Pietro Salvatori per www.huffingtonpost.com
Il principe del sovranismo contro uno dei campioni dell'europeismo. Si preannunciano scintille quando, il 25 marzo prossimo, Steve Bannon e Carlo Calenda siederanno attorno a un tavolo per un confronto senza esclusione di colpi. A tema l'Europa, la concezione di democrazia, il sovranismo. Sarà l'apice della visita dell'ex guru di Donald Trump in Italia, atteso da una girandola di incontri tra la settimana precedente e il weekend tra Roma e Milano in preparazione delle elezioni del prossimo maggio.
CALENDA IN COSTUME APPENA USCITO DAL LAGHETTO DI MONTAGNA
Un incontro che si terrà nella sede romana di Comin&partners, società di consulenza strategica e relazioni istituzionali che ha organizzato l'incontro. Entrambi i relatori hanno accettato il faccia a faccia senza difficoltà. Al netto di ripensamenti e di eventuali interviste sui giornali, sarà l'unico evento pubblico nel nostro paese per Bannon, entrato di recente nel vortice delle polemiche per aver partecipato e vinto a un bando pubblico che assegnerebbe alla sua scuola di politica la storica abbazia di Trisulti.
CARLO CALENDA SCRUTATORE ALLE PRIMARIE PD
Perché per il suo "The Movement", lo stratega populista ritiene l'Italia del governo gialloverde il laboratorio perfetto come grimaldello per scardinare l'establishment europeo. Ma se il rapporto con Salvini è consolidato, quello con il Movimento 5 stelle è assai complicato.
LA CERTOSA DI TRISULTI - PROVINCIA DI FROSINONE
Lo scorso 25 gennaio, rispondendo a un'interrogazione del deputato di Leu Nicola Fratoianni, il sottosegretario 5 stelle ai Beni Culturali Gianluca Vacca così commentava le dichiarazioni di Benjamin Harnwell, braccio destro di Bannon, secondo il quale a Trisulti sarebbe nata "la scuola del sovranismo mondiale": "Le dichiarazioni del rappresentante legale dell'associazione, riportate dalla stampa - ha risposto il viceministro Vacca - non formano parte dell'offerta presentata e del progetto di valorizzazione allegato e non trovano disciplina alcuna nell'ambito della concessione stipulata".
Rimane un bando vinto e una questione spinosa in sospeso sulla quale la sinistra e molti comitati locali continuano a dare battaglia.
Così come rischia di finire nel vortice delle critiche Calenda, per un confronto che agli occhi dei critici potrebbe legittimare l'ideologo dell'ultra destra. Con il quale l'ex ministro non può essere comunque accusato di nessuna simpatia. Sua la battaglia recente ma non andata in porto di una lista unica tra Pd e +Europa, la lista ultra-europeista guidata da Emma Bonino. Insomma, sarà il primo vero scontro della campagna elettorale che verrà: ci si prepari a fuochi d'artificio.
STEVE BANNON carlo calenda CARLO CALENDA marco bentivogli carlo calenda GIORGIA MELONI STEVE BANNON