Estratto dell’articolo di Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”
GIORGIA MELONI REDDITO CITTADINANZA
Il governo Meloni, il governo dell’ordine e della legalità come la premier si premura spesso di ricordare, sarebbe artefice di una specie di colpo di spugna. La sanatoria della Meloni può salvare chi ha incassato il Reddito di cittadinanza senza averne diritto e chi è stato condannato per questo reato finanche con una sentenza ormai definitiva. Ogni colpa, ogni condanna e sentenza: tutto sarebbe cancellato, in nome di un’insperata impunità.
L’atto di accusa è scritto in un’interpellanza che il Pd presenta al ministro della Giustizia, Carlo Nordio. […] L’interpellanza ricorda che la legge di Bilancio per il 2023, la prima del governo Meloni, abroga le norme che regolano il Reddito di cittadinanza. A partire dal primo gennaio 2024, spariranno i primi 13 articoli del decreto legge numero 4 del 2019 che configurano il sussidio riservandolo alle sole persone davvero bisognose.
Piccolo dettaglio: tra i 13 articoli in via di abrogazione, c’è anche il settimo. L’articolo 7 definisce il reato di indebita appropriazione del Reddito, e le relative pene. Chi incassa l’aiuto pubblico sulla base di dichiarazioni o documenti falsi – ad esempio – può essere punito con il carcere da due a sei anni; chi “dimentica” di comunicare che il suo reddito e il patrimonio sono migliorati intanto che riceve il reddito, con il carcere da uno a tre anni. Lo stesso articolo impone la restituzione delle somme incamerate senza averne titolo.
giorgia meloni giancarlo giorgetti
Sostiene adesso il Pd che la cancellazione del Reddito di cittadinanza – articolo 7 del decreto incluso – porta con sé una precisa conseguenza giuridica. […]
In parole più semplici, se cade l’articolo 7 del decreto sul Reddito perché abrogato, spariscono anche i reati di indebita appropriazione che le persone hanno fatto a norma ancora in vigore. Parliamo di persone non del tutto rispettabili. In campagna elettorale, proprio Giorgia Meloni ha denunciato le «migliaia e migliaia di truffe che il Reddito di cittadinanza ha generato favorendo anche criminali, mafiosi, spacciatori». Gentaglia che ora sarebbe pronta a brindare al colpo di spugna che l’abrogazione dilettantistica delle norme sul reddito – accusa il Pd – avrebbe determinato.
[…] Il Reddito di cittadinanza, anche se limitato a sole sette mensilità nel 2023, resta in piedi. Nuovi truffatori, certi dell’impunità che deriva loro dalla prossima abrogazione dell’articolo 7 del decreto del 2019, sono incoraggiati a presentare domanda negli ultimi mesi di vita del sussidio statale, pur non avendone diritto. […]
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