Luca Taidelli per La Gazzetta dello Sport
Non bastavano una rivalità storica e le tonnellate di fiele legate agli episodi di Calciopoli. Juve-Inter sembra non finire davvero mai. Soprattutto l' ultima, delle cui gesta in campo sembra essersi persa ogni traccia.
Come se non bastassero le polemiche sui presunti rigori non visti dall' arbitro Rizzoli, sul rosso a Perisic e sulle squalifiche al croato e a Icardi, ora ci si mette pure un video mostrato ieri dall' Inter sul proprio canale tematico. Le immagini documentano un episodio sfuggito in televisione.
Siamo al 69', Murillo innesca con un rasoterra Perisic, che viene pescato in fuorigioco sul lato destro della trequarti avversaria. Giusta la punizione, con Alex Sandro che prima di recuperare la posizione tocca il pallone di tacco perché Chiellini batta. Il difensore azzurro ferma la palla col destro e poi la tocca di sinistro verso il centro del campo dove è appostato Icardi, che si ritroverebbe al limite dell' area, solo davanti a Buffon.
Il condizionale è d' obbligo, perché Chiellini alza subito il braccio e sembra dire «non l' avevo davvero battuta» oppure «l' ho allungata a Gigi perché la battesse lui». Rizzoli infatti ferma tutto e fa ripetere la punizione tra le proteste dello stesso Icardi e di Perisic, che se la prende col guardalinee Fiore, molto vicino all' azione.
Chiellini a quel punto batte di nuovo, verso Bonucci, ma l' arbitro lo costringe ad una terza esecuzione, da posizione molto simile alle altre due, questa volta per Buffon. L' Inter si ritiene danneggiata perché Icardi con quel pallone avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, anche farsi ipnotizzare dal portiere o calciare in curva. Ma di fatto avrebbe avuto la porta spalancata.
Un episodio che non è comparso in alcuna moviola. Semplicemente perché fino a ieri - quando sono state trasmesse le immagini su Inter Channel - solamente chi domenica sera era in tribuna allo Juve Stadium può averlo colto. In televisione infatti non è stato trasmesso. Non per nascondere qualcosa bensì perché la regia, approfittando del gioco fermo, ha mostrato un primo piano di Dybala che stava ricevendo istruzioni tattiche da Allegri e poi il replay che mostrava la posizione irregolare di Perisic.
E qui occorre spiegare che, come per gli altri match, la produzione delle immagini - per una gara di alto livello come quella di domenica ci sono 18 telecamere - è affidata alla Lega Calcio, con i broadcaster Premium e Sky che hanno la possibilità di tagliare o integrare con contributi dei propri mezzi dedicati le immagini che arrivano nelle case degli abbonati. Per fare un esempio, in occasione del presunto rigore Mandzukic-Icardi la Lega ha mandato in sequenza tre replay da diverse angolazioni, mentre Sky nell' immediato ha riproposto soltanto una volta l' episodio.
video di qua e di là E in questa presunta «guerra delle immagini» ieri l' Inter ha trasmesso le riprese incriminate, che vengono chiaramente da una telecamera professionale. Va ricordato che tutte le società sono autorizzate, anche in trasferta, a fare riprese in proprio a fini tattici. Quindi se anche quel video fosse stato prodotto direttamente dall' Inter, la cosa sarebbe perfettamente regolare. Sull' altro fronte, su alcuni siti filo juventini è comparso una sequenza ripresa con ogni probabilità da un tifoso con il cellulare in cui per la prima volta si vede la traiettoria del pallone calciato al triplice fischio da Icardi, che si apprestava ad effettuare una rimessa laterale, all' indirizzo dello stesso Rizzoli. Episodio che (sommato ad «un' espressione ingiuriosa accompagnata da gesti») è costato al capitano dell' Inter due turni di squalifica. Ma sta diventando virale anche un video di un presunto mani di Medel nell' area interista.
niente campo Impossibile stabilire con certezza se Chiellini abbia commesso una leggerezza o se invece cercasse davvero di perdere tempo facendo battere la punizione a Buffon. Resta una guerra di immagini che sta mandando in dissolvenza quella che sarebbe pur sempre stata una gran bella partita. Vista in tutto il mondo.