Gigi Moncalvo per “la Verità”
Si è spento senza soffrire.
Un arresto polmonare poco dopo mezzanotte.
GIANNI AGNELLI E GIANLUIGI GABETTI
Accanto a lui solo la fedele badante filippina, Espie. Gianluigi Gabetti, il «Gran Ciambellano», il «Richelieu», uno dei «grandi vecchi» della finanza non solo italiana, il custode dei più grandi (e, soprattutto, dei più inconfessabili) segreti prima di Gianni Agnelli e poi di Marella, il detentore delle chiavi delle casseforti con i «tesori» nascosti all' estero prima dal «sovrano» e poi, forse, dalla (ex) royal family, è morto a Milano all' Ospedale San Raffaele, nella camera 604 della divisione D. Ad agosto avrebbe compiuto 95 anni. Era stato trattenuto dai medici mercoledì scorso dopo l' esito di alcuni esami.
Qualche giorno prima era tornato a casa dopo un ricovero di una settimana. Soffriva di problemi cardiaci e respiratori. Qualche tempo fa Patrizia Presbitero, moglie dell' ex banchiere socialista Nerio Nesi e stimata cardiologa torinese dell' Humanitas a Milano, gli aveva diagnosticato un' ostruzione all' aorta. Al suo consiglio di intervenire chirurgicamente avevano detto no Alessandro e Cristina, i due figli di Gabetti: nonostante la bravura del medico, forse temevano che il padre non superasse l' operazione o avesse problemi per quel poco che gli restava da vivere.
GIANLUIGI GABETTI E SERGIO MARCHIONNE
Astuto e furbo, prima che intelligente, soprattutto nel farsi gli affari suoi. Uomo dagli occhi di ghiaccio, abile, manipolatore, geniale nel volgere le situazioni a suo favore, privo di amici (l' unico forse è stato Aimone di Seyssel d' Aix, morto cinque anni fa), capace di penetrare nella mente altrui e di tenere in pugno perfino Gianni Agnelli, facendo credere al suo «principale» che era lui e solo lui a decidere ma in realtà affermando sempre il proprio volere, condizionando e influenzando l' Avvocato in modo incredibile, Gabetti negli ultimi tempi sembrava desideroso di raggiungere un solo obiettivo: attribuire a sé stesso tutti i meriti (la scelta di Sergio Marchionne, la salvezza del gruppo, il ruolo di comando e supremazia nella Famiglia, l'«incoronazione» di John Elkann) attribuendo a Gianni Agnelli un ruolo addirittura «secondario», e perfino dannoso per il business specie negli ultimi anni addossando a lui grandi responsabilità per la crisi Fiat e lo stato prefallimentare del Gruppo.
Naturalmente metteva in secondo piano anche John, quasi lo ignorava. L' asprezza di rapporti tra John e Gabetti, ricambiata - anche se mascherata da atteggiamenti formalmente ossequiosi all' esterno - si era concretata in numerose occasioni. Ad esempio, nel far sì che Giordano Bruno Guerri, nella monumentale biografia sul nonno autorizzata e commissionata da John, scrivesse solo le tesi care a Gabetti, quelle che ne esaltavano il ruolo. John venne a sapere della «complicità» tra i due (si incontravano segretamente alle terme di Sirmione dove Gianluigi arrivava con la contessa Maria Perrone di San Martino), e quindi bloccò il libro impedendone l' uscita.
Una sera a Murazzano in una cena lontana da orecchi indiscreti, Gabetti disse di John: «Recentemente mi ha regalato un Turner. Forse crede di comprarmi senza sapere che ho già centinaia di Turner alle pareti». Si riferiva al fatto che John gli aveva fatto quel regalo dopo avergli tolto carte di credito aziendali e benefit vari (compresi i 108 euro al giorno per la stanza all' Nh Hotel) con la scusa che bisognava reintestare tutto dopo il trasferimento delle aziende in Olanda.
A Torino qualcuno chiamava Gabetti addirittura «il fratello minore di Belzebù». Con lui scompare l' ultimo baluardo di un sistema Torino, che, dopo la scomparsa di Donna Marella e Gabetti, vede l' ultimo caposaldo traballante e male in arnese nel novantunenne Franzo Grande Stevens ormai ridotto su una sedia a rotelle.
Pur essendo uno degli uomini più ricchi d' Italia, e fino a qualche anno fa tra i più potenti, Gabetti viveva in una cameretta d' albergo, la 168, a Torino, all' Hotel Nh Lingotto o in un piccolo appartamento in via Carlo Maria Maggi a Milano, sopra l' appartamento dei figli. E pensare che in tal modo rinunciava a godere delle sue bellissime case: un grande rustico ristrutturato a Murazzano, nelle Langhe cuneesi, la prestigiosa residenza al numero 14 di rue Calvin nella città vecchia di Ginevra, un duplex pieno di quadri di inestimabile valore, sorvegliati dalla fedele governante Erminia e dall' autista Fodi.
E ancora: due appartamenti a New York, curati dalla governante Anna Loza, e una casa a Parigi al 22 di rue Boissy d' Anglais. Per non parlare della splendida villa della moglie scomparsa nel 2008, Bettina Sichel, agli East Hampton, affacciata sull' oceano Atlantico, a Lily Pond Lane, a due ore da New York.
Gabetti lascia due figli: Alessandro (sposato con Diomira Mazzolini, figlia del giornalista Rai Salvo Mazzolini, per 40 anni corrispondente del Tg1 da Bonn e Berlino) e Cristina, una giornalista che si dedica ai problemi ambientali, una signora chic e affascinante molto somigliante al padre, sposata col velista Paolo Martinoni (ex marito della giornalista del Tg5, Barbara «Bambi» Parodi, che gli ha dato un figlio, Briano, e che ha figliato anche con Luca Montezemolo, Panfilo Tarantelli, Paolo Mieli).
Gianluigi Gabetti aveva sei nipoti: Gianluigi, Gaddo e Galvano, cioè i figli di Alessandro, e inoltre Pietro, Elena, Gregorio, per parte di Cristina. Il preferito era «Igi», cioè Gianluigi, che portava il nome del nonno, e cui toccherà in eredità la fetta più cospicua del trust appositamente costituito a New York per i sei nipoti. C' è anche un gigantesco trust per i figli, che da anni fruivano di un cospicuo appannaggio mensile, e che hanno avuto in eredità dalla madre la sua villa sull' Atlantico.
JOHN ELKANN E GIANLUIGI GABETTI
Un paio di anni fa Gabetti aveva «regalato» al figlio Alessandro la comproprietà di un vecchio salumificio, il Franchi, a Borgosesia. C' è anche una figliastra, Ann Tuteur, ex dipendente dei supermercati Auchan, frutto del primo matrimonio di Bettina Sichel, la signora americana che, con le sue frequentazioni newyorkesi, fu artefice di gran parte delle fortune di Gabetti e delle sue relazioni negli Stati Uniti.
Gianluigi l' aveva sposata il 4 marzo 1961, lui aveva 37 anni, lei 32. La bellissima signora (celebrata da Natalia Aspesi in un articolo su Il Giorno del 1972 come «L' italiana più chic» e anche «Bettina l' elegante dell' austera Torino»), è morta il 14 marzo 2008 a Milano a 79 anni. Un matrimonio durato 47 anni.
rebaudengo, terzo da sinistra, con giuseppe berta, gianluigi gabetti e giuseppe gherzi
Sua figlia Ann era furibonda per essere stata cancellata dal libro del patrigno, anche perché si sentiva una di famiglia dato che era sempre stata trattata come una Gabetti, non solo da Gianluigi ma anche dai suoi figli, un paio d' anni fa impedì l' uscita dell' autobiografia di Gianluigi dal titolo Never give in, «Non mollare (quando la causa è giusta)», dieci capitoli, due premesse, 209 pagine, stampato da L' Artistica Savigliano. Gianluigi teneva molto a questo libro ma Anna non era degnata nemmeno di una citazione, di una delle cento immagini, né della foto di famiglia con Gianluigi al centro con i dieci componenti Ann esclusa.
Ieri a Milano, per volere dello scomparso, nessuno, a parte i figli e «Gianna», ha potuto vedere la sua salma. La camera ardente è stata allestita nella funeral house della San Siro a Milano. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata a Murazzano. È stato reso noto che, oltre alla popolazione locale, sarà ammessa una sola persona «estranea»: la «Dottoressa Gianna».
Si tratta di Giovanna «Gianna» Recchi, 75 anni, figlia della mitica Marida Recchi, 102 anni, la «Signora delle Costruzioni», vedova di Giuseppe, e presidente onoraria della holding che porta il nome di famiglia, cinque figli (due maschi, Enrico, morto nel 1989 in un incidente aereo, e Claudio, e tre femmine, Gianna, Emanuela, Evelina).
GIANLUIGI GABETTI ALLA MESSA PER AGNELLI FOTO ANSA
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Gianna Recchi rappresenta uno dei «grandi segreti» che Gianluigi Gabetti si porta nella tomba, insieme alla «Dicembre» e all' unica azione e preziosa che egli possedeva, insieme a quel che accadde nelle ultime 72 ore di vita di Gianni Agnelli e alla procura generale che gli venne fatta firmare, insieme al ruolo di Marella, insieme ai luoghi ove sono custodite le «casse nere» dei tesori sottratti al fisco e depositati all' estero, insieme al nome dei beneficiari veri dell' oro custodito al Freeport dell' aeroporto di Cointrin a Ginevra, insieme alle password di accesso per incassare ciò che è depositato nelle carte dello Studio Fonseca di Panama.
Marrone Gabetti e Grande Stevens
Nemmeno John probabilmente è a conoscenza di tutto.
Cristina Grande Stevens accarezza Gianluigi Gabetti
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Il ritorno in scena di Gianna Recchi per il funerale privato, fa molto scalpore anche perché Gabetti nel suo libro non l' aveva mai nominata. Le madame e madamine torinesi saranno capaci di dissolvere ogni dubbio e di mettere le cose al loro posto, capaci come sono di superare ogni eventuale trabocchetto legato al rispetto del protocollo. Non a caso Marida Recchi, quando invita a casa per un tè, è nota per tenere sempre accanto a sé la sua borsetta di coccodrillo. Al mondo sono rimaste in due a fare così: lei e la Regina Elisabetta.
Luca Cordero di Montezemolo con Gianluigi Gabetti
GIANLUIGI GABETTI ANDREA AGNELLI GIANLUIGI GABETTI JOHN ELKANN GIOVANNA GIANNA RECCHI