nepi mezzaroma lotito abodi barelli

ABODI NON TOCCA PALLA E FORZA ITALIA (CON BARELLI) METTE LE MANI SULLO SPORT ITALIANO – A "SPORT E SALUTE" L’AD SARA’ IL “PRINCIPE DEL FORO” DIEGO NEPI, IN QUOTA GIORGETTI-BARELLI MENTRE COME PRESIDENTE È STATO SCELTO MARCO MEZZAROMA,VICINISSIMO A ARIANNA MELONI, SORELLA DELLA PREMIER, E COGNATO DI CLAUDIO LOTITO. UN EMENDAMENTO DI FORZA ITALIA CONSENTIRÀ AL PROPRIO CAPOGRUPPO ALLA CAMERA, IL TAJANEO PAOLO BARELLI, NEMICO DI MALAGO', DI ESSERE RIELETTO ALLA GUIDA DELLA FEDERAZIONE NUOTO…

abodi barelli

Estratto dell'articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”

 

Forza Italia fa un bel regalo al proprio capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, fedelissimo del leader Antonio Tajani. Con un emendamento al decreto Pa bis, firmato dal suo vice a Montecitorio Raffaele Nevi, è stato infatti eliminato il tetto dei tre mandati per i presidenti delle federazioni sportive, uno dei capisaldi della riforma voluta dall’ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.

Il più classico dei blitz parlamentari, compiuto in piena notte, su un tema che a Barelli, storico presidente della Federnuoto (Fin), sta molto a cuore. Certo, attualmente sulla sua testa pende la sospensione fino al 2025 decisa dalla Fina, l’organismo internazionale del nuoto, che lo accusa di comportamenti indebiti.

Lui respinge al mittente gli addebiti e tira dritto. Entro fine mese dovrebbe arrivare la sentenza del Tas ma, nell’attesa di porre fine al contenzioso, lo storico presidente della Fin incassa la possibilità di ricandidarsi grazie alla modifica approvata dalla maggioranza in commissione Affari costituzionali alla Camera. 

PAOLO BARELLI - LICIA RONZULLI - ANTONIO TAJANI

 

(...)

 Ma l’operazione “mani sullo sport” di Forza Italia si è estesa anche a Sport e Salute, la società in house del ministero dell’Economia di Giancarlo Giorgetti. Era stato proprio il dirigente della Lega a creare la società nel 2018, costruendola in ottica anti-Malagò. Il compito istituzionale era di erogare i fondi alle federazioni, sottraendoli alla disponibilità del Coni, e promuovere lo sport di base, i corretti stili di vita, per incrementare la pratica sportiva. Dopo quasi dieci riunioni andate a vuoto, è stata indicata la nuova governance con il siluramento dell’attuale presidente e amministratore delegato, Vito Cozzoli.

 

sabatino aracu e diego nepi foto gmt 2466

A sostituirlo Diego Nepi Molineris, il “principe” del Foro Italico (che gestisce da anni), indicato come amministratore delegato. Un profilo apprezzato da Giorgetti, con il placet di Abodi, e con la benedizione del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ed è proprio lui a uscire ulteriormente rafforzato dal giro di nomine e dall’indebolimento di Sport e Salute che, con la riforma del governo, fungerà da bancomat senza poter stabilire le modalità di erogazione delle risorse.

 

marco mezzaroma lotito

Malagò è sempre più una sorta di ministro ombra, approfittando del fatto che Giorgetti è alle prese con altri problemi e non può dedicarsi a lui. In questo clima Marco Mezzaroma è stato designato nuovo presidente di Sport e Salute. E sul suo nome si staglia l’ombra di Forza Italia nella persona del senatore Claudio Lotito.

 

Mezzaroma è suo cognato ed è stato il patron della Lazio a farlo diventare presidente della Salernitana quando ne era il proprietario. A completare il quadro ci sono gli ottimi rapporti dell’imprenditore con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Con simili sponsorizzazioni, Mezzaroma ha superato la concorrenza di Giuseppe De Mita, a lungo dato come possibile favorito all’incarico. Non aveva scelto la compagnia giusta: quella di una Forza Italia pronta a prendersi lo sport. Facendo anche più di Abodi.

nepi foto mezzelani gmt 0350marco mezzaromapaolo barelli

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?