NON HO L’ETÀ (PER USARE IL CELLULARE) – LA BATTAGLIA DEGLI EX M5S CONTRO SMARTPHONE E TABLET AI PIÙ PICCOLI ARRIVA IN PARLAMENTO - LA PROPOSTA DI LEGGE DELL’EX MINISTRO FIORAMONTI NON SOLO VIETA L’USO DEI TELEFONINI NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E RANDELLA I GENITORI CHE PERMETTONO DI USARE I DISPOSITIVI ELETTRONICI AGLI UNDER 12: PER LE MAMME E I PAPÀ CHE SE NE FREGANO SONO PREVISTE MULTE DA 300 A 1500 EURO SE I FIGLI…

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Da “il Giornale”

 

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Stop a smartphone e tablet ai minori di anni 12. E se i genitori non vigileranno con attenzione riceveranno multe da 300 a 1500 euro. È una proposta di legge presentata alla Camera da un gruppo di esponenti ex M5S, tra cui l' ex ministro Lorenzo Fioramonti. Che all' epoca in cui era responsabile del ministero dell' Istruzione paragonò i telefonini agli studenti a delle «armi in tasca».

 

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II nuovo testo si prefigge di disciplinare l' impiego di «dispositivi digitali funzionanti tramite onde a radiofrequenza da parte dei minori di dodici anni» e introdurre «l' articolo 328-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, concernente» il divieto dell' uso di telefoni mobili e «altri dispositivi di comunicazione elettronica» da parte degli alunni nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.

 

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Secondo l' ex ministro, l' uso continuativo dei telefoni cellulari sarebbe collegabile a «una maggiore difficoltà di apprendimento, ma anche di ritardi nello sviluppo del linguaggio, perdita di concentrazione, aggressività ingiustificata, alterazione dell' umore, disturbi del sonno, dipendenza». Così è scritto nella premessa della proposta di legge, quelli citati «sono solo alcuni degli effetti che eminenti studiosi hanno riscontrato dopo aver verificato le conseguenze che l' uso continuato di telefoni cellulari e di altri apparecchi radiomobili provocherebbe nei bambini e negli adolescenti».

 

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I firmatari della proposta di legge si riferiscono a uno studio dell' Istituto Superiore di Sanità dell' agosto 2019 : «Bisogna intervenire prima la situazione sfugga ad ogni controllo, prevedendo adeguate disposizioni per tutelare soprattutto chi vede in un telefono cellulare un innocuo strumento di svago e divertimento». Lo scopo è di «evitare che gli adulti di domani siano costretti a convivere con una serie di patologie causate dall' uso sregolato dei dispositivi».

 

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 Il testo prevede otto articoli: divieto assoluto di qualsiasi smartphone o tablet nei primi tre anni di vita. Dai 4 anni in su l' utilizzo sarebbe consentito solo sotto la supervisione di un genitore ma con un limite orario: non più di un' ora al giorno dai 4 ai 6 anni; non più di tre ore dai 6 agli 8 anni; non più di quattro ore dai 9 ai 12 anni. Vietato inoltre il cellulare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Sperando che non serva più la Dad....

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