SI SALVINI CHI PUÒ – LA STRATEGIA DEL “CAPITONE”? RINCORRERE GIORGIA MELONI - IERI I LEGHISTI HANNO VOTATO CONTRO IL GREEN PASS IN COMMISSIONE PER NON LASCIARE IL CAMPO ALLA “DUCETTA”. MA SIAMO SICURI CHE IL GIOCO VALGA LA CANDELA? QUANTO CONTERANNO DAVVERO NELLE URNE I NO-VAX, CONSIDERANDO CHE PIÙ DELL’80% DEGLI ITALIANI HA GIÀ RICEVUTO LA PRIMA DOSE? VALE LA PENA METTERE A RISCHIO LA “CONVERSIONE A EU” E LA FEDERAZIONE DEL CENTRODESTRA PER IL VOTO DI QUATTRO SCAPPATI DI CASA?

-

Condividi questo articolo


Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

Ignazio La Russa, che nella sua carriera politica ne ha viste tante, e che oggi siede accanto a Giorgia Meloni e presiede l'assemblea nazionale di Fratelli d'Italia, la mette giù con filosofia, quasi con la lente di uno psicanalista, e offre una punta di colore: «Si tratta di mancata elaborazione del lutto. Come talvolta accade nei grandi amori che si spengono: in Forza Italia non hanno accettato il declino, l'essere terzi dopo aver a lungo dominato, e Salvini da parte sua soffre, non elabora, la concorrenza di Giorgia, che è ormai è quasi ad un passo dalla Lega».

 

SILVIO BERLUSCONI E MATTEO SALVINI SILVIO BERLUSCONI E MATTEO SALVINI

Come negli amori che finiscono ci sarà anche questo, l'idealizzazione di Berlusconi che per tanti non passa, la caratura di Salvini che non riesce a sostituirlo, quel terzo incomodo della Meloni, per tanti, troppi, più attraente di entrambi.

 

giorgia meloni ignazio la russa giorgia meloni ignazio la russa

Ma l'«incidente» di ieri in Parlamento, dice anche altro, in modo più prosaico, senza grandi metafore: «Forza Italia è spaccata, con una minoranza che detta legge e l'incubo di un'annessione dolce da parte della Lega che viene rimandato di mese in mese, ma che resta lì, come una spada di Damocle sul partito che fu il primo d'Italia, Salvini da parte sua non è un federatore, non ha il carisma per unire», dice in modo fermo e distaccato un esponente azzurro del governo, di quella porzione di Forza Italia che ad Arcore, dall'inner circle di Berlusconi, viene guardata con sospetto se non con aperta ostilità.

 

matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo

Il voto di ieri sul green pass, gli oltre 900 emendamenti della Lega, le accuse del Movimento Cinque Stelle che si accoda agli strali del segretario del Pd Enrico Letta e parla di schizofrenia politica del partito di Salvini, scoperchiano un tratto del centrodestra che è ormai dato per assodato, almeno sino a quando gli equilibri resteranno questi: la federazione dei tre partiti è al momento una chimera.

 

La vuole Salvini, che l'aveva anche annunciata per fine estate. Non la vuole Berlusconi che preferisce il partito unico, anche se ogni tanto dice sì (ma solo per alcune settimane) al leader della Lega.

 

enrico letta matteo salvini meeting rimini enrico letta matteo salvini meeting rimini

E non è nemmeno in agenda per Giorgia Meloni, che attende solamente le urne, quando saranno, per decidere con i voti chi sarà il vero leader del nuovo centrodestra. Tante dinamiche producono anche quello che è successo ieri: la Lega che vota con Fratelli d'Italia ma che, contemporaneamente, loda ogni giorno il presidente del Consiglio Mario Draghi; governista, ma anche con l'insostenibile, continua, tentazione di non lasciare tutta la prateria della lotta all'esecutivo alla sola Meloni.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Forza Italia che assiste e incassa, ibernata nelle sue correnti, nelle sue divisioni, nell'equivoco ormai lunghissimo di essere un partito con un grande leader che però da due anni non va in tv, che vive spesso di programmi e progetti ma altrettanto spesso di nostalgie e resistenza a oltranza, per difendere un bottino elettorale ormai rimpicciolito. In mezzo c'è anche l'attuale presidente del Consiglio, Mario Draghi, e l'esperienza di questo governo che si è insediato per uscire dal Covid ma anche per attuare un programma di riforme suggerito da Bruxelles.

 

berlusconi salvini berlusconi salvini

Se la Meloni si definisce nella sua «opposizione patriottica» e ne guadagna in consensi, Forza Italia difende la sua caratura moderata e liberista e spera di salvare il suo pacchetto di elettori, Salvini e la Lega governano ma al contempo decrescono rispetto ai massimi di poco tempo fa. Del resto, se in Umbria a ottobre, in alcuni Comuni, gli azzurri e la Meloni vanno insieme, oppure i tre partiti ognuno per suo conto, come a Spoleto, ormai nessuno si può stupire.

enrico letta matteo salvini meeting rimini 3 enrico letta matteo salvini meeting rimini 3 enrico letta matteo salvini meeting rimini 2 enrico letta matteo salvini meeting rimini 2

salvini berlusconi di maio salvini berlusconi di maio

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…