bettina orlopp andrea orcel unicredit commerzbank

IL MURO DI BETTINA – L’AD DI COMMERZBANK, BETTINA ORLOPP, VA ALL’ATTACCO DI ORCEL E ARRIVA A IPOTIZZARE CHE UNA FUSIONE CON UNICREDIT POSSA FAR CROLLARE CLIENTELA E RATING. MA LE PREVISIONI DEGLI ANALISTI LA SMENTISCONO: IL PIANO DELL’ISTITUTO TEDESCO SI REGGE SULLA CRESCITA DELL’ECONOMIA TEDESCA (CHE NON CI SARÀ) E SUI TASSI DI INTERESSE ALTI (E SARANNO ABBASSATI) - LE  QUESTIONI IN BALLO SONO TRE: GOVERNANCE, DIPENDENTI E SEDE - IL GOVERNO TEDESCO SI CHIAMA FUORI: "È UNA QUESTIONE TRA PRIVATI"

1. COMMERZ, L'AD ATTACCA UNICREDIT MA LINDNER: "AFFARE TRA PRIVATI"

Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “La Stampa”

 

Bettina Orlopp

Tre milioni di clienti persi dal 2019, un piano al 2027 che si basa sulla crescita dell'economia tedesca e su un tasso d'interesse Bce - almeno fino all'inizio del 2026 - più alto di quello attuale. L'ostinata resistenza dell'amministratrice delegato di Commerzbank, Bettina Orlopp, nei confronti di Unicredit sembra sempre di più un bluff.

 

La manager è convinta che ballando da sola il titolo della banca tedesca possa crescere di più. Peggio: ipotizza che una fusione con il gruppo italiano possa portare a un calo della clientela e a un taglio del giudizio degli analisti. Previsioni che quest'ultimi smentiscono.

Per esempio, Citi valuta il futuro solitario di Commerz a 16 euro, poco meno dei valori attuali, mentre con un'offerta di Unicredit potrebbe arrivare a 19,5 euro.

 

unicredit commerzbank

Una stima che Orlopp nega rilanciando […] che il valore del titolo possa superare i 25 euro. Anche per questo la manager ha annunciato che presto verrà rivisto il piano del gruppo. Una mossa dettata dal tentativo di serrare le fila tra gli azionisti in vista di una nuova possibile azione di Unicredit […]. Ma anche per rivedere i target che rischiano di essere ampiamente mancati.

 

La crescita di Commerzbank al 2027, del resto, si basava sull'assunto che il tasso di deposito della Bce rimanesse al 4% fino all'inizio del 2026, che la Germania non conoscesse recessione e che l'inflazione non calasse sotto il 2,1% fino al 2027. Scenari spazzati via dalla realtà: Berlino chiuderà il 2024 in recessione, l'inflazione è già sotto il 2% e nelle prossime settimane la Bce potrebbe tagliare ancora, con quello sui depositi già calato al 3,5%. Tradotto: il muro di Orlopp rischia di sgretolarsi da solo.

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

[…] Nel frattempo è da registrare la posizione del commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni che, parlando in generale, nel sottolineare che all'Ue servano istituti «più forti», rileva come non ci sia «una banca europea tra le prime 10 o 20 banche globali».

 

A favore di una fusione si schiera anche l'ex membro della vigilanda Bce, Ignazio Angeloni: «Le due banche sono un'ottima accoppiata», dice al Financial Times nel evidenziare come si tratti di un «banco di prova» per l'Eurotower nella difesa della sua indipendenza. Una posizione evidenziata, pochi giorni fa, in un'intervista a La Stampa, anche dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli.

 

Di certo il sostegno politico alla difesa di Commerzbank sta venendo meno anche in Germania. Addirittura il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner - che non ha lesinato critiche allo stile utilizzato dal gruppo di Piazza Gae Aulenti - si è limitato a dire che l'operazione «è una questione del settore privato».

 

2. UNICREDIT E COMMERZBANK: LA PARTITA SI GIOCA SU GOVERNANCE, DIPENDENTI E SEDE

Estratto dell’articolo di Fabio Insenga per www.adnkronos.com

 

Bettina Orlopp

Unicredit e Commerzbank, alla fine, arriveranno al matrimonio? E, soprattutto, con quale schema possono arrivarci? […] la partita si gioca essenzialmente su tre fronti: la governance, la sorte dei dipendenti, la sede della nuova banca che nasce dall'integrazione.

"Mettendo da parte le resistenze politiche, la trattativa reale si farà su questi aspetti, che hanno ognuno delle implicazioni sostanziali, e il compito degli advisor è trovare il giusto equilibrio", ragiona con l'Adnkronos una fonte vicina al dossier.

 

L'obiettivo, in estrema sintesi, deve essere "costruire un'architettura che possa rispondere in maniera puntuale alle obiezioni e ai paletti che si mettono in ogni deal di M&A". C'è però un elemento che va tenuto in considerazione. "Operazioni del genere […] hanno poco senso se vengono lette in un'ottica di conquista. Il saldo finale deve essere 'win win', altrimenti non funzionano", si fa notare.

 

UNICREDIT COMMERZBANK

[…] Per ora, sul tavolo ci sono le carte scoperte dai Ceo delle due banche. Andrea Orcel guarda alla creazione di una banca più forte in Europa e aperta alla competizione globale. “Credo che l’Europa abbia bisogno di banche più grandi, forti per sostenere l’economia”, perché “senza campioni paneuropei non supererà le sfide evidenziate da Mario Draghi e da molti altri leader prima di lui”.

 

Evidentemente, accanto al valore più politico dell'operazione, il banchiere vede anche l'opportunità di creare valore. Sull'altro fronte, Bettina Orlopp oppone in un'ottica negoziale tutte le possibili obiezioni che riguardano l'integrazione di sistemi diversi, la presunta perdita di clienti, la valutazione delle agenzie di rating: “solo perché una fusione sembra buona sulla carta, non significa che sarà eseguita bene e che alla fine potrà avere successo e creare valore per i nostri azionisti”.

 

Commerzbank

In mezzo ci sono gli spazi e i margini della trattativa, che potrebbe accelerare considerando anche le risposte del mercato e il convinto via libera che le Istituzioni europee e la Bce hanno già sostanzialmente accordato.

deutsche bank commerzbank 2andrea orcelUNICREDIT COMMERZBANK

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...