ferdico simone inzaghi skriniar

“TIRA FUORI LA GARRA, METTI DUE PUNTE. E CI SERVONO 200 BIGLIETTI IN PIÙ” – LE RICHIESTE DELLA CURVA DELL’INTER A SIMONE INZAGHI - MARCO FERDICO, CAPO ULTRAS NERAZZURRO ARRESTATO, PARLÒ AL TELEFONO CON L'ALLENATORE CHE RISPOSE (“SENTO ZANETTI E MAROTTA POI TI FACCIO SAPERE QUALCOSA..”) E INCONTRÒ L'ALLORA DIFENSORE SKRINIAR. PER IL GIP SI TRATTEREBBE DI UNA VOLONTÀ DEGLI ULTRÀ DI “LANCIARE” UN MESSAGGIO AL CLUB…

Pierpaolo Lio per milano.corriere.it - Estratti

 

 

marco ferdico

È l’inizio del 2023. E l’Inter arranca in campionato. C’è una macchina che viaggia verso la Pinetina. A bordo ci sono Marco Ferdico e Mauro Nepi. Vogliono raggiungere il campo d’allenamento dell’Inter per parlare con Simone Inzaghi e Milan Skriniar. Due faccia a faccia diversi, con obiettivi diversi.

 

Con l’allenatore, i rappresentati della curva vogliono discutere delle difficoltà della squadra. La «visita» alla fine salta, la macchina torna indietro verso Milano. È un altro dei particolari che emerge dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia, della squadra Mobile milanese della Sisco nell'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, che ha portato al clamoroso arresto - nelle prime ore di lunedì 30 settembre - di 18 ultrà.

simone inzaghi

 

Quelle che erano le intenzioni della Nord in quell'occasione le spiega Ferdico: «No, aggressivo no, però gli dico Mister io ti voglio dire una cosa... qua sei a Milano non sei in provincia ... a me mi dispiace però devi iniziare a tirare fuori un attimo la garra». Il comportamento in campo della squadra non piace, e nemmeno la gestione e le scelte tattiche dell’allenatore: «Gli dico quello che gli devo dire ... qua sei a Milano...quando sei in 10 metti due punte...lasci 2 punte...te lo ricordi Berlusconi a …».

 

L'incontro con Skriniar

Con l’allora difensore interista, l’incontro invece si farà, ma in un’altra location. I due vogliono capire le sue intenzioni in merito al rinnovo di contratto. La società nerazzurra stoppa però il tentativo d’irruzione, «anche perché ci sono le telecamere e robe varie».

 

marco ferdico

L’incontro con Skriniar ci sarà lo stesso, ma in un bar vicino allo stadio. Come Ferdico anticipa a un rappresentante del club: «Ti comunicheremo dove vedremo il giocatore, faremo due chiacchiere con lui, che non sia in un posto con fotografi e quant'altro».

 

Durerà 20 minuti, durante i quali gli ultras interrogano il giocatore sul suo futuro. «Comunque va via... al 100% ha già deciso, hai visto che gli tremava la voce… aveva un po' di paura…», sarà la relazione fatta dai due ad Andrea Beretta, capo della Nord, al termine dell’incontro.

 

«Una possibile chiave di lettura a tale episodio, visti gli attriti con la società neroazzurra», è la considerazione del gip Domenico Santoro, sarebbe da rintracciare nella volontà degli ultrà «di lanciare un messaggio al Club interista, ovvero che il nuovo direttivo di Curva Nord si sarebbe interessato anche ad "altre" vicende, come ad esempio quelle di calciomercato».

 

curva nord tifosi inter

La telefonata con Inzaghi  per i biglietti

Qualche mese più tardi, quando ormai l’Inter è lanciata verso la finale di Champions e la squadra regala soddisfazioni al tifo organizzato, la Nord si mette in contatto con Inzaghi.

 

Il tema sono gli attriti crescenti con la società, e la conseguente reazione degli ultrà.

 

È il 26 maggio. E Ferdico parla al telefono con Inzaghi. All’allenatore non è andata giù la decisione del tifo organizzato di non sostenere la squadra nella finale di Coppa Italia di un paio di giorni prima, scelta fatta dalla Nord per contestare l’iniziale scelta del club di non dare agli ultras il numero di biglietti per la finale di Istanbul che questi si aspettavano. Il mister lo dice a Ferdico: «Leggo il messaggio che la curva non canta a una finale... io mi sono imbestialito (… ) nel senso... non con voi... con la società», dice Inzaghi, che riferisce di aver detto in quell’occasione alla società che «mancano 4 ore... cercate di sistemare sta roba perché non esiste (...) risolvetelo... questo è stato il mio appello Marco».

milan skriniar

 

Lo sciopero del tifo in effetti sarebbe rientrato dopo i primi 15 minuti di partita. In risposta, il leader ultrà chiede a Inzaghi di intervenire con la società per ottenere più biglietti per la curva. «Te la faccio breve Mister... ci hanno dato 1.000 biglietti... noi ci siam fatti due conti... ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli...». «Parlo con Ferri, con Zanetti, con Marotta... parlo con quelli (…) poi ti faccio sapere qualcosa... gli dico... che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti (…) Marco io mi... mi attivo e ti dico cosa mi dicono».

 

 

curva nord tifosi inter

(...)

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…