“A NOI È TOCCATO IN SORTE QUELLO CHE FACEVA PIETRO, RIPORTARE INDIETRO LE TERRE RUSSE E CONSOLIDARLE” – PUTIN SI PARAGONA ALLO ZAR PIETRO IL GRANDE PER MINACCIARE I PAESI BALTICI E GIUSTIFICARE IL REVANSCISMO IMPERIALE - È UN TENTATIVO DI RISCRIVERE A MODO SUO LA STORIA: PIETRO VENIVA LODATO DA PUSHKIN PER “AVER APERTO LA FINESTRA SULL’EUROPA”, “MAD VLAD” QUELLA FINESTRA L’HA CHIUSA E MURATA. È PIÙ PROBABILE CHE GLI STORICI LO PARAGONINO AL SANGUINARIO IVAN IL TERRIBILE…

-

Condividi questo articolo


 

Anna Zafesova per “la Stampa”

 

vladimir putin vladimir putin

Vladimir Putin non ha mai nascosto di nutrire un'ammirazione speciale per Pietro il Grande, un sentimento comprensibile per chi come lui è nato nella città fondata dallo zar che odiava il Cremlino e Mosca.

 

Ma finora non aveva mai osato paragonarsi direttamente al fondatore della Russia moderna, dichiarando - con un raro sorriso - che «a noi è toccato in sorte fare quello che faceva Pietro», cioè «riportare indietro le terre russe e consolidarle».

 

Una interpretazione molto innovativa della storia russa, visto che finora il terzo sovrano della dinastia dei Romanov veniva immortalato in libri e monumenti proprio per aver ampliato i confini russi in guerre di conquista che hanno permesso alla Russia di aprirsi l'accesso al mare e costruire la sua prima flotta, strappando territori nel Baltico. Ma per il presidente russo, «Pietro non ha tolto nulla» agli Stati limitrofi, ma anzi ha «riportato indietro territori storici», dove accanto ai finlandesi «abitavano da sempre tribù slave».

 

ZAR PIETRO IL GRANDE ZAR PIETRO IL GRANDE

Non sono mancati altri paralleli con l'attualità: la regione dove è stata fondata Pietroburgo «non veniva riconosciuta dall'Europa che la considerava territorio svedese», e Pietro «era pronto a guerre lunghe, incredibile come non sia cambiato niente!», ha detto Putin ai giovani imprenditori.

 

Diverse persone che avevano avuto modo di dialogare con il presidente russo sostengono che lui sia molto ansioso di iscrivere il suo nome nei manuali di storia. Ma quello che ha lanciato ieri ai festeggiamenti per i 350 anni del fondatore dell'impero russo, è un messaggio esplicito quanto inquietante: Putin si colloca al fianco di Pietro I, promettendo nuove espansioni territoriali della Russia.

 

VLADIMIR PUTIN E L'ADESIONE DI FINLANDIA E SVEZIA ALLA NATO - MEME VLADIMIR PUTIN E L'ADESIONE DI FINLANDIA E SVEZIA ALLA NATO - MEME

Il «riportare indietro le terre russe» era già stato formulato come obiettivo nella teoria putiniana del "mondo russo", in base al quale Mosca rivendicava diritto a intervenire ovunque si parlasse russo. Una equazione lingua-popolo-ideologia che in buona parte ha giustificato anche l'invasione dell'Ucraina, che Putin nel suo saggio "storico" pubblicato un anno fa dichiarava abitata dallo "stesso popolo dei russi".

 

La "denazificazione" era stata utilizzata come scusa per l'Occidente, il messaggio ai russi era più esplicito: dopo la tragedia della fine dell'Urss si torna a crescere, riprendendosi territori «storicamente russi».

 

Una visione quantitativa della grandezza di un Paese, che Putin ha ribadito anche ieri, sostenendo che le nazioni possono essere "o potenze, o colonie". Gli Stati che erano stati in diverse epoche sotto l'impero russo sono avvertiti: diversi politici e propagandisti russi avevano già promesso la riconquista della Polonia e della Finlandia, per non parlare delle ex repubbliche sovietiche, e Putin ora fa capire che la Crimea e il Donbass sono soltanto l'inizio.

 

vladimir putin vladimir putin

La storia serve a giustificare il revanscismo imperiale, e anche la proposta circolata due giorni fa alla Duma, di revocare il riconoscimento dell'indipendenza della Lituania, in epoca ancora sovietica, non appare più come pura propaganda. A sostegno delle nuove teorie storiche putiniane, la mostra "Nascita di un impero" che il presidente ha visitato ieri racconta le espansioni territoriali della Russia, con gli storici presenti che facevano l'elenco dei leader russi «fedeli al paradigma della potenza»: nella lista, Ivan il Terribile, Pietro I, Alessandro III, Stalin e Putin.

pietro il grande pietro il grande

 

Una selezione curiosa, che lascia fuori Caterina II che ha conquistato alla fine del Settecento le coste del mar Nero e la Crimea. Ma per entrare tra i sovrani migliori della Russia non basta espandere l'impero, bisogna anche essere nazionalisti e repressivi, mentre Caterina, oltre a essere tedesca di origine, scriveva a Voltaire e sognava l'Europa.

 

Come del resto la sognava Pietro il Grande, che Pushkin cantava per aver «aperto la finestra sull'Europa», come ha scritto Pushkin, copiandone non solo tecnologia e costumi, ma perfino la lingua, dando alla sua capitale un nome tedesco, Peterburg. Il putinismo aveva semmai riabilitato con la sua pseudostoria ideologica il sanguinario Ivan il Terribile, e il suo modello autoritario. E Putin entrerà nella storia come il leader che la "finestra sull'Europa" l'ha chiusa e murata.

ivan il terribile 2 ivan il terribile 2 ivan il terribile ivan il terribile

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...