alyssa milano mostra i capelli persi a causa del covid

CON IL VIRUS SI PERDE IL PELO - LA METÀ DEI PAZIENTI AFFETTI DAL COVID19 PERDE I CAPELLI IN GRANDE QUANTITÀ DURANTE E DOPO L'INFEZIONE VIRALE - LA CAUSA È STATA ATTRIBUITA ALLA TOSSICITÀ DIRETTA DEL VIRUS SUI FOLLICOLI PILIFERI E SUI VASI CAPILLARI DEL CUOIO CAPELLUTO, ALLA IPO-OSSIGENAZIONE DEL SANGUE DURANTE LA MALATTIA, ALL'ALLETTAMENTO, AI FARMACI ASSUNTI (EPARINA, ANTIVIRALI), ALLA PERDITA DI PESO, ALLA SOFFERENZA SISTEMICA DELL'ORGANISMO…

Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”

 

La metà dei pazienti affetti dal Covid19 perde i capelli in grande quantità durante e dopo l' infezione virale. La perdita copiosa, fatta addirittura di intere ciocche, sul piano psicologico aggrava le conseguenze fisiche e morali già compromesse dal Coronavirus, ed anche se apparentemente si tratta solo di un aspetto estetico trascurato dai sanitari in confronto alla gravità della malattia, la scienza si sta focalizzando su questo effetto collaterale per capirne l' origine.

 

ALYSSA MILANO MOSTRA I CAPELLI PERSI A CAUSA DEL COVID

Da mesi infatti sono moltissimi coloro che, una volta superata la positività del virus, continuano a lamentare un indebolimento e diradamento dei capelli, il quale, sommato al "telogen effluvium acuto", ovvero alla fisiologica perdita di 100-200 capelli al giorno, è in grado spesso di modificare l' aspetto esteriore di uomini e donne convalescenti dalla patologia del secolo.

 

Nei primi mesi concitati di lotta all' epidemia, questo fenomeno veniva dai medici attribuito sommariamente alla tipica caduta di capelli che si verifica di norma dopo aver vissuto eventi traumatici, ma le segnalazioni arrivate da tutto il mondo hanno imposto di creare una task-force sanitaria impegnata a studiare questo ulteriore aspetto patologico della malattia in gran parte ancora misteriosa nei suoi effetti immediati e a distanza.

alyssa milano mostra i capelli che perde per colpa del coronavirus

 

NOVE SU DIECI

Nel 90 per cento dei casi esaminati infatti, la caduta capillare si manifesta dopo due/tre mesi dalla negativizzazione del Tampone naso-faringeo e del Test sierologico, quando il paziente sta bene e non associa questo disturbo al pregresso episodio infettivo, mentre nel 10 per cento dei casi la perdita capillare è immediata, ovvero avviene durante la fase acuta della infezione virale, quando cioè il soggetto è positivo al virus e sintomatico.

 

La causa di tale complicanza è stata attribuita in varie misure alla tossicità diretta del Covid sui follicoli piliferi e sui vasi capillari del cuoio capelluto, alla ipo-ossigenazione del sangue durante la malattia, all' allettamento, ai farmaci assunti (eparina, antivirali), alla perdita di peso, alla sofferenza sistemica dell' organismo durante la malattia (febbre alta, ipossia generalizzata), alle comorbilità durante il periodo infettivo ed al forte stress al quale in quei mesi è sottoposto l' organismo.

alyssa milano mostra i capelli che perde per colpa del coronavirus5

 

Si tratta di una perdita di notevole entità, di 200-300 capelli al giorno, una caduta eccessiva che comprende l' intero fusto pilifero compreso il suo bulbo e la radice telogen, ed il paziente nota questo effetto la mattina al risveglio (capelli sul cuscino), al lavaggio, con la spazzolatura o anche semplicemente passando la mano tra la chioma durante il giorno, la quale si riduce in breve tempo di massa e di volume, con minore copertura della testa, diradata al punto da far intravedere chiaramente il cuoio capelluto.

 

Fortunatamente il danno è reversibile, ed anche se la perdita di capelli post-Covid si ferma lentamente, a cui segue ricrescita completa, in genere ci vogliono diversi mesi per recuperare del tutto la massa globale della chioma, calcolando che i capelli ricrescono alla velocità di circa 1cm al mese.

 

Se poi una persona è affetta geneticamente dal diradamento dei capelli, come avviene per esempio nei casi di alopecia androgenetica o in quelli di calvizie, la caduta post-virale induce spesso aggravamento del rinfoltimento della chioma che non tornerà più ai livelli precedenti alla patologia. Inoltre, la prevalenza accertata del solo 50 per cento della popolazione infetta affetta da perdita capillare, è probabilmente dovuta al fatto che a denunciare la caduta siano solo i pazienti più giovani e sani fra coloro che hanno contratto l' infezione, poiché gli anziani con diverse comorbilità non hanno probabilmente la percezione del problema, o non considerano importante questo fenomeno secondario, soprattutto se riescono a guarire ed salvarsi la vita.

IL COVID E LA CADUTA DEI CAPELLI

 

Certamente, tra tutti i sintomi precoci e tardivi della infezione da Covid19, anche la caduta dei capelli è un importante oggetto di studio scientifico per valutare la durata della tossicità di questo virus ancora per molti aspetti sconosciuto, tossicità che evidentemente agisce e persiste anche a tre mesi di distanza dalla risoluzione della acuzie virale, ma soprattutto lo studio approfondito della reazione dei follicoli piliferi all' impatto virale sarà utile per individuare i farmaci più adatti per trattarla, contrastarla e possibilmente risolverla.

caduta dei capellicaduta dei capelli 7

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...