PREPARATE LE SUPPOSTINE: LA STAGIONE INFLUENZALE DI QUEST’ANNO SARÀ PEGGIORE DI QUELLA PASSATA – L’ANNO SCORSO SONO FINITE A LETTO 14 MILIONI DI PERSONE, MA QUEST’ANNO A CAUSA DELL’INTRECCIO DI TRE VIRUS POTREBBE ANDARE ANCHE PEGGIO – PER SCONGIURARE EFFETTI PIÙ GRAVI, C'E' LA VACCINAZIONE PER BAMBINI, ANZIANI E SOGGETTI FRAGILI: LE SOMMINISTRAZIONE INIZIERANNO A INIZIO OTTOBRE E…
Estratto dell’articolo di Laura Cuppini per il "Corriere della Sera"
Con 14 milioni di casi, la stagione influenzale 2023-24 è stata una delle più pesanti in Italia. Ma quella in arrivo potrebbe non essere da meno. «Lo vediamo da cosa sta accadendo in Australia, dove è appena finito l’inverno: l’epidemia è stata peggiore rispetto a quella precedente — dice Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio e virologo all’Università degli studi di Milano — Dopo la fase di sbalzi termici, che favorisce la diffusione di virus “cugini”, con il freddo prolungato arriverà l’influenza vera e propria. Insieme al virus respiratorio sinciziale (Vrs): entrambi infatti sono stagionali». Non lo è invece Sars-CoV-2, ancora ben presente, che ha cicli di salita e discesa delle nuove varianti che durano 4-6 mesi.
La sovrapposizione di virus e malattie diverse fa sì che i malanni non siano più concentrati nei pochi mesi freddi. «La scorsa stagione influenzale ha avuto una coda lunghissima, con un numero di casi molto superiore al solito. Praticamente potremmo dire che non è mai finita. E quel che ci aspetta dipenderà anche dalla distribuzione delle temperature» prosegue l’esperto. C’è un’altra variabile: la vaccinazione. Dopo un piccolo aumento delle coperture all’inizio della pandemia Covid (65,3%), la percentuale di somministrazioni negli ultra 60enni è tornata a scendere (53,3%).
«L’influenza fa tra i 5 mila e i 15 mila morti in Italia ogni anno. Prima partiamo con la campagna di vaccinazione meglio è, soprattutto per le categorie a rischio», sottolinea Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). L’avvio della campagna Le somministrazioni inizieranno ai primi di ottobre, in date diverse a seconda delle Regioni.
«La vaccinazione […] — aggiunge Pregliasco —, ma è cruciale per bambini, anziani e soggetti fragili di tutte le età […]». Per quanto riguarda il virus respiratorio sinciziale, ai neonati viene somministrato un anticorpo monoclonale, mentre le donne incinte e gli anziani possono ricevere il vaccino.
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