luis enrique

"LUISITO, LO STORDITO" – RITRATTONE DI LUIS ENRIQUE, IL CT DELLA SPAGNA CHE NON HA CONVOCATO NEANCHE UN GIOCATORE DEL REAL - A ROMA FU SOMMERSO DALLE CRITICHE. DE ROSSI: “PENSAVAMO FOSSE UN MATTO. È L'ALLENATORE CHE PIÙ MI È ENTRATO DENTRO. SE RIPENSO CHE LO ABBIAMO FATTO SCAPPARE DOPO 10 MESI MI SENTO MALE” – LA TRAGEDIA DELLA FIGLIA SCOMPARSA A 9 ANNI, IL VICE MORENO CHE PROVO’ A FARGLI LE SCARPE E LA SUA SCOMUNICA QUANDO TORNO’ - IL VIDEO DELL'INTERVISTA STRACULT DI BUFFA A SKY CALCIO SHOW

 

Guglielmo Buccheri per "la Stampa"

luis enrique morata

 

L' Europeo di Luis Enrique è una sfida. Da vincere, in parte è già un successo, alla sua maniera: sempre all' attacco, sempre senza mezze misure.

 

All' inizio divide, poi unisce e riparte. All' inizio di Euro 2020 è scivolato dentro le critiche di una Spagna sorpresa dal solito possesso palla senza, però, vie di uscita. «Sento che il tappo sta per saltare. E se salta...», così Lucho (quasi) accerchiato dal partito degli scontenti. Il tappo è saltato dopo i primi 180' ed ora è il tempo delle pacche sulle spalle.

 

luis enrique de rossi

All' inizio della carriera passò dal Real Madrid al Barcellona e, del Barcellona, è diventato un simbolo. Poi, la panchina della Segunda squadra catalana e il salto in Italia, a Roma dove c' era voglia di qualcosa di diverso. «Lo abbiamo scelto per la sua visione della vita e del calcio. Studia e ama i libri...», disse l' allora consulente giallorosso Franco Baldini.

 

Nella Capitale lo soprannominarono "Lo Stordito" perché dava l' impressione di vivere la partite come se i risultato non fosse l' unica via alla felicità: finì settimo rinunciando al secondo anno di contratto e cominciò come nessuno prima. «Ricordo il suo primo giorno a Trigoria: ci disse "questo è il pallone, giocate".

de rossi luis enrique 4

 

Pensammo fosse un matto, è l' allenatore che più mi ha cambiato e mi è entrato dentro. Se ripenso che lo abbiamo fatto scappare dopo dieci mesi mi sento male...», le parole di De Rossi quando lo interrogano sul lavoro di Luis Enrique nella Città Eterna. De Rossi, oggi, collabora con il nostro ct Mancini e pensa già da allenatore. E De Rossi, nel febbraio del 2012, fu spedito in tribuna dal tecnico che più lo ha cambiato per un ritardo di pochi minuti alla riunione tecnica nel pomeriggio di Atalanta-Roma: in campo i giallorossi ne presero quattro, Luis Enrique spiegò che «per me sono tutti uguali...».

 

luis enrique totti de rossi

De Rossi fu punito a metà stagione, Totti alla prima uscita agostana. Roma-Slavia Praga, 50 mila all' Olimpico e finale amaro: passano i cechi, per i giallorossi niente coppe europee perché quel duello valeva il playoff di Europa League. Totti parte in panchina all' andata e, in panchina, finisce al ritorno a venti minuti dal sipario: i tifosi si ribellano al nuovo corso, Luis Enrique comincia in salita, ma non si piega.

 

luis enrique

La Spagna ha il suo ct vertical. Lucho fa le convocazioni via video, per tutti: sul tavolo del subbuteo ci sono delle pedine, le gira ed escono volti e nomi dei suoi ragazzi. Nella lista per gli Europei aveva lasciato due posti vuoti. «Che senso ha chiamare 26 giocatori se ad ogni torneo come questo ne impieghi 18 o 19 a massimo? Io ne convoco due in meno del consentito...», disse prima che il Covid (Busquets si è negativizzato in corso d' opera) gli consigliasse di creare una bolla parallela con sei riserve.

 

La Spagna ha lasciato andare il suo ct vertical per cinque mesi quando la vita gli ha spezzato il cuore: Xanita, la figlia di nove anni, era malata e ha perso la sua battaglia con un male alle ossa con il papà accanto. «Se guardo avanti io, potete farlo voi...», la sua voce una volta tornato in panchina. Il vice Moreno, nell' attesa, si era qualificato per Euro 2020 e non si voleva fare da parte. «L' ambizione ad ogni costo non va bene. Non voglio lavorare con gente così», se ne uscì Lucho.

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