giorgia meloni giancarlo giorgetti antonio tajani

LA MELONI APPARECCHIA IL CONTENTINO A TAJANI: UN AUMENTO RIDICOLO DELLE PENSIONI MINIME – L’ASSEGNO POTREBBE SALIRE DI 7 EURO AL MESE (DA 614 A 621), MA RESTA IL PROBLEMA DELLE COPERTURE – LA MISURA ANDREBBE INCONTRO A FORZA ITALIA: UN MODO PER DISTRARRE DALLE POLEMICHE SULLE NUOVE TASSE ANNUNCIATE DA GIORGETTI (E NEGATE DA MELONI, SALVINI E TAJANI)

Estratto dell’articolo di Francesco Bisozzi per “il Messaggero”

 

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

Nuovi aumenti in vista per le pensioni minime. Da 614 a oltre 621 euro: ecco di quanto potrebbero crescere gli assegni nel 2025. Il governo da un lato vuole confermare l'intervento che quest'anno ha portato le pensioni minime a 614,77 euro, dai precedenti 598,61 euro, un incremento del 2,7%, e dall'altro ragiona su un nuovo mini-bonus. L'idea è di elevare gli assegni di un altro un per cento, così da spingere il prossimo anno gli importi delle minime sopra i 620 euro. Il ritocco andrebbe a sommarsi agli incrementi che saranno determinati dal sistema di rivalutazione.

 

[…]  Sugli assegni per il 2025 è prevista al momento una rivalutazione dell'1,6% (+5,4% nel 2024). A fronte di un'inflazione in ritirata il governo pensa anche di dare semaforo verde all'indicizzazione piena per tutti gli assegni, compresi quelli più alti. Gli aumenti frutto della rivalutazione a ogni modo saranno contenuti. Per una pensione di 1.000 euro al mese una indicizzazione dell'1,6% si tradurrebbe in un guadagno di 16 euro, che diventerebbero 24 per un assegno di 1.500 euro.

 

MEME SUL VIDEO DI GIORGIA MELONI CON GIANCARLO GIORGETTI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Attualmente l'età media di accesso alla pensione in Italia, grazie alla possibilità di uscire in anticipo rispetto all'età di vecchiaia, è di 64,2 anni. Proprio per questo sul fronte previdenziale l'altra priorità dell'esecutivo è di chiudere, o almeno stringere, il rubinetto delle pensioni anticipate, per evitare squilibri.

 

Come? Per prima cosa dovrebbero essere riconfermate le regole stringenti stabilite per le uscite dal lavoro con le misure Ape sociale, Opzione donna e Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) con il ricalcolo contributivo. In parallelo il governo studia come rendere più appetibile, sotto il profilo fiscale, il cosiddetto bonus Maroni.

 

GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - PATRIZIA SCURTI

Quest'anno, infatti, solo poche centinaia di lavoratori hanno preso la decisione di restare al lavoro pur avendo i requisiti per accedere alla pensione anticipata, in cambio della propria quota di contributi (il 9,19% della retribuzione a carico del lavoratore) in busta paga. Ecco perché ora l'esecutivo valuta seriamente l'esenzione fiscale per questi contributi o la riduzione della tassazione. Si ragiona inoltre sul mantenimento della quota di pensione piena per chi decide di continuare a lavorare pur avendo la possibilità di uscire dal lavoro per raggiunti limiti di età.

 

VERTICE DI MAGGIORANZA - VIGNETTA BY GIANNELLIVORTICE DI MAGGIORANZA - IL GIORNALONE - LA STAMPA antonio tajani e giorgia meloni al senato

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...