Davide Zamberlan per "il Giornale"
documenti riservati britannici
Una fermata d'autobus nel Kent, una cinquantina di pagine dimenticate a terra, mezze d'acqua caduta copiosa in una novembrina estate inglese. Una persona si china a esaminarle, scorre veloce alcuni fogli, lo stupore eccitato di quando legge «Top secret Solo per occhi inglesi».
Non ha l'aura di un romanzo di le Carrè, si avvicina di più all'incipit di una banale storia di spionaggio. È quanto accaduto qualche giorno fa nel sud del Regno Unito, dove il protagonista dell'azione ha poi chiamato la BBC per rendere pubblici e mettere al sicuro la risma di documenti smarrita da un funzionario del Ministero della Difesa britannico.
La notizia, pubblicata ieri dall'emittente pubblica inglese che ha mantenuto segreta l'identità del ritrovatore, è stata mediaticamente soffocata dalle vicende fedifraghe dell'oramai ex ministro della Sanità Hancock.
Ma le informazioni contenute nelle carte dimenticate sono molto interessanti e di rilievo per almeno due dei principali teatri della politica estera inglese e del mondo occidentale.
Innanzitutto in relazione ai rapporti con la Russia, dove emerge che l'incidente di qualche giorno fa nelle acque prospicienti la penisola di Crimea non è stata un'incauta mossa della marina inglese ma un calcolato azzardo di Londra.
Lo scorso mercoledì l'HMS Defender, nave da guerra della Royal Navy salpata da Odessa, sta navigando verso Batumi, in Georgia. La rotta che percorre la porta a lambire le coste della Crimea, occupata e annessa da Mosca dal 2014 nonostante la contrarietà di gran parte della comunità internazionale.
Entrata in quelle che la Russia considera come acque territoriali, l'HMS Defender viene intercettata da 2 navi guardia costiera russe e una ventina di caccia da combattimento, secondo il racconto di un giornalista della BBC a bordo.
Le contrastanti versioni anglo-russe sui colpi d'avvertimento lanciati dagli inseguitori e le bombe sganciate dagli aerei russi sulla rotta della Defender non contestano la sostanza dell'accaduto: la nave della Royal Navy era all'interno delle acque territoriali della Crimea, a qualsiasi stato questa appartenga.
tensioni nelle acque di fronte alla crimea
Alla più cauta rotta in mare aperto, descritta nei documenti come sicura e professionale, il ministero della difesa britannico ha preferito seguire la rotta più breve lungo la costa, che fornisce l'opportunità di impegnarsi con il governo ucraino in quelle che il Regno Unito riconosce come acque territoriali ucraine.
tensioni tra londra e mosca nel mar nero
Un'azione di sostegno a Kiev e alle sue rivendicazioni sulla sovranità dell'area per consegnare un messaggio a Mosca e scatenarne la reazione. Ma un messaggio forse anche per l'UE, dove Parigi e Berlino stanno spingendo per riaprire un dialogo diplomatico con Mosca con una proposta di summit bloccata dall'intervento di Polonia e Paesi baltici (come non ha minacciosamente mancato di sottolineare il Cremlino).
La seconda rivelazione dei documenti smarriti riguarda il futuro del contingente in Afghanistan, dopo il prossimo ritiro delle truppe Nato. La proposta, top secret, per il ministro della difesa Wallace riguarda il mantenimento di truppe speciali inglesi a Kabul.
La richiesta arriva da Washington, gli obiettivi non rivelati, il rischio per l'incolumità dei soldati molto alto vista la sicurezza del Paese in progressivo, continuo deterioramento e destinata probabilmente a peggiorare con l'addio delle forze della coalizione a guida americana. Una decisione dalle implicazioni politiche esplosive, dovesse la forza inglese soffrire perdite.