beppe grillo e virginia raggi

UN PARACADUTE PER VIRGINA - VISTO CHE IL CAMPIDOGLIO LO VEDRA' SOLO CON IL BINOCOLO, LA RAGGI HA GIA' UN POSTO ASSICURATO NEL COMITATO DI GARANZIA, I "SAGGI M5S", CHE DOVRANNO VIGILARE SULLA CORRETTA INTERPRETAZIONE DELLE REGOLE E ANCHE SULLE FUTURE LISTE - INSIEME A LEI, GRILLO VUOLE PIAZZARE ANCHE DI MAIO E FICO - IL PIZZINO DI GRILLO A CONTE: "UN EVENTUALE FLOP ALLE AMMINISTRATIVE, SARÀ TUA RESPONSABILITÀ…"

Emilio Pucci per "il Messaggero"

 

grillo raggi

E' vero che sta avendo un ottimo seguito, che sta riempiendo le piazze, ma il modo di Conte di condurre la campagna elettorale a Beppe Grillo non va giù. L'Elevato ha battuto un colpo dopo mesi di silenzio. Mossa politica: mentre il presidente M5S ha deciso di aspettare le amministrative prima di formare la sua squadra, l'ex comico ha dato il via libera alla costituzione del comitato di garanzia e al completamento dell'organismo dei probiviri. Una funzione che, da statuto, spetta proprio al fondatore del Movimento.

 

beppe grillo luigi di maio

Il 16 ci sarà una votazione online e i tre più votati saranno chiamati a vigilare sulla corretta interpretazione delle regole e anche sulle future liste. In lizza, designati dal fondatore, ci sono Di Maio e Fico che hanno condotto alla trattativa che ha portato alla tregua tra Conte e Grillo, nella contesa sulla leadership M5S. E la sindaca di Roma Raggi che, se dovesse perdere il 3 ottobre la partita sulle comunali, avrà comunque il paracadute a cui appendersi, considerato che nella votazione occorrerà indicare un uomo e una donna e quindi la prima cittadina della Capitale parte favorita.

GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO A MARINA DI BIBBONA

 

L'outsider è un'altra grillina, la deputata Ruocco, mentre non hanno chance i restanti nomi indicati, Liberati e l'eurodeputata Beghin. Per i probiviri parte in pole position Fraccaro. «Non si tratta di scelte calate dall'alto ma di nomi di lungo corso per gestire la fase di transizione», afferma un grillino. Ieri sia l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il presidente della Camera e il ministro degli Esteri hanno ringraziato Grillo.

 

Non una parola da Conte che mantiene rapporti freddi con il Garante. I due si sono sentiti, i nomi - dice un contiano - sono stati concordati. Ma se è vero che l'ex premier di fatto è andato in avanscoperta, caricandosi sulle spalle il Movimento alle amministrative (oggi altra tappa a Roma con Di Maio e Raggi, presto tornerà a Napoli), alcune sue uscite, raccontano nel Movimento, non sono state gradite. Soprattutto quella sua premessa di volersi sfilare dall'esito del voto.

grillo raggi

 

La responsabilità di come andrà il voto questo il ragionamento dell'ex comico, ma anche di molti parlamentari spetta a lui. L'altra accusa è quella di ricorrere ad una personalizzazione' della campagna elettorale, di giocare troppo in proprio con l'obiettivo dicono i critici di stringere un patto con il diavolo Pd, senza portare acqua al mulino del Movimento 5Stelle.

 

conte grillo ristorante marina di bibbona

Ovvio che il messaggio lanciato da Letta alla festa dell'Unità di Bologna era soprattutto un modo di caricare il partito del Nazareno, ma in tanti ieri è uscito pubblicamente il senatore Di Nicola rigettano la prospettiva di un bipolarismo che metterebbe in crisi il Movimento, abituato comunque a muoversi in autonomia e non certamente unito nella prospettiva di un asse strutturale con i dem. Grillo resta in disparte, ormai esautorato nel ruolo di guida M5S. Ma non solo non rinuncia alle sue prerogative per limitare i margini di azione di Conte ma continua a tessere la tela con i fedelissimi.

 

beppe grillo con roberto fico e virginia raggi

L'ex premier comunque tira dritto (oggi da leader parlerà con il ministro Cingolani) ed è pronto dopo le amministrative ad aprire il nuovo corso. Con il sostegno di Di Maio: «Punta ha spiegato - ad ampliare il campo delle forze civiche e politiche per condividere i nostri valori e per costruire una possibilità di governo dei comuni». Ma l'appoggio all'ex premier non arriva certo da tutti. Basta controllare nel nuovo sito del Movimento 5Stelle l'elenco di chi sta restituendo i fondi.

 

STEFANO BUFFAGNI

Ci sono, oltre ai ministri Di Maio e Patuanelli, big come Crimi, Buffagni, Taverna, Fraccaro ma all'appello mancano in tanti. Di mezzo c'è pure il tema del superamento del vincolo del doppio mandato. Il convincimento di molti peones è che Conte quando sarà il momento assegnerà il salvacondotto ad personam o generalizzerà l'abbandono di una regola che è difeso dagli ortodossi e che sarà motivo di un ennesimo scontro, proprio nel momento in cui tornano a circolare voci di nuovo abbandoni.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…