vaccinazione seconda dose

"IL MIX DI VACCINI? I DATI SONO ANCORA LIMITATI" - L'EMA, L'AGENZIA DEL FARMACO, E' MOLTO CAUTA SULLA VACCINAZIONE ETEROLOGA - PAROLE CHE NON RASSICURANO QUEL MILIONE DI ITALIANI UNDER 60 CHE HA GIÀ RICEVUTO LA PRIMA DOSE DI ASTRAZENECA E CHE ORA DOVRÀ FARE IL RICHIAMO CON PFIZER O MODERNA - L'EMA RICORDA CHE GLI EFFETTI COLLATERALI DEI VACCINI SONO CONTENUTI: "405 CASI DI POTENZIALI TROMBOSI SU 45 MILIONI DI PERSONE VACCINATE CON ASTRAZENECA" - LA SPINTA A RIDURRE I TEMPI DI SOMMINISTRAZIONE DELLA SECONDA DOSE PER CONTRASTARE LE VARIANTI

Marco Bresolin per "la Stampa"

 

vaccinazione dei minori 6

L'Agenzia europea del farmaco non si sbilancia sulla vaccinazione eterologa che ormai è già iniziata in diverse regioni italiane, tra i dubbi di alcuni governatori e il disorientamento di molti cittadini. «I dati sono ancora limitati» ammettono dal quartier generale di Amsterdam, per questo «non è facile per l' Ema fare ora una chiara raccomandazione».

 

Parole che certamente non aiutano a rassicurare quel milione di italiani under 60 che ha già ricevuto la prima dose del vaccino di AstraZeneca e che ora dovrà fare il richiamo con un farmaco basato sulla tecnologia mRna, come Pfizer o Moderna. «Da lunedì nei nostri studi c' è confusione», conferma Pier Luigi Bartoletti, vicesegretario della federazione dei medici di base. Mentre il governatore ligure Giovanni Toti assicura che si atterrà alle indicazioni del Cts, «anche se ci ha fatto fare qualche curva di troppo».

 

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi

L'Agenzia europea ha provato a fornire chiarimenti nel corso di una conferenza stampa, ma probabilmente da ieri gli scettici lo sono ancora di più: il responsabile della strategia vaccini, Marco Cavaleri, ha spiegato che «alcuni studi preliminari» hanno dimostrato che il mix di vaccini garantisce «risposte immunitarie soddisfacenti» e «non ha fatto emergere particolari problemi» sul fronte della sicurezza. Per questo si tratta di «una strategia che potrebbe essere adottata», ma l' uso del condizionale è d' obbligo per l' Ema visto che «i dati sono ancora limitati».

 

VACCINAZIONE ANZIANI5

Per Cavaleri bisogna dunque «raccogliere più informazioni e fare uno stretto monitoraggio». Presto potrebbero arrivare i risultati di uno studio effettuato nel Regno Unito, sulla base dei quali - se ritenuti soddisfacenti - l' Ema potrebbe fare «una dichiarazione» per cercare di andare incontro ai governi alle prese con le titubanze interne.

 

C'è un pressing in questo senso che arriva da più fronti: Mario Draghi, in occasione del Consiglio europeo del mese scorso, aveva chiesto a Ursula von der Leyen di sollecitare una risposta dell'Ema per avere alcune chiare indicazioni. In assenza di dati concreti, però, l' Agenzia non se l' è sentita di avallare il mix di vaccini e per questo ha deciso di rimandare la sua valutazione.

 

ATTESTATO DI VACCINAZIONE

In ogni caso non ci sarà una vera e propria raccomandazione, anche perché la richiesta per modificare le informazioni di prodotto dovrebbe arrivare dalle case farmaceutiche. Che non sembrano affatto intenzionate a presentare la domanda. Nel frattempo c' è il rischio che i cittadini costretti all' eterologa si sentano un po' come cavie, senza possibilità di scegliere. In altri Paesi europei, ai più giovani vaccinati con AstraZeneca viene data la possibilità di scegliere se ricevere anche il richiamo con il farmaco di Oxford, vista l' assenza di evidenze scientifiche sul mix.

 

campagna vaccinazione europa 1

L' Ema si è limitata a dire che spetta agli Stati decidere come gestire le somministrazioni, ma Cavaleri ha ricordato che il vaccino di AstraZeneca «è approvato nell' Ue per due dosi» e dunque «in base alle informazioni del prodotto, in linea di principio, bisogna dare la seconda dopo 4-12 settimane». L' Ema lo raccomanda per tutti i cittadini maggiorenni e ieri ha ricordato che gli effetti collaterali restano statisticamente contenuti: «405 casi di potenziali trombosi su 45 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca e 10 possibili casi su sei milioni di vaccinati con Johnson&Johnson».

 

vaccinazioni anti covid

 Anche l' intervallo di tempo tra le due somministrazioni può diventare un fattore cruciale per contrastare le varianti, per questo l' Ema suggerisce di accorciarlo per AstraZeneca: la protezione dalla variante Delta dopo la prima dose è leggermente inferiore, mentre con il richiamo aumenta in modo «significativo». In ogni caso, ha assicurato Noel Wathion, vicedirettore esecutivo dell' Ema, «tutti i vaccini da noi autorizzati sembrano proteggere da tutti i ceppi dominanti nell' Ue».

 

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…