Estratto dell’articolo di Giorgio Calabrese per “la Stampa”
È appena trascorso l'Obesity Day, ovvero la giornata mondiale contro l'obesità. È stata istituita per aumentare la consapevolezza e promuovere soluzioni pratiche per aiutare le persone che soffrono di questo status, oramai dilagante come una pandemia, anche se non infettiva. […]
I tassi di obesità sono quasi triplicati dal 1975 e sono aumentati di quasi cinque volte nei bambini e negli adolescenti, colpendo persone di tutte le età di tutti i gruppi sociali sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Le prospettive previste nel 2035 circa l'obesità non sono rosee ed avranno un impatto ancora maggiore in campo medico-sanitario ed economico che si stima in 4,32 trilioni di dollari. Il numero delle persone obese raggiugerà i 9 miliardi.
La fascia di età relativa all'infanzia dall'anno 2020 al 2035 subirà un aumento del 100%. Si stima che una persona su quattro sarà obesa. Anche l'Italia non è messa bene, è sovrappeso oltre 1 persona su 3 (36%, con preponderanza maschile: 45,5% rispetto al 26,8% nelle donne), obesa 1 su 10 (10%), diabetica più di 1 su 20 (5,5%) e oltre il 66,4% delle persone con diabete di tipo 2 è anche sovrappeso o obeso.
L'obesità è uno dei principali fattori di rischio per varie malattie non trasmissibili (NCD), come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari, l'ipertensione e l'ictus, e varie forme di cancro.
Occorre fare qualcosa […] I margini di intervento possono essere molteplici a partire dall'educazione alimentare dei bambini già in età scolare, se non ancora meglio a scuola istituendo l'ora di educazione alimentare per conoscere e riuscire a limitare il consumo di cibi ipercalorici a favore di cibi sani e salutari. Occorre imparare a riservare una parte della giornata alle camminate, al movimento, ad esempio, ove possibile, coprire le distanze brevi a piedi o in bici se ci sono percorsi idonei, anche per i più piccoli. Indurre ad attività comuni (l'equivalente degli oratori di un tempo) possibilmente all'aria aperta, che distolgano dai social e dai giochini elettronici.
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L'impatto del sovrappeso sull'infanzia deve essere attenzionato minuziosamente perché non è solo un problema estetico ma ha implicazioni significative per la salute. I bambini in sovrappeso candidati a diventare obesi da adulti col rischio di sviluppare diverse e già menzionate patologie come: Diabete di tipo 2 che di per sé porta a sviluppare maggiormente obesità; Ipertensione (pressione alta) che è predisponente già da bambini se obesi; colesterolo alto, i livelli elevati possono causare il colesterolo cardiaco;
problemi alle articolazioni, il peso in eccesso stressa l'apparato muscolo scheletrico causando dolore e problemi mobilità; malattie del fegato come la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) più comune negli individui obesi; problemi respiratori come l'asma e l'apnea notturna da obesità ostruttiva sono associate ad una riduzione dell'aspettativa di vita complessiva fino all'età adulta.
Sono necessarie sane abitudini per prevenire l'obesità infantile come l'attività fisica costante, utile anche negli adolescenti. È importante un adeguato periodo di riposo notturno. La mancanza di sonno può influenzare il metabolismo e la regolazione dell'appetito. Puntiamo ad una utopia: rendere inutile l'Obesity Day per mancanza di obesi.
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