lautaro agustina gandolfo massimo gramellini

“COSA HA INDOTTO LAUTARO E LA MOGLIE A COMPIERE UN GESTO COSÌ PALESEMENTE DISUMANO?” – MASSIMO GRAMELLINI MORALEGGIA SUL CASO DEL CAPITANO DELL'INTER CONDANNATO PER AVER LICENZIATO LA BABYSITTER MALATA TERMINALE: “MANDARE VIA UNA PERSONA CHE STA PER MORIRE MI SAREBBE SEMBRATO UN ATTO DISCUTIBILE ANCHE SE A COMPIERLO FOSSE STATO UN DATORE DI LAVORO NON ABBIENTE. MA QUANDO A METTERLO IN PRATICA È UNA FAMIGLIA PER LA QUALE LO STIPENDIO DI UNA BABYSITTER EQUIVALE A UNA MANCIATA DI SPICCIOLI, DIVENTA INCOMPRENSIBILE”

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Estratto dell’articolo di Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

 

lautaro martinez agustina gandolfo 2

Lautaro che licenzia la babysitter malata terminale è una notizia talmente assurda da suscitare un moto istintivo di incredulità. Ma adesso c’è una sentenza che condanna il campione a pagare quindici mensilità arretrate alla famiglia della ragazza, nel frattempo deceduta. […]

 

Mi rifiuto di credere che Lautaro e sua moglie siano dei mostri. Che cosa può averli indotti a compiere un gesto così palesemente disumano? Il giocatore sostiene di avere aiutato la sfortunata babysitter in tutti i modi. Ma allora perché l’ha licenziata in tronco, pur sapendo che le sue latitanze prolungate erano dovute a ragioni serissime di salute?

 

lautaro martinez agustina gandolfo 1

Ammetto che la disparità economica delle forze in campo condiziona il giudizio. Mandare via una persona che sta per morire mi sarebbe sembrato un atto discutibile anche se a compierlo fosse stato un datore di lavoro non abbiente.

 

Ma quando a metterlo in pratica è una famiglia per la quale lo stipendio di una babysitter equivale a una manciata di spiccioli, diventa francamente incomprensibile. Poi so bene che la vita sa essere molto più complicata di una sentenza, e che i fatti mutano forma a seconda del punto da cui li si osserva. Ma alla fine resta la percezione che ne hanno gli altri. E se hai licenziato una moribonda, fai fatica a convincerli di avere ragione.

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