matteo renzi silvio berlusconi gaetano micciche dell utri dellutri

“RENZI MI DISSE CHE BERLUSCONI VOLEVA UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN GRADO DI DARE LA GRAZIA A DELL’UTRI” – GIANFRANCO MICCICHÉ, NELL'OTTOBRE 2021, DOPO ESSERE STATO A CENA CON MATTEONZO, TELEFONÒ A DELL'UTRI E GLI RIPORTÒ LE PAROLE DEL LEADER DI ITALIA VIVA SULLE MANOVRE DEL CAV PER LA CORSA AL QUIRINALE: “BERLUSCONI DIECI VOLTE MI HA INCONTRATO E DIECI VOLTE MI HA CHIESTO SOLO QUESTA COSA QUI PER MARCELLO”. IL CAV AVREBBE POI CONFIDATO A RENZI: “STO MALE PERCHÉ MARCELLO È STATO IN GALERA PER COLPA MIA” – QUELLE FRASI, INTERCETTATE, SONO STATE ORA CONFERMATE DA MICCICHÉ DAVANTI AI PM DI FIRENZE CHE INDAGANO SUL DENARO FINITO SUI CONTI DI DELL'UTRI...

Estratto dell’articolo di Lirio Abbate per “la Repubblica”

 

silvio berlusconi matteo renzi

Al cavaliere Silvio Berlusconi alla fine del 2021 interessava solo una cosa: portare al Quirinale chi era in grado di concedere la grazia a Marcello Dell’Utri, condannato definitivamente per concorso esterno in associazione mafiosa. Dell’Utri aveva già scontato la pena (era uscito dal carcere nel 2018 e aveva concluso i domiciliari l’anno dopo) ma evidentemente il desiderio di cancellare quell’onta rimaneva.

 

La grazia estingue anche le pene accessorie, e i reati di mafia ne hanno tante, come il sequestro di beni, ma soprattutto avrebbe riabilitato il vecchio amico che è anche tra i fondatori di Forza Italia. Girava attorno a questo desiderio politico la cena che si è consumata a Firenze a cui hanno partecipato Gianfranco Micciché, ex ministro di Forza Italia, e Matteo Renzi.

 

MARCELLO DELL UTRI E SILVIO BERLUSCONI

Il sogno di Silvio era il Colle, ma veder graziato Marcello lo faceva stare meglio, forse, come si ipotizza, per una questione di coscienza. «Renzi mi disse che Berlusconi gli aveva confidato che voleva un presidente in grado di dare la grazia a Dell’Utri», spiega Micciché in un verbale in cui risponde alle domande dei magistrati di Firenze che porta la data di un anno fa, depositato adesso nell’inchiesta che riguarda il vecchio amico del Cavaliere al quale nelle scorse settimane il tribunale di Firenze ha sequestrato dieci milioni di euro per aver violato la normativa antimafia.

 

gianfranco micciche

[...] Il retroscena politico è collegato a una intercettazione agli atti dell’inchiesta che riguarda Marcello Dell’Utri. Tutto parte dall’incontro avvenuto il 15 ottobre 2021 all’enoteca Pinchiorri fra l’ex ministro e il leader di Italia Viva. I due politici si parlano a lungo, poi si salutano con una stretta di mano. Sembra sia andato tutto per il meglio, tanto che Micciché vuole subito dare la notizia all’interessato che chiama a mezzanotte, e Marcello Dell’Utri risponde.

 

Il suo ex manager di Publitalia racconta come si è svolto l’appuntamento e ripercorre le parole di Renzi. Svela che il leader di Iv aveva già parlato con il Cavaliere: «Ti posso garantire – avrebbe detto Renzi a Micciché - che Berlusconi dieci volte mi ha incontrato e dieci volte mi ha chiesto solo questa cosa qui per Marcello…». E Micciché ripete le parole che avrebbe pronunciato Renzi: «Del resto non gliene frega niente…» riferito a Berlusconi.

 

silvio berlusconi matteo renzi

L’ex presidente del Consiglio avrebbe detto a Renzi: «Voglio un Capo dello Stato che faccia questo, tu (Berlusconi rivolto a Renzi, ndr) mi devi garantire che faccia questo». Secondo Micciché, Renzi avrebbe detto che Silvio «glielo ha chiesto mille volte…» e il fondatore di Forza Italia avrebbe aggiunto: «Io sto troppo male perché so quello che è… Marcello è stato in galera per colpa mia».

 

Seduto davanti ai magistrati Luca Turco, Luca Tescaroli e Lorenzo Gestri, l’ex ministro in un primo momento appare non ricordare bene il colloquio, ma i pm gli fanno ascoltare l’audio e questo gli sblocca la memoria. A quel punto premette che le ragioni dell’appuntamento con Renzi erano «per motivi squisitamente politici. Era necessario parlare di alleanze politiche».

 

MARCELLO DELL UTRI E SILVIO BERLUSCONI

E Micciché aggiunge: «Nel corso del colloquio dissi chiaro a Renzi che Berlusconi voleva un presidente della Repubblica in grado di discutere della grazia per Marcello Dell’Utri, la cui condanna era considerata da noi abominevole, perché fra l’altro era già gravemente malato. Renzi mi sembrò disponibile a valutare questa nostra richiesta positivamente».

 

I pm insistono sul dialogo intercettato con Dell’Utri per capire meglio i riferimenti che facevano: «Renzi mi disse che Berlusconi gli aveva detto che voleva un presidente in grado di dare la grazia a Dell’Utri. Silvio è sempre stato convinto dell’innocenza di Dell’Utri e si sentiva in colpa per le accuse di mafia che lo avevano raggiunto. Per questo era interessato a riabilitare Dell’Utri, e in questo contesto nasceva il suo interesse a trovare un presidente della Repubblica in grado di valutare, e con la forza, di concedere un provvedimento di grazia per Dell’Utri», spiega Miccichè, il quale, rispondendo alle domande fa presente che era «noto a tutti questo tema, così come l’interesse di Berlusconi».

 

MICCICHE BERLUSCONI

Alcune settimane prima dell’appuntamento all’enoteca, Renzi aveva incontrato a Roma, nel suo ufficio al Senato, Marcello Dell’Utri. Lo aveva ricevuto all’indomani dell’assoluzione nel processo d’appello per la trattativa Stato-mafia.

 

silvio berlusconi matteo renzi

Durante la verbalizzazione Micciché comprende il peso non solo giudiziario, ma anche politico delle sue frasi intercettate, e prova a dare un senso al colloquio, sostenendo che il principale obiettivo era quello di fare un accordo politico con Renzi. E secondo lui, la nomina «di un presidente della Repubblica sensibile al tema della grazia da concedere a Dell’Utri» era «fra le cose di interesse del centrodestra a Roma», insomma per Micciché non era prioritaria e «non oggetto principale del colloquio». […]

SILVIO BERLUSCONI E MARCELLO DELL UTRIMARCELLO DELL UTRI E SILVIO BERLUSCONI

MICCICHE BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?