratello scomparso (Maria e Ber-nardo) e ha una spiccata sensibilità verso l'universo femminile, al punto che prima di diventare Presidente, in occasione delle feste di compleanno, pare usasse far recapitare un omaggio a ciascuna delle donne di famiglia.
franco alfonso sergio mattarella
Un uomo normale e perbene che sognava di ritirarsi nella sua normalissima casa (tra l'altro non aveva una casa sua dalla morte della moglie) per godersi il meritato riposo.
Che cosa succederà adesso che è stato rieletto per un altro settennato sul Colle più alto? Qualcuno ha ipotizzato che avendo già arredato il nuovo appartamento, lo terrà per andarci a trascorrere del tempo con la famiglia, magari nei fine settimana. Anche il suo predecessore, Giorgio Napolitano, ha sempre conservato la sua casa nel quartiere Monti anche quando era capo dello Stato.
la famiglia mattarella incontra papa giovanni xxiii per le nozze di marinella
Qualcuno ha persino azzardato l'ipotesi che Mattarella abbia il diritto di chiedere di esercitare i suoi poteri di Presidente in smart working, da casa sua, visto che l'hanno costretto a restare più del dovuto, quando la sua volontà diceva altro... Insomma, Mattarella deciderà e sarà una scelta oculata come al solito.
Saggio, patriota, sempre con un pensiero per i più deboli: tutto questo nel caso del Presidente coincide anche con uno straordinario consenso popolare.
Nonostante il carattere riservato e non esuberante (condiviso dalla figlia-first lady Laura, che ha concesso a “Chi” la sua unica intervista durante una missione diplomatica in Africa), Sergio Mattarella ha progressivamente conquistato un ampio consenso mediatico, grazie al suo carattere e ad alcune curiosità inattese.
Prima fra tutte il famoso fuorionda in cui confessò al suo portavoce Giovanni Grasso, che anche lui, nel corso del lookdown non aveva potuto tagliarsi i capelli.
L' idea che anche il Presidente in lockdown avesse dovuto affrontare i problemi quotidiani che avevano colpito tutti gli italiani - compreso, banalmente, non poter andare dal barbiere - ha conquistato tutti e lo ha trasformato in una star su Instagram.
maria buccellato con i quattro figli piersanti, marinella, sergio e antonino mattarella
Di barbieri comunque Mattarella dovrebbe averne almeno due: uno a Palermo, che si chiama Franco Alfonso, e uno a Roma, che si reca al Quirinale ogni 15 giorni per tagliargli i capelli.
Capigliatura a parte, è il primo capo dello Stato influencer in Italia. Oltre a essere seguitissimo sui social, il Presidente ha diversi profili a lui dedicati, compreso "le bimbe di Mattarella" (come i divi dei reality), che crea me-me e vignette a raffica su tutto quello che fa. E che ha sbancato proprio in occasione di questa rielezione.
IL FUORIONDA DI SERGIO MATTARELLA: GIOVANNI, NON VADO DAL BARBIERE NEANCHE IO
Cosa che pare faccia sorridere molto anche i suoi nipoti adolescenti, fieri dell'amore del loro nonno per la tecnologia.
Tra le sue passioni, oltre a quella per la musica classica e per l'opera lirica, è esplosa quella per lo sport nel suo complesso.
sergio mattarella con il padre bernardo
Una volta era solo tifoso del Palermo, mentre ora segue la Nazionale, di persona quando possibile, nelle trasferte più importanti. E ha sostenuto gli atleti olimpionici che hanno portato medaglie e onori al nostro Paese.
Nel corso del primo settennato chi, come noi, ha avuto il privilegio di seguirlo in alcuni viaggi di Stato all'estero, ha potuto osservare il suo grande interesse per l'arte, lo stupore per le meraviglie del mondo come il tesoro di Petra, quando fu ospite del re e della regina di Giordania sotto una tenda a sorseggiare tè, o l'energia con cui saliva rapidamente le scale delle chiese rupestri di Lalibela in Etiopia a tremila metri di altezza.
«Papà, vai piano, mica riusciamo a starti dietro se corri così», gli sussurrò quella volta la figlia Laura, arrancando come tutti dietro al Presidente in doppio-petto blu anche in quella curiosa situazione nel centro dell'Africa. E aveva ragione.
Nessuno riesce a stargli dietro. Perché, sotto quell'aria mansueta e quell'ironia tutta siciliana, si nasconde la fermezza della serenità. «Ricordate sempre che mio zio è un uomo dolcissimo e rassicurante, per questo piace tanto ai giovani», ci confidò un giorno la nipote Anna Adragna, aprendoci il suo inedito album fotografico.
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sergio mattarella con i figli bernardo e francesco da piccoli sergio mattarella mattarella bis sergio mattarella sergio mattarella con i figli laura, francesco e bernardo sergio mattarella