ASCENDENTE GEMELLI - L’EFFETTO DELLA RIPRODUZIONE ASSISTITA: MAI COSÌ TANTI GEMELLI AL MONDO - I PARTI DI QUESTO GENERE SONO ORMAI OLTRE 1,6 MILIONI ALL'ANNO: IN PRATICA, SIGNIFICA UN NEONATO OGNI 42 - LO STRANO CASO DELL'AFRICA (MA LÌ LA FECONDAZIONE NON C'ENTRA)
Angelo Zinetti per “Libero quotidiano”
Non ci sono mai stati così tanti gemelli nel mondo e, state tranquilli, almeno questo non è dovuto al Covid. Ogni anno si registrano 1 milione e 600 mila parti gemellari, circa un nato ogni 42 è un gemello; un record mai toccato prima nella storia dell' umanità. Le ragioni del boom sono in sostanza due: l' uso sempre più diffuso a livello globale delle tecniche di inseminazione artificiale e la crescita della popolazione africana, dove da sempre esiste un alto numero di gemellanza dizigote, cioè di fratellini nati insieme ma che derivano da due cellule uovo differenti.
Neonati nelle culle di un reparto maternità A raccogliere la documentazione in un centinaio di Paesi da tutti i continenti è stata una squadra di ricercatori dell' Università di Oxford, dell' Istituto francese di studi demografici (INED) e dell' università olandese di Radboud, che hanno pubblicato i risultati sulla rivista Human Reproduction. Gli scienziati hanno preso in esame le nascite registrate nel periodo 2010-2015 in 165 Paesi (coprendo il 99% della popolazione mondiale) e le hanno poi messe a confronto con quelle registrate in 112 di questi Paesi nel periodo 1980-1985. È così emerso che il tasso di parti gemellari è cresciuto di un terzo, passando da 9 a 12 ogni mille.
Nei Paesi più ricchi il fenomeno è in corso da tempo: nel 2011 a Milano, nel corso del congresso della Società italiana di pediatria, Giovanni Corsello (università di Palermo) comunicò i dati secondo cui nei 25 anni precedenti le gravidanze gemellari si erano triplicate, arrivando a toccare il 3% delle nascite. Tutto dovuto, diceva già allora Corsello, «all' aumento dell' età media materna, che favorisce l' impianto in utero di due embrioni e all' utilizzo delle tecniche di procreazione assistita per le coppie infertili».
GLOBALIZZAZIONE
Ciò che si sta verificando oggi è l' estensione a molte altre aree del pianeta dell' uso di quelle tecniche: sviluppate nei Paesi più avanzati negli anni '70, si sono poi allargate anche all' Asia e all' America latina tra gli anni '80 e '90, raggiungendo le regioni più ricche dell' Africa e dell' Asia meridionale dopo il 2000.
Quelle gemellari «sono gravidanze a rischio», notava Corsello: la probabilità di una nascita pre-termine è di 5-10 volte più elevata rispetto a un parto non gemellare, mentre la mortalità è da 3 a 4 volte superiore, e il tasso di malformazioni è 4 volte più alto rispetto ai parti singoli.
Ma non si tratta soltanto di un fenomeno dovuto a nuove tecnologie: l' 80% dei gemelli nasce in Africa e Asia. Il continente nero, in particolare, ha sempre avuto un alto numero di nascite di gemelli dizigoti (ovvero eterozigoti), i "gemelli diversi" (gli omozigoti ovvero monozigoti provengono invece dalla stessa cellula). Ed è la crescita come cifra assoluta della popolazione africana che pompa il numero di eterozigoti con la pelle scura.
Secondo uno degli autori della ricerca, Christiaan Monden (dell' Università di Oxford), «questo è molto probabilmente dovuto a differenze genetiche che distinguono la popolazione africana dalle altre». A livello mondiale sono proprio i "diversi" ad alimentare la crescita dei parti multipli, mentre i gemelli omozigoti restano stabili a quota quattro parti ogni mille. Cosa peraltro positiva: i dizigoti hanno meno problemi degli omozigoti al momento del parto e nel periodo successivo.
CINA E INDIA
Secondo la squadra di ricercatori la curva delle nascite gemellari è destinata a crescere ancora per un po', ma non per sempre. «La maggior parte dei dati», spiega Gilles Pison, demografo dell' INED, «indica che ci troviamo al picco nei Paesi più ricchi, soprattutto in Europa e Nord America, mentre l' Africa sarà uno dei principali elementi motori nelle prossime decadi». Ma, dato che la disponibilità economica sembra sia alla base del fenomeno, almeno per quanto riguarda le gravidanze ritardate e l' uso di tecniche di inseminazione, saranno Cina e India i Paesi leader dell' ondata gemellare futura.
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