Tuttavia, l’ambiente giallorosso è in subbuglio per quanto riguarda il calciomercato. Per il momento, al netto del riscatto di Angelino dal Lipsia per 6 milioni di euro, la Roma ha infatti preso solo Enzo Le Fée dal Rennes. Proprio per questo motivo, i Friedkin sono finiti nel mirino delle critiche .
Su X, infatti, è diventato trend topic l’hashtag #Friedkinout. Tanti tifosi giallorossi, infatti, hanno criticato la famiglia Friedkin per aver preso solo un calciatore: ”Siamo al 21 luglio e la Roma deve prendere 7 giocatori”, mentre un altro sostenitore capitolino è molto più netto contro la proprietà: “I buchi da colmare si sapevano dal 30 giugno. Non era possibile lavorare un po’ meglio?”.
Un tifoso della Roma, invece, ha lanciato su X una sorta di ultimatum: “Comprate giocatori forti, oppure vendete la Roma”. Tanti sostenitori giallorossi, di fatto, hanno ‘invitato’ i Friedkin a vendere la squadra del loro cuore: “Vendete la Roma!”. Questa tendenza social, ovviamente, non farà cambiare i piani degli imprenditori statunitensi, anche se è la dimostrazione del malumore che serpeggia nella tifoseria giallorossa.
FRIEDKIN
Alessandro Angeloni per il Messaggero- Estratti
Non vedeva l'ora di cominciare il suo primo ritiro, da quest'altra parte della barricata.
Del resto, una guida era prima e guida è ancora oggi, vestendo nuovi panni, con maggiori responsabilità.
Due settimane a Trigoria, tanto lavoro, molti silenzi (la Roma è l'unico club che non ha parlato, non si sono ufficialmente esposti dirigenti e il tecnico stesso) un solo acquisto, Enzo Le Fée (più Buba Sangaré, destinato a crescere nella Primavera e lo svincolato Mathew Ryan).
Daniele sperava di avere a disposizione qualche calciatore in più, questo è palese. Ne ha pochi, invece, per poter impostare una squadra che dovrà giocare a memoria, che dovrà pensare di avere un calcio accattivante e possibilmente vincente (almeno per tornare in Champions).
LA SPERANZA Daniele aspetta e spera, vuole che il suo gruppo cresca in fretta, perché l'addestramento aiuta e il doppio ritiro (a Trigoria dallo scorso 8 luglio, più in Inghilterra dal 4 al 10 agosto) poteva essere l'occasione per amalgamare i calciatori e una Roma che sta rinascendo, che deve assumere una forma diversa dalla passata stagione. Chiamiamola rivoluzione, perché di questo si tratta. Ma Daniele, tutti i giorni, invece si ritrova a gestire una squadra di ragazzi, di ottima prospettiva da pur sempre di ragazzi e magari non tutti faranno parte della Roma 2024-2025.
Tanti sono i giovani della Primavera in campo, per un lavoro quasi da istruttore, come amava definirsi il papà Alberto, che ha guidato per anni la prima squadra del settore giovanile e ora ne è responsabile. La sua Roma del prossimo futuro di giovani ne avrà e magari qualcuno farà il grande salto, ma per ora manca il grosso, mancano quei calciatori di gamba e con fame che Daniele stesso aveva chiesto.
Ne aveva e ne avrà bisogno specie se la stagione che sta per cominciare richiederà impegni e obiettivi di un certo peso: arriveranno, questo sì, ma il rischio che il lavoro possa complicarsi c'è. De Rossi è un po' in apprensione, sperava di cominciare con più gente nuova, magari non dalla prima. In squadra, giovani a parte, ci sono anche calciatori in bilico, come Smalling e Abraham (più Bove), gente presumibilmente di passaggio come Solbakken.
Oggi c'è un'amichevole, a Kosice, ore 19,30 (diretta Dazn), e vedremo ancora una formazione sperimentale, non ci sarà nemmeno Dybala (presente invece contro il Latina) novello sposo di rientro dall'Argentina.
(...) Ma ora si spera che quel "primo o poi" non sia troppo a ridosso del campionato, che come noto, comincerà il 17-18 agosto, tra meno di un mese. Aver trascorso quasi venti giorni senza il centravanti titolare, i terzini (almeno uno), l'esterno alto, significa non aver potuto preparare la squadra e i suoi meccanismi. Cosa che molte avversarie della Roma sono riuscite a fare, dal Milan al Napoli o alla Juve per non parlare poi dell'Inter, che forse correrà per un campionato a parte.