COCOMERATA DI OMICRON - SONO OLTRE 1 MILIONE I POSITIVI IN ITALIA E QUELLI NON REGISTRATI POTREBBERO ESSERE DUE MILIONI, DI CUI LA META’ ASINTOMATICI - NELLE TERAPIE INTENSIVE CI SI STA AVVICINANDO ALLA SOGLIA D'ALLARME FISSATA AL 15% DEI POSTI OCCUPATI, SUPERATA GIÀ DA QUATTRO REGIONI: UMBRIA (28,9%), SICILIA (23,1), CALABRIA (21,1) E BASILICATA (16,7%)…
Paolo Russo per “la Stampa”
Gli italiani messi fuori uso dal Covid o perché ricoverati o perché positivi e in isolamento domiciliare sono più di un milione, per l'esattezza un milione e 93mila, dei quali 7.503 ricoverati. Questo dicono i numeri ufficiali, basati su chi il tampone se lo fa in farmacia o in ospedale e viene poi puntalmente registrato dalla Asl. Ma i numeri reali, quelli che ricomprendono l'enorme massa della diagnosi fai da te mai comunicate alle autorità sanitarie, «potrebbero essere pari al 5% della popolazione, ossia tre milioni», sostiene l'epidemiologo dell'Università di Milano, Carlo La Vecchia.
Di questi almeno un milione sono senza sintomi e se ne vanno tranquillamente in giro senza mascherine a propagare il virus. Mentre i restanti due milioni sono a casa perché in quarantena o per via dei sintomi e quindi inabili al lavoro. Secondo l'esperto «vedere un'epidemia così veemente in estate è singolare. Sappiamo infatti che l'estate rende la trasmissione dei virus respiratori più difficile, ma quanto sta accadendo riflette la contagiosità di questo virus».
Un bel problema per la tenuta dei servizi essenziali, come sicurezza, sanità e trasporti. E neanche a dire che la curva epidemica accenni a flettere. Ieri i nuovi contagi sono stati infatti 71.947, circa 23.500 in più di quelli notificati una settimana fa, con il tasso di positività che sale di un altro 1,4 e va al 27,4%. Scendono da 63 a 57 i morti, mentre crescono i ricoverati: 11 in più nelle terapie intensive e 177 nei reparti di medicina dove i letti occupati dai positivi sono oramai l'11,5%.
Valore che si sta avvicinando a quello della prima soglia d'allarme fissata al 15%, superata già da quattro regioni: Umbria (28,9%), Sicilia (23,1), Calabria (21,1) e Basilicata (16,7%). Numeri che fanno chiedere all'assessore alla sanità laziale, Alessio D'Amato, il ritorno alle mascherine al chiuso e la quarta dose subito anche per gli anziani tra i 70 e gli 80 anni.
Di parere opposto è invece il governatore ligure, Giovanni Toti.
«Stiamo assistendo a un dibattito surreale basato su dati errati, quasi che qualcuno già stufo di stare sotto l'ombrellone sperasse di tornare all'epoca delle mascherine in spiaggia», afferma. Facendo poi questo ragionamento: «Il virus circola molto tra noi, ma questo non ha un'analoga ricaduta sui ricoveri perché ogni 10 positivi che entrano in ospedale solo 3 hanno i sintomi del Covid, mentre gli altri sono li per tutt' altro».