Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/
Mario Sconcerti è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.
Il giornalista ha regalato una panoramica sulla Serie A alla vigilia della ripresa del campionato dopo la sosta per le Nazionali: "Come spesso succede dopo le pause potrebbero esserci sorprese. Quando parlo di sorprese penso all'Inter e soprattutto alla Juventus che andrà a giocare a Bergamo. Cristiano Ronaldo? Aiuta il fatto che abbia segnato quattro gol in due partite. Lazio e Cagliari al terzo posto? Il Cagliari mi sorprende in questa dimensione, anche se era chiaro che avesse costruito una buona squadra. La Lazio invece negli anni si è tolta qualcosa da sola non credendoci. Nei dodici, tredici giocatori non è inferiore praticamente a nessuno".
Su Napoli e Milan: "Cosa mi aspetto dal Napoli? E' una grande variabile. Non so cosa sia successo in questi giorni, c'è un silenzio stampa protetto da tutti. Bisogna vedere se Ancelotti ha ripreso il controllo della squadra. Vedremo se si potrà tornare a parlare di calcio in modo normale a Napoli. Sicuramente i partenopei sono più forti del Milan, che affronteranno a Milano. Ma si sono complicati la strada da soli. E' difficile fare pronostici. Il Milan è una squadra molto gentile e nel calcio non è un grande complimenti. Mancano giocatori di riferimento, manca qualcuno in grado di guidare gli altri. L'arrivo di un veterano come Ibrahimovic sarebbe auspicabile. Qualcosa di vero nelle voci di un ritorno di Ibra a Milano c'è".
Sulla Roma: "Le voci sull'eventuale cambio di proprietà potrebbe portare qualche squilibrio, i calciatori preferiscono stabilità quando devono dare dei risultati importanti. Ma non vedo questo tipo di problema. La Roma è alla vigilia di investimenti molto importanti, far entrare nuovi azionisti sia un diritto e un dovere".
A proposito della Fiorentina: "E' un momento strano, la Fiorentina ha troppi giovani, la sua fortuna è che sono importanti. Ma i quattro o cinque giocatori veri e adulti che ha non sono sostituibili, le riserve non sono all'altezza delle ambizioni. La Fiorentina è una squadra in transizione, deve stare attenta perché c'è un equilibrio importante nella seconda parte della classifica".
Sulla lotta per non retrocedere: "Vedo molto in difficoltà Spal e Brescia. Balotelli? Non mi aspettavo queste difficoltà, pensavo che il Brescia avesse fatto una grossa scelta. Tornava a casa, nel suo ambiente, senza le grandi pressioni della metropoli e invece purtroppo, in modo anche abbastanza clamoroso, sta deludendo. Forse sta finendo l'intero progetto Balotelli".
Sulla Nazionale: "Tonali e Zaniolo sono molto forti. Uno è un orologio, dà sempre il suo rendimento di alto livello. Zaniolo spacca le partite, deve ancora imparare a disciplinarsi in campo, ha una corsa complessa, è molto veloce, molto grosso. Nel momento in cui sarà padrone di tutte le qualità che ha sarà il miglior giocatore italiano. Ha caratteristiche che nessun giocatore italiano ha mai avuto. Essere sopra il metro e novanta e avere quel piede è una cosa unica. Mancini? Ha fatto un grandissimo lavoro, basta vedere la fiducia di cui gode. Ha fatto un qualcosa di straordinario. All'Europeo ci sono due o tre squadre molto forti, ma l'Italia può provare a dire la sua".