streaming musicale apple ue unione europea bruxelles tim cook

L’UE PREPARA LA STANGATA CONTRO APPLE – LA SOCIETÀ DEGLI IPHONE POTREBBE ESSERE COSTRETTA A PAGARE UN MILIARDO DI EURO AL GIORNO PER VIOLAZIONE DELLE NORME COMUNITARIE SULLA CONCORRENZA – NEL MIRINO L’APP STORE, CHE SECONDO L’ANTITRUST EUROPEA IMPEDISCE LA CRESCITA DI UN MERCATO ALTERNATIVO E CONCORRENTE E FAVORISCE LE APPLICAZIONI DI APPLE (DI FATTO, È UN SISTEMA CHIUSO…)

 

Estratto dell’articolo di C.T. per “la Repubblica”

 

iphone 15 - apple

Una multa miliardaria per Apple. La Commissione Europea sta infatti valutando di infliggere una sanzione salatissima contro il "gigante" di Cupertino. Come già in passato il cuore del problema resta la concorrenza e nel caso specifico la violazione del Digital Markets Act, il regolamento in vigore da poco più di un anno e volto proprio a contrastare l'abuso di posizioni dominanti.

 

La decisione non è definitiva ma l'esecutivo Ue sembra intenzionato a procedere nelle prossime settimane. E a farlo nonostante la "squadra" dei commissari sia ormai arrivata alla scadenza ordinaria e entro novembre nascerà la nuova struttura di comando.

 

margrethe vestager

L'indagine europea è scattata il 7 marzo scorso. Data a partire dalla quale tutti i "big" dell'Hi Tech avrebbero dovuto conformarsi alle nuove regole comunitarie entrate in vigore nel 2023. Gli uffici della danese Margrethe Vestager, la responsabile Antitrust Ue, non intendono aspettare la fine dell'anno prima di procedere.

 

Il nodo che si sta stringendo intorno al colosso degli smartphone riguarda il rispetto delle norme sulla distribuzione delle Apps, le applicazioni di iPhone e iPad. Sostanzialmente le regole che si è data l'azienda e che ha imposto al mercato circa la possibilità di rivolgersi al di fuori dell'App Store non rispettano gli obblighi della libera concorrenza.

 

Uno degli aspetti critici si concentrerebbe sul cosiddetto Core Technology fee per le app iOS che prevede un pagamento di € 0,50 per ogni prima installazione per anno oltre la soglia di un milione. Questa sorta di tassa "semiocculta" potrebbe impedire la crescita di un mercato alternativo e concorrente. E in effetti soluzioni diverse dall'iOs sono poche. Apple, in realtà, aveva annunciato e previsto dei cambiamenti a questo proposito che evidentemente per la Commissione non sono convincenti.

tim cook 1

 

Il risultato potrebbe essere davvero pesante per Cupertino: una multa il cui ammontare equivale al 5 per cento del fatturato giornaliero mondiale. Ossia oltre un miliardo di dollari al giorno. Da pagare fino a quando non verranno rispettate le regole Bisogna ricordare che l'UE ha già inflitto una multa ad Apple da 1,8 miliardi di euro per comportamenti anticoncorrenziali per posizione dominante nello streaming musicale. L'azienda sta presentando ricorso e probabilmente lo farà anche nel nuovo caso. Ma certo non è un caso che l'attenzione di diverse Autorità Antitrust si stata attratta dal costruttore degli iPhone. In Gran Bretagna, in Giappone. E perfino negli Usa. […]

APPLE MUSIC

iphone 15 - apple

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…