quaglia crt

GENERALI IN GUERRA: NELLA FONDAZIONE CRT, QUALCOSA NON QUAGLIA - POLEMICHE E VELENI DOPO LA SCELTA DEI VERTICI DI CRT, CAPITANATI DA GIOVANNI QUAGLIA, DI APPOGGIARE LA LISTA CALTAGIRONE, E SENZA AVERE NESSUN RAPPRESENTANTE - UNA DELIBERA CHE È AVVENUTA A MAGGIORANZA (5 VOTI SU 7) E NON ALL’UNANIMITÀ, PRECEDUTA DA RACCOMANDAZIONI A FAVORE DELL’ASTENSIONE E CESTINANDO LA LETTERA DEI CACCIATORI DI TESTE PRO LISTA DONNET A CRT - QUAGLIA AVEVA GIÀ DECISO DI SOSTENERE CALTAGIRONE VISTO CHE NON HA SOTTOPOSTO ALTERNATIVE AI CONSIGLIERI DELLA FONDAZIONE?

GIOVANNI QUAGLIA FONDAZIONE CRT

DAGONOTA

Donnet aveva proposto alla Fondazione CRT, pattisti con Calta e Del Vecchio, di entrare nel consiglio delle Generali. Il Presidente Quaglia non ha manco risposto alla mail del cacciatore di teste di Generali, Russel Reynolds, a gennaio (vedi foto), ma quando gli ha scritto Caltagirone un mese dopo per lo stesso motivo, è scattato sull’attenti indicando il notaio Bima. Salvo fare marcia indietro dopo essere stato cazziato dall’avvocato di Del Vecchio: “Se lo fate, la Consob ci condanna per azione in concerto!”. Risultato: in Generali non ci sarà nessun rappresentante di CRT: eppure il cda della fondazione ieri ha deciso di votare per la lista di Caltagirone...

 

KAUFMAN A NAPOLI - AZZURRA CALTAGIRONE, VINCENZO DE LUCA, RENZI, FRANCESCHINI, ALLE SPALLE FABIO CORSICO -

POLEMICHE NELLA FONDAZIONE CRT (AZIONISTA DI GENERALI) DOPO LA SCELTA DEI VERTICI DI APPOGGIARE LA LISTA CALTAGIRONE

Michele Arnese - https://www.startmag.it

 

caltagirone donnet

Giovanni Quaglia, presidente della fondazione Crt, ha accompagnato la scelta di sostenere la lista Caltagirone per ribaltare l’attuale vertice di Generali con interviste uscite oggi in cui rivendica con orgoglio la scelta.

 

CLAUDIO COSTAMAGNA FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE LUCIANO CIRINA

“Il dado è tratto”, ha detto Quaglia in un’intervista a La Stampa. All’assemblea di Generali del 29 aprile la Fondazione, azionista con una quota dell’1,7%, voterà per la discontinuità, ha comunicato il numero uno della fondazione torinese.

 

“Il Cda ha approfondito e si è espresso a favore delle linee del piano strategico presentato da Luciano Cirinà e Claudio Costamagna. È la fine di un percorso di analisti, riflessione e confronta”, ha aggiunto il presidente della Crt.

 

LE LISTE DEI CANDIDATI PER IL CDA GENERALI

Che cosa vi ha convinti?, chiede La Stampa. Risposta: “Intanto, la visione strategica di lungo periodo che si prefigge obiettivi di crescita organica molto ambiziosi e sostenibili. Il piano ‘Awakening the lion‘ disegna una crescita sistematica, attraverso la ricerca di opportunità legata a una serie di fattori importanti”.

 

Quali? “Le importanti operazioni di finanza straordinaria attraverso fusioni e acquisizioni con l’obiettivo di far crescere dimensionalmente il gruppo guardando ad altri giocatori a livello europeo e globale. La volontà di razionalizzazione dei costi per creare efficienza e il piano di digitalizzazione previsto per il gruppo. Tutti che elementi abbiamo accolto favorevolmente”.

LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL

 

Inoltre, “c’è un secondo aspetto che consente la governance” e un “terzo elemento” cioè “l’impegno previsto per l’Italia e i territori”, ha concluso Quaglia.

 

Un frastuono mediatico insolito quello di Quaglia, di solito schivo e refrattario alla ribalta mediatica, che però cela alcuni aspetti.

 

CLAUDIO COSTAMAGNA LUCIANO CIRINA

Primo aspetto: la delibera del cda della Cassa di risparmio di Torino è avvenuta a maggioranza (5 voti su 7) e non all’unanimità. Il motivo? Non sarebbe stata apprezzata da tutti – secondo le indiscrezioni – la scelta di audire Claudio Costamagna e Luciano Cirinà (candidati al vertice del Leone da Caltagirone) senza invece il controcanto di Philippe Donnet, attuale numero uno di Generali.

NICOLA GAVAZZI - RUSSELL REYNOLDS

 

Inoltre la delibera del cda era stata preceduta da raccomandazioni “neutraliste” della Commissione I della stessa fondazione orientata a favore dell’astensione e non di Caltagirone.

 

Secondo aspetto: ieri membri della Commissione I hanno chiesto al vertice Crt se risponda al vero che Russell Reynolds, il cacciatore di teste incaricato dal cda di Generali, abbia sondato Crt per avere profili da inserire nella lista del consiglio.

 

La risposta? Il vertice della fondazione ha spiegato che a novembre 2021 Russell Reynolds aveva chiesto indicazioni sul profilo ideale di consigliere e non invece sollecitato cv.

 

Mistero chiarito? Niente affatto, secondo la ricostruzione di Start Magazine: nella serata di ieri è stata svelata una mail di Russell Reynolds che nel “gennaio scorso” chiedeva espressamente ai vertici della fondazione curricula da inserire nella lista del consiglio Generali (“candidature che possano essere valutate ed inserite nella Long List”)

MAIL DI NICOLA GAVAZZI (RUSSELL REYNOLDS) ALLA SEGRETERIA DI FONDAZIONE CRT

 

Ma, non avendo ricevuto risposta, Nicola Gavazzi di Russell Reynolds il 21 gennaio ha così scritto ai vertici di Crt: “Non avendo ricevuto nessuna risposta deduco che non siete interessati a farci possibili proposte”.

 

Alcuni consiglieri di amministrazione e di indirizzo, venuti a conoscenza del carteggio, si sono molto risentiti: né il presidente Quaglia né il segretario generale Lapucci hanno mai informato gli organi della Crt di questa lettera, hanno rimarcato.

 

I vertici della fondazione avevano già deciso di sostenere Caltagirone visto che ha non sottoposto alternative ai consiglieri della fondazione in vista dell’assemblea di Assicurazioni Generali?

giovanni quaglia

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